Entrano in Chiesa e cacciano il custode| Convegno di massoni a "porte chiuse" - Live Sicilia

Entrano in Chiesa e cacciano il custode| Convegno di massoni a “porte chiuse”

Sciacca, polemica tra sindaco e opposizione
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Doveva essere un semplice convegno. Nessuno pensava, forse, si sarebbe trattato di una manifestazione “a porte chiuse”. A Sciacca, la chiesa di Santa Margherita, una delle bellezze architettoniche della cittadina marinara, è diventata, sabato sera, il teatro di una riunione della loggia massonica dei “liberi muratori”. Tutto a insaputa del Comune, a quanto pare.

“Noi abbiamo ricevuto la richiesta per un convegno – spiega il sindaco di Sciacca vito Bono – e come facciamo sempre, abbiamo messo a disposizione quella sala, così come abbiamo fatto anche per altri eventi, come le mostre o congressi di vario tipo”. Il problema è che, in realtà, in pochi sanno cosa sia davvero successo dentro la sala di proprietà del comune di Sciacca. A detta del capogruppo del Pdl (partito che a Sciacca sta a all’opposizione), i movimenti attorno alla chiesa sono stati inusuali. Strani.

“La gente, a quanto mi hanno raccontato – dice Gianluca Guardino – entrava ordinatamente da un ingresso laterale. Mentre la porta principale della chiesa è rimasta chiusa con i catenacci”. Ma c’è di più. In base alle voci che si sono rincorse da sabato sera, momento dell’incontro, il vicesindaco di Sciacca Carmelo Brunetto (che abbiamo cercato di contattare al telefono, ma inutilmente) si sarebbe recato davanti all’ingresso della sala. Ma non sarebbe riuscito a entrare.

“Stessa sorte – incalza Guardino, che ha anche avanzato un’interrogazione al sindaco – era toccata poco prima al custode della chiesa. Gli uomini addetti alla sicurezza privata della loggia massonica hanno obbligato l’impiegato comunale a uscire. E si sono chiusi dentro”. A fare cosa? Ecco il punto. “Se qualcuno si chiude a chiave dentro una struttura pubblica – insiste Guardino – dà il diritto di pensare anche che si svolgano cose discutibili. Se avevano bisogno di questa segretezza, perché non si organizzavano a casa loro?”.

Per il sindaco, invece, la vicenda è ancora tutta da chiarire. Quello che appare invece chiaro al primo cittadino è che “probabilmente questa loggia ha approfittato della buona fede. Prima del Comune al quale aveva chiesto lo spazio per un convegno. Quindi al custode, che, probabilmente, hanno fatto allontanare per qualche minuto per poi non farlo rientrare”. Intanto, però, l’amministrazione, attraverso una nota ufficiale, ha fatto sapere che cambieranno le modalità di rilascio di queste autorizzazioni, improntate a una maggiore trasparenze e al coinvolgimento delle forze dell’ordine. Insomma, per chi volesse organizzare convegni a Sciacca, la porta è sempre aperta. Purché non ci riunisca a porte chiuse.


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