PALERMO – “Cancelleri risponda a una domanda: i voti del sindaco di Bagheria indagato, li accetta o li rifiuta? E i voti dei grillini rinviati a giudizio per le firme false a Palermo? Sono o no anche questi voti impresentabili? È chiaro che i 5 stelle non possono dare lezioni a nessuno, essendo tra l’altro la loro personalità più rappresentativa nelle Istituzioni, il sindaco di Roma Virginia Raggi, rinviata a giudizio per falso. Noi siamo sempre garantisti, e siamo convinti che i siciliani sapranno fare le opportune valutazioni sui candidati e le liste”. Così il deputato Alessandro Pagano della Lega-Noi con Salvini, segretario regionale Sicilia occidentale. Secondo l’esponente della Lega i 5 stelle “non possono adottare a convenienza due pesi e due misure. E cosa dire, al di là degli aspetti giudiziari, degli altri comuni siciliani nei quali il M5S esprime un proprio sindaco e che sono in dissesto finanziario? Alla luce di tutto ciò e, soprattutto, alla luce del vuoto cosmico rappresentato da Cancelleri, delle fallimentari esperienze amministrative dei 5Stelle, è ben comprensibile che Di Maio e Cancelleri, in evidente difficoltà e costretti a rincorrere, le provino tutte per attaccare Musumeci”.
“Allo stesso tempo – prosegue Pagano – è altrettanto chiaro che all’interno del centrodestra va avviata una seria riflessione. Già in occasione della conferenza stampa della presentazione ufficiale di Musumeci, agli inizi di settembre, abbiamo avuto modo di rivendicare la necessità di una forte discontinuità, uno stile diverso rispetto al centrodestra del passato”.