"Perché non mi hanno scelto | come commissario del Cas" - Live Sicilia

“Perché non mi hanno scelto | come commissario del Cas”

Inizialmente scelto come uno dei tre commissari del Cas, Basilio Ridolfo non è tra gli uomini designati dal governo per guidare il Consorzio. Il diretto interessato spiega i motivi della sua "sostituzione" nelle scelte dell'esecutivo, raccontata da Live Sicilia. Riceviamo e pubblichiamo.

La LETTERA. Basilio Ridolfo
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Inizialmente scelto come uno dei tre commissari del Cas, Basilio Ridolfo non è tra gli uomini designati dal governo per guidare il Consorzio. Il diretto interessato spiega i motivi della sua “sostituzione” nelle scelte dell’esecutivo, raccontata da Live Sicilia. Riceviamo e pubblichiamo.

“Nei due articoli pubblicati su Live Sicilia richiamati in oggetto, Live Sicilia riferisce la notizia che la nomina riguardante lo scrivente come commissario del Consorzio per le Autostrade Siciliane (CAS) è saltata per la circostanza che lo stesso è “considerato assai vicino all’ex segretario del Pd Francantonio Genovese”.

Ora non v’è dubbio che la vicinanza all’On. Genovese del sottoscritto corrisponda a verità, sia sotto il profilo politico (essendo entrambi iscritti al Pd) e sia sotto il profilo umano ed amicale, però non è assolutamente aderente alla realtà il fatto che la mia nomina al Consorzio delle Autostrade Siciliane sia “saltata” per effetto della vicinanza, tutt’ora esistente, a Francantonio Genovese.

Una prima precisazione, ad onor del vero, è dovuta in merito alla natura stessa dell’incarico di cui si parla nei due articoli. Non si tratta, infatti, di “commissari”, come erroneamente si riferisce in entrambi gli succitati articoli, bensì di “componenti del CdA” del CAS.

Ma veniamo ai fatti che mi riguardano e che risalgono ai primi giorni dell’anno in corso. Infatti, già nel mese di gennaio si è parlato anche del sottoscritto come commissario del CAS, congiuntamente all’Avv. Gazzara ed al Dott. Faraci, però all’annuncio non è seguito alcun atto di nomina né come commissario, né come componente del Cda.

Nel dettaglio, il Presidente Crocetta, dapprima, aveva manifestato l’intenzione di nominare tre commissari, tra i quali vi doveva essere chi scrive, e successivamente è pervenuto nella decisione di formalizzare direttamente il consiglio di amministrazione in modo da dare al Consorzio una guida stabile.

Tale nuovo avviso del Governo regionale ha comportato la modifica di alcune norme statutarie del CAS che hanno finito, inevitabilmente, per impegnare un lungo lasso di tempo. Nel frattempo – e precisamente in data 19/4/2013 – è entrato in vigore il Decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39 avente ad oggetto: “Disposizioni in materia di inconferibilita’ e incompatibilita’ di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell’articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190”.

Tale disposizione di legge ha di fatto messo fuori gioco lo scrivente che, rivestendo da oltre un anno la carica di componente di consiglio direttivo di associazioni di comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti (segnatamente nel Consorzio turistico Costa Saracena e nel GAL Nebrodi), a far data dal 19/4/2013 è incappato in una delle cause di inconferibilità previste dall’anzidetto Decreto.

Quando nel mese di maggio u.s., infatti, lo scrivente è stato contattato dall’Ufficio di Gabinetto dell’Assessorato regionale alle infrastrutture per rendere le dichiarazioni di rito finalizzate alla nomina di componente del CdA del CAS, lo stesso non era più – per le motivazioni anzi esposte – nelle condizioni per assumere tale carica.

Non si tratta dunque di ripensamenti del Governo regionale in relazione ai rapporti miei personali con l’On. Genovese come è immediato intuire dalla lettura dei vostri articoli, ma piuttosto degli effetti dell’applicazione (forse per la prima volta in Sicilia) del Decreto 39/2013 sulle incompatibilità ed inconferibilità in merito all’assunzione di incarichi presso le pubbliche amministrazioni.

Ad ogni buon conto mi preme sottolineare che la mia nomina – mai giunta a conclusione né come commissario, né come consigliere di amministrazione – non era motivata dall’appartenenza politica di cui si parla nell’articolo (che comunque non rinnego), ma era dettata da specifiche competenze nel settore dei trasporti documentabili: a) con il titolo di studio posseduto (laurea in ingegneria dei trasporti acquisita con il massimo dei voti – 110/110 e lode); b) con la specializzazione conseguita (dottorato di ricerca in tecnica ed economia dei trasporti acquisito presso l’Università degli Studi La Sapienza di Roma presentando una tesi finale avente ad oggetto l’analisi della compatibilità ambientale di un corridoio di trasporto con specifica applicazione del sistema lineare di trasporti della costa tirrenica siciliana); c) con l’esperienza maturata presso l’Istituto di Trasporti della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Palermo (esperienza durata ben otto anni).

A quanto precede si potrebbero poi aggiungere le competenze acquisite (in questi ultimi dodici anni) nel settore dei lavori pubblici durante la direzione di Uffici Tecnici Comunali di numerosi paesi dei Nebrodi, oppure durante la guida dell’Area Tecnica del PIT 21 (aggregazione composta da ben 10 comuni della costa tirrenica centrale).

Non le sfuggirà che trattando il Consorzio Autostrade Siciliane materie attinenti specificatamente al settore dei trasporti e al comparto dei lavori pubblici, credo di non peccare di immodestia nell’affermare il possesso di specifiche e documentabili competenze.

In chiusura, però, uno spunto di riflessione mi consenta di proporlo alla sua attenzione. Lo scrivente – pur avendo particolari competenze per assumere funzioni direttive nel CAS – viene vista svanita la propria nomina per una norma assai opinabile, atteso che l’appartenenza a consigli direttivi di associazioni di Enti locali è direttamente connessa alla carica di Sindaco (nella fattispecie Sindaco del Comune di Ficarra) e viene espletata a titolo puramente gratuito. Singolare è poi la soglia di 15.000 abitanti. Peccato che le associazioni di comuni di cui il sottoscritto fa parte non aggreghino una popolazione limitata a 14.999 abitanti: in tal caso non ci sarebbero stati problemi. Quanto sopra, viene comunicato per amore di verità. L’occasione è gradita per esprimere le più sincere congratulazioni per la qualità e la puntualità dell’informazione offerta dal vostro giornale on line e per inviare cordiali saluti”.

Basilio Ridolfo


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