Etna in eruzione |Chiusi due spazi aerei - Live Sicilia

Etna in eruzione |Chiusi due spazi aerei

Non si ferma la 21esima eruzione del 2013. Lo scalo di Fontanarossa è operativo, rimangono chiusi i settori 1 e 2 dello spazio aereo. Cenere, ma in quantità esigue, nei comuni del versante Nord. (Foto Turi Caggegi)

CATANIA – Il risveglio alla fine c’è stato. L’Etna ha voluto regalare un’altra eruzione prima di chiudere il 2013. Da due giorni si è intensificata l’attività stromboliana nel Nuovo Cratere di Sud Est. Le esplosioni che interessano il cono orientale presentano lanci di materiale incandescente fino ad un’altezza di circa 100 metri dal profilo del vulcano. La fuoriuscita delle fontane di lava interessa due bocche poste all’interno del cratere, con esplosioni intense e molto frequenti (15 – 20 al minuto). Già da ieri pomeriggio è iniziata la corsa verso il cratere del vulcano per assistere al suggestivo e sempre unico spettacolo di fuoco dell’Etna. L’eruzione sta creando ritardi nei voli, ma l’aeroporto è operativo.

IL BOLLETTINO SAC DEL 31 DICEMBRE- In merito all’attività stromboliana del vulcano Etna, la Sac informa che l’unità di crisi, convocata dall’Enac per le ore 12.00, ha deciso la chiusura dei settori n. 1 e 4 dello spazio aereo della Sicilia Orientale. I settori n. 2 e 3 rimangono aperti. Lo scalo di Fontanarossa è sempre pienamente operativo.

La colonna di fumo rosso provocata dalla frattura di una parte del fianco del NCSE (Foto Turi Caggegi)

LA CENERE – L’elemento che preoccupa è la cenere, al momento la nube di sabbia vulcanica si sta dirigendo verso lo stretto di Messina. Da questa mattina si è alzata una grossa colonna di cenere di colore rosso (nella foto). Un’esplulsione che sembrerebbe dovuta al crollo di una parte del fianco nord del Nuovo Cratere di Sud Est. A provocare la frattura sarebbe stata la pressione esercitata dal magma sul condotto craterico del cono protagonista di questa eruzione, la ventunesima del 2013.

I COMUNI COLPITI – Non si registrano pioggie copiose di cenere nel corso di questa eruzione, come sottolineato dagli esperti anche questa volta (lo stesso era accaduto per il parossismo del 14 dicembre) si tratta di emissioni di sabbia molto fine. Un piccolo strato di cenere si è formato sulle strade dei comuni di Piedimonte Etneo, Calatabiano, Fiumefreddo e Linguaglossa. Ma le diverse amministrazioni comunali rassicurano sulla situazione, nessun fenomeno che desta al momento particolare preoccupazione. La raccomandazione agli automobilisti e ai motociclisti: “guidare con prudenza”

IL BOLLETTINO SAC– In merito all’attività stromboliana del vulcano Etna, la Sac informa che l’unità di crisi, nuovamente riunitasi alle ore 12.00, ha deciso il permanere della chiusura dei settori n. 1 e 2 dello spazio aereo della Sicilia Orientale. I settori n. 3 e 4 rimangono aperti. Lo scalo di Fontanarossa è sempre pienamente operativo.

Le file prima dei controlli alla sicurezza questa mattina (foto F. Campilongo)

SITUAZIONE VOLI – Da questa mattina, con la limitazione dello spazio aereo, si stanno verificando dei ritardi sia nei voli in arrivo che in ritardo. Lunghe file ai check in e ai controlli della sicurezza.

BOLLETTINO INGV. Durante la notte e la mattinata del 30 Dicembre 2013 è continuata l’attività stromboliana ed effusiva al Nuovo Cratere di Sud-Est dell’Etna, senza mai raggiungere una fase di fontane di lava sostenute. Tale attività esplosiva ha generato una densa nube eruttiva con modeste quantità di cenere. Nel primo mattino del 30 dicembre, l’attività eruttiva ha mostrato una leggera diminuzione, accompagnata da un decremento dell’ampiezza del tremore vulcanico, seguito da una stabilizzazione sia dell’intensità dell’attività eruttiva che dell’ampiezza del tremore. Le due colate laviche attive dalla sera precedente, si sono unite alla base orientale del cono del NSEC formando un singolo flusso, che si è riversato sulla parete occidentale della Valle del Bove, raggiungendone il fondo nei pressi di Monte Centenari. Intorno alle otto, le telecamere di sorveglianza hanno mostrato un’emissione di cenere di color marrone-rossastro, da un punto sull’alto fianco settentrionale del cono del NSEC, dove è stata emessa una nuova piccola colata di lava. Nella tarda mattinata è aumentata la quantità di cenere nella nube eruttiva. L’ampiezza media del tremore vulcanico si mantiene su un livello medio.

Il BOLLETTINO DELLA PROTEZIONE CIVILE. Alle 6.16 di ieri le reti di monitoraggio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno registrato una ripresa dell’attività vulcanica sull’Etna, caratterizzata da una debole e discontinua attività stromboliana intracraterica che ha determinato l’emissione di cenere vulcanica. In particolare, si è dispersa nell’area immediatamente a est del cratere la cenere prodotta dalla singola esplosione stromboliana che si è verificata alle 11.15 al Nuovo cratere di Sud-Est. Sulla base delle informazioni e degli aggiornamenti al momento disponibili, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento ha emesso un nuovo avviso di criticità. In considerazione della dispersione di ceneri vulcaniche e delle previsioni sull’intensificarsi dei venti in quota, è stata elevata da assente a ordinaria la criticità nelle aree del medio versante, pedemontana e urbana. Resta invece moderata la criticità nell’area sommitale del vulcano. Il Centro Funzionale Centrale prosegue nell’attività di vigilanza attraverso i Centri di Competenza preposti al monitoraggio e alla sorveglianza dei vulcani italiani e attraverso le strutture operative e i presidi territoriali.



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