CATANIA- “Ogni natale non può ripetersi la stessa storia”. Sono esasperati gli operatori ecologici della Dusty di Paternò che sono in attesa degli stipendi di novembre e della tredicesima. Un film già visto, e che si ripete con cadenza ogni mese ed ogni anno in questo periodo pre-festivo. Una nuova protesta è montata, questa mattina, sotto la prefettura di Catania dove si è svolta una riunione tra i sindacalisti di Cgil, Cisl, Uil, la direzione della Dusty dell’Ato 3 Simeto Ambiente e il prefetto.
All’incontro, però, non è stato permesso di partecipare a Corrado Tabbita Siena, segretario territoriale dell’Unione Sindacati di Base e rappresentante del 50% della forza lavoro della Dusty di Adrano, composta da 60 netturbini. Una decisione che ha portato i manifestanti a parcheggiare in Via Etnea gli autocompattatori. Il direttore della Dusty, Bruno Berardo, ha cercato di fare da intermediario tra i lavoratori ed i componenti del tavolo di concertazione ma gli operatori ecologici sono stati fermi nella loro posizione: “All’incontro deve essere presente Tabbita Siena ed una nostra delegazione”. Dalla fazione opposta la proposta: “Prima via gli autocompattatori e faremo aprire il tavolo ai vostri rappresentanti”. Un tira e molla che ha fatto saltare l’incontro, in quanto non vi erano le condizioni per un dialogo e per un confronto che potesse portare ad una soluzione. Tutto da rifare, insomma.
Il ritardo degli emolumenti è dovuta alla grave posizione finanziaria in cui versano le casse della Simeto Ambiente. Nella stessa posizione di Adrano, senza il versamento della mensilità di novembre e della tredicesima, ci sono i netturbini di Santa Maria di Licodia e Paternò. A questo punto visto che l’incontro è saltato bisognerà attendere per sapere cosa succederà nelle prossime ore. Le premesse e l’esasperazione degli operatori preannunciono tensioni.
