Il virus ebola si trasmette con “diretto contatto con una persona malata già sintomatica”. Il sito dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), la massima autorità sanitaria negli Usa, specifica:
COME SI TRASMETTE IL VIRUS – Quando l’infezione si manifesta negli esseri umani, il virus si può diffondere tramite contatti diretti attraverso pelle con ferite, o mucose e membrane, con sangue o fluidi di un malato di Ebola. I fludi includono: urina, saliva, feci, vomiti, liquido seminale e altri.
IL CONTAGIO DA OGGETTI E ANIMALI – Il contagio può avvenire inoltre con oggetti quali aghi e siringhe che sono stati contaminati con il virus. L’infezione può essere trasmessa anche tramite animali malati.
COME NON SI TRASMETTE IL VIRUS – L’ebola non si diffonde tramite aria, acqua o cibo.
CHI E’ A RISCHIO – Le persone a più alto rischio sono i lavoratori della sanità e le famiglie in contatto ravvicinato con i malati di ebola.
QUANDO IL MALATO E’ CONTAGIOSO – Un malato è contagioso da quando esibisce i sintomi della malattia e non durante l’incubazione. Una volta guarito non può più diffondere il virus, ma tracce di ebola sono state riscontrate nel liquido seminale di ex malati sino a tre mesi dopo. Ai pazienti viene consigliata l’astensione da rapporti sessuali per almeno 3 mesi.