PALERMO – “La data delle elezioni? In giunta ho fatto arrivare la proposta di votare come nel resto d’Italia, a fine maggio”. L’assessore agli Enti locali Patrizia Valenti conferma l’indiscrezione circolata ieri. Il presidente Crocetta ha fatto tutto da sé. Più o meno. “Col governatore – aggiunge la Valenti – avevamo concordato la data del 26 e 27 maggio. Poi, in giunta è cambiato tutto”. Già, dopo quella giunta, alla quale non ha preso parte la Valenti, la data per le Comunali e le Provinciali è diventata quella del 21 e 22 aprile. Una sorpresa anche per l’assessore, che però non fa drammi: “Non vedo cosa ci sia di strano. In giunta si discute, come sempre. Si è trattato di una decisione collegiale”.
Una decisione sulla quale, però, il governo potrebbe fare dietrofront. “Stiamo valutando la possibilità – ha rivelato l’assessore – di tornare all’idea originaria e di votare a maggio”. Il motivo? “Quando la giunta ha deciso di anticipare la data – spiega la Valenti – non aveva tenuto conto della necesità di approvare il bilancio. Un’approvazione che potrebbe arrivare proprio nei giorni in cui il presidente aveva fissato le elezioni, creando un corto circuito dannoso. Stiamo rivalutando la decisione, e ne sto parlando anche con l’assessore all’Economia Luca Bianchi, per vedere se si possono stimare i tempi per l’approvazione dei documenti finanzari”.
Nessuna polemica, però. Nonostante le critiche sulla decisione di Crocetta siano giunte un po’ da tutte le parti. Anche da parte degli esponenti della maggioranza. Anche da quella parte di maggioranza molto vicina alla Valenti: l’Udc. “No, nessuna polemica. Qualcuno ha chiesto le mie dimissioni? Non ci penso affatto. I rapporti col presidente sono ottimi”.