Caos e proteste Amat: | "I soldi non bastano" - Live Sicilia

Caos e proteste Amat: | “I soldi non bastano”

Si spera nei soldi della Regione
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Gli autobus sono fermi a Palermo. La protesta è scattata stamattina, senza preavviso. I dipendenti dell’Amat rivendicano il pagamento dello stipendio di luglio. Secondo le informazioni raccolte da Livesicilia, ci sono solo sedici autobus in circolazione in città e si è scatenata la protesta degli utenti. Ci sono presidi di protesta in via Roccazzo, alla sede dell’Amat. Una riunione sarebbe in corso a Villa Niscemi. Alle fermate c’è il caos.
Domani dovrebbe esserci un corteo dei lavoratori che si dicono pronti a tutto “anche ad occupare l’azienda”.

La protesta di Confesercenti
Comunicato. “Il presidente Confesercenti Sicilia, Giovanni Felice, denuncia l’ennesimo colpo ai lavoratori, alle loro famiglie e alla fiducia dei consumatori. “Un meccanismo – precisa – che si ripercuote sell’intera economia cittadina”.
“È sempre più evidente – insiste Felice – la necessità di realizzare un progetto di sviluppo per la città, a partire dal riordino del sistema societario. Il sindaco, imitando il suo messia, nega l’evidenza, afferma che i conti sono in ordine e che Palermo è un comune virtuoso, mentre in realtà la GESIP era già saltata, l’AMIA  è in grave difficoltà, all’AMAT non si pagano gli stipendi. Il tessuto produttivo è praticamente in ginocchio e i servizi essenziali non vengono erogati. La litigiosità all’interno della stessa Giunta, testimoniata dai continui rimpasti e cambi di deleghe – conclude il presidente di Confesercenti – non garantisce neanche l’ordinaria amministrazione. È evidente che l’unico collante della maggioranza che sostiene l’amministrazione è la gestione delle risorse in vista della campagna elettorale”.

I soldi della Regione
La Regione ha stanziato tre milioni di euro per l’Amat, che dovrebbero agganciarsi a tre del Comune. E’ quanto trapela dall’incontro di Villa Niscemi.

“Le somme indicate, per un totale di circa sei milioni di euro (tre da parte del Comune e tre dalla Regione), e che comunque ad oggi non risultano accreditate nelle casse dell’Amat, non sono sufficienti al pagamento degli stipendi e dei relativi oneri fiscali e contributivi”. Lo afferma Mario Bellavista, presidente dell’Amat che replica alla notizia di un possibile rientro dell’emergenza stipendi.  “Il piano dei pagamenti per il mese di luglio – aggiunge Bellavista -, approvato dal socio nell’assemblea ordinaria del 29/11/2010, ammonta a circa nove milioni di euro. Siamo quindi in attesa e fiduciosi dell’intervento indispensabile  per la copertura complessiva dell’ulteriore fabbisogno”.


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