Ecco il Piano sanitario che | "cancella" l'ospedale di Paternò - Live Sicilia

Ecco il Piano sanitario che | “cancella” l’ospedale di Paternò

All'Ars, in commissione Sanità, è approdato lo schema di riforma ospedaliero: a Paternò, spazzato via il punto nascite e pesanti tagli anche ad altri reparti. In analoghe situazioni pure Giarre e Militello. Tutti i numeri.

PATERNO’. Il testo del Piano regionale di Riordino sanitario, proposto dall’assessorato, è arrivato in Commissione a Palermo. Ed è un Piano che conferma quello che già si sapeva da almeno un anno e mezzo: il Punto nascite di Paternò chiude e con esso vengono ridimensionati e fatti fuori i posti letto di altri reparti. Tanto per dire, il Reparto nascite viene cancellato e trasferito a Biancavilla. Il chè accadrà già nelle prossime settimane. Nulla che già non si sapesse, per carità. Tagliati anche i posti letto di Medicina, Pschiatria, Otorino, Ortopedia, Cardiologia per un totale di almeno trenta o forse quaranta posti letto in meno. Insomma, alla fine, l’ospedale “Santissimo Salvatore” di Paternò è come se venisse spazzato via limitandosi ad essere, senza troppi giri di parole, solo sede di Pta. Il Piano di Riordino prevede un raggruppamento di nosocomi alla voce “Ospedali riuniti” e si tratta di quelli di Biancavilla, Bronte e, per l’appunto, Paternò: con quest’ultimo che diventa palese anello debole della catena. Passerebbero così in secondo piano quelli che all’interno del presidio ospedaliero di Paternò sono da sempre ritenuti settori di valenza come l’Ematologia e la Chirurgia.

La tabella del Piano regionale sanitario

La tabella del Piano regionale sanitario (Clicca per ingrandire)

Oggi, ad intervenire sulla questione è stato il deputato regionale Lino Leanza: “Non comprendo il perchè di così tanto silenzio su questa questione. Mi limito a dire che inviterò l’assessore Borsellino a fare un giro degli ospedali, e dunque anche in quello di Paternò, per comprendere il danno che verrebbe arrecato a tutta la comunità paternese”. L’impressione, tuttavia, è che il margine di manovra sia davvero molto risicato. Per la cronaca, va detto che in condizioni analoghe restano anche i nosocomi di Giarre e Militello Val di Catania: così, giusto per citarne un paio.

 


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