Sunia, l'affondo della Milazzo: |"Manca una vera programmazione" - Live Sicilia

Sunia, l’affondo della Milazzo: |”Manca una vera programmazione”

La segretaria del sindacato degli inquilini non usa mezzi termini. Intanto gli occupanti sembra resteranno in Cattedrale. Domani un incontro.

emergenza abitativa
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CATANIA – “Emergenza abitativa? Serve una programmazione attenta e occorre sia fatta all’inizio della sindacatura”. Giusi Milazzo, segretario regionale del SUNIA, sindacato degli inquilini, non le manda a dire, e commenta la situazione etnea ai margini del convegno organizzato dalla CGIL e svoltosi nella sala Russo sul rilancio dei centri storici, delle periferie e delle aree urbane per dare risposte all’emergenza abitativa. Proprio in questi mesi, infatti, la crisi degli alloggi è esplosa e la Cattedrale è diventata teatro di una protesta eclatante, un’occupazione pacifica da parte di alcuni nuclei familiari in disagio abitativo e lavorativo dei quartieri periferici del capoluogo etneo.

“Ci vuole programmazione – tuona Milazzo. Avevamo esposto il problema al sindaco 5 anni fa – continua – e un programma preciso che riguardava il recupero degli edifici comunali in stato di abbandono. Insomma, tutto quello che il comune poteva mettere a disposizione ad esempio le ex caserme, gli ospedali dismessi, le scuole, l’ex mercato ittico tutto questo. Se si fosse ragionato tempo fa, riqualificando alcuni edifici e trovando delle soluzioni adeguate, qualcosa si poteva fare. Adesso è tardi”.

Programmazione precisa e puntuale. Questa la ricetta della Milazzo. “Per esempio, si può agire con la lotta all’abusivismo e controllando le case assegnate a chi non ne ha più diritto, tutte problematiche segnalate da noi in Prefettura. La graduatoria relativa al bando del 2015 – continua –  ancora non è uscita e ricordiamo che Catania ne ha tre di graduatorie: quella delle abitazioni popolari, quella per l’emergenza abitativa ed infine quella per gli sfrattati. Delle tre la più corposa ed importante è la graduatoria per le case dello Iacp (Istituto Autonomo Case Popolari)”.

Istituto che ancora non ha subito nessuna riforma e continua a gestire le assegnazioni delle case. “La mia idea per la riforma degli Iacp è che non si debbano passare i servizi ai comuni, ma dev’essere confermata l’esistenza di un ente terzo che si occupa delle assegnazioni”, aggiunge Giusi Milazzo.

Domani, intanto, è previsto un incontro tra i “disagiati” della Cattedrale, il sindaco Enzo Bianco e il Prefetto Silvana Riccio per trovare delle soluzioni adeguate all’emergenza abitativa dei nuclei familiari presenti all’interno della chiesa. “Per le festività Agatine non vediamo problemi – dichiara Don Barbaro Scionti – avranno uno svolgimento normale come sempre con o senza le famiglie che in questi giorni hanno soggiornato all’interno della chiesa madre noi, l’Arcivescovo Gristina ed io, apriamo le porte e cerchiamo sempre un dialogo, sempre. Dialogando si trovano le soluzioni”.

In Cattedrale, invece, gli occupanti donano un busto della Santa Patrona a l’Arcivescovo e Don Barbaro, in attesa di una soluzione positiva che possa trovare conferma domani mattina.

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