Evola: "Faraone non si metta medaglia al petto" - Live Sicilia

Evola: “Faraone non si metta medaglia al petto”

“Non ci sono più limiti al delirio di onnipotenza di una forza politica inchiodata al 2% dei consensi e che cerca ogni giorno di legittimarsi“

PALERMO – La città di Palermo avrà 75 milioni dall’emendamento che aiuterà i comuni siciliani. Su questa somma che arriverà nel capoluogo si è già scatenata la bagarre su di chi sia il merito, con Italia Viva che ha subito proclamato il proprio apprezzamento per il lavoro svolto da Davide Faraone che ha dichiarato: “A Roma abbiamo raschiato il barile e tra i residui del 2021 abbiamo trovato le risorse per aiutare Palermo. Non ci aspettiamo alcun ringraziamento da Orlando“.

Al candidato sindaco ha fatto eco Dario Chinnici, capogruppo di Italia Viva a Palermo “Risultato raggiunto anche grazie al lavoro portato avanti da Davide Faraone e dal gruppo parlamentare di Italia Viva. Mentre gli altri fanno polemiche e perdono tempo in insulti e attacchi gratuiti, buoni per la campagna elettorale ma non per risolvere i problemi“.

Queste dichiarazioni, però, non sono state gradite da Anci Sicilia che ha “appreso con stupore di dichiarazioni di esponenti politici tendenti a prendersi i meriti“, ma non solo, perché anche il deputato regionale del Pd con Carmelo Miceli ha voluto precisare e far presente che Faraone con l’arrivo di queste somme nel capoluogo non c’entra nulla: “Non è piacevole, invece, è il tentativo quasi puerile di Faraone e dei suoi di intestarsi la paternità di un provvedimento del quale Italia Viva è venuta a conoscenza solo quando i relatori e primi firmatari dell’emendamento, i senatori Mauro Laus del Partito Democratico e Emiliano Fenu del M5S lo hanno presentato in Commissione”.

Ma non finisce qui. Anche Barbara Evola, consigliere comunale di Sinistra Cumune a Palermo, attacca Davide Faraone: “Non ci sono più limiti al delirio di onnipotenza di una forza politica inchiodata al 2% dei consensi e che cerca ogni giorno di legittimarsi. Lo stanziamento di risorse da parte del governo nazionale per i tanti comuni in difficoltà è una buona notizia“.

“Speriamo, che anche questa volta, Italia viva, più interessata alle manovrine politiche che al bene della propria comunità, non le restituisca al mittente, come ha fatto con gli ottocento milioni stanziati per il progetto della rete tramviaria a Palermo – ha concluso la consigliera comunale -. Ironia della sorte, duecento milioni erano stati stanziati in pompa magna dall’allora premier Matteo Renzi. Invece di mettersi la medaglietta al petto, Davide Faraone faccia attenzione che i suoi consiglieri non facciano perdere i finanziamenti per la città“.


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