PALERMO – Mentre per il diritto allo studio sono giorni caldi con le proteste del movimento degli “Idonei allo Studio” a Palazzo Normanni arrivano le nomine dei presidenti degli Ersu. Il governo regionale ha infatti inviato alla commissione Affari Istituzionali dell’Ars le designazioni per i quattro enti regionali per il diritto allo studio.
All’Ersu di Palermo è stato designato come presidente Giuseppe Di Miceli, docente del corso di studi in scienze Agrarie, alimentari e forestali dell’Università di Palermo. In questo caso la nomina è quella un uomo dato vicino all’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla.
Nell’ente di Catania viene invece designato Mario Cantarella. Candidato alle ultime elezioni regionali nelle liste di Forza Italia nella provincia di Catania in cui ha preso oltre tremila voti, Cantarella è stato docente e sindaco di Biancavilla ed vicino all’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, che nella provincia etnea è anche commissario di Forza Italia.
La guida dell’Ersu sulla città dello Stretto toccherà a Pierangelo Grimaudo, docente di diritto pubblico nell’ateneo di Messina. Infine all’Ersu di Enna è stato designato Livio Davide Giuseppe Cardaci. Nel suo caso si tratta di ex dirigente dell’Aapit ennese.
Nelle scorse settimane la nomina dei presidenti degli Ersu era stata invocata dai rappresentanti degli studenti. Anche l’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla ha chiesto che sulle nomine la procedura si concluda presto così da garantire al più presto che gli Ersu abbiano una governance nel pieno dei poteri.
Ora la parola passa alla prima Commissione dell’Assemblea regionale siciliana a cui tocca verificare se le designazioni dell’esecutivo regionale sono legittime. I candidati non devono essere così in cause di incompatibilità con l’incarico. La verifica pur essendo formale, negli scorsi mesi, però, ha dato numerose grane al governo Musumeci, che proprio in occasione delle nomine dei presidenti degli enti parco è stato costretto a ritirare le designazioni. In quel caso l’opposizione ha alzato le barricate per impedire la nomina di un presidente che ad avviso dei commissari di Pd e M5s non aveva i requisti per l’incarico. Il governatore ha deciso così di chiedere all’Ufficio legislativo e legale della Regione un parere così da sapere se i poteri di controllo della commissione dell’Ars possano essere usati con fini politici.
Intanto martedì a Palazzo dei Normanni ci sono nuovi nomi su cui discutere e, tra gli incarichi sottoposti alla commissione Affari istituzionali, non ci saranno solo quelli dei presidenti degli Ersu. I deputati sono chiamati a decidere, infatti, anche sul nome del commissario liquidatore dell’Eas, l’Ente acquedotti siciliani. Per la liquidazione coatta dell’ente il governo il nome dell’avvocato Simona Maugeri.