PALERMO– Anche il precario milionario con un patrimonio da un milione di euro espulso dal bacino degli ex Pip (piani inserimento professionale) qualche mese fa rientrerebbe negli elenchi dei beneficiari del sussidio da 832 euro al mese se la norma ‘salva-Pip’, come è stata battezzata, passerà l’esame dell’aula, dopo che ieri notte è stata approvata in commissione Bilancio dell’Assemblea siciliana, come emendamento alla manovra correttiva da 136 milioni. L’emendamento modifica la norma, approvata pochi mesi fa nella legge di stabilità regionale, che attualmente prevede un tetto di 20 mila euro come reddito familiare Isee per potere continuare a beneficiare del sussidio pubblico.
La nuova norma, approvata in commissione, mantiene la soglia dei 20 mila euro, ma il reddito da prendere come criterio non è quello familiare e patrimoniale ma quello individuale. Proprio in virtù della norma vigente, il governo Crocetta, dopo i controlli fatti dal dipartimento Lavoro della Regione aveva espulso 200 precari per avere un reddito familiare Isee superiore a 20 mila euro; se l’aula dovesse approvare l’emendamento i 200 precari rientreranno nel bacino, che al momento è di 2.571 persone. “Sono contrario all’emendamento, va modificato”, dice il governatore Crocetta. Che propone un’alternativa: “Va bene il reddito individuale, ma solo per chi è ancora a carico del nucleo familiare originario – afferma – Questo principio non può valere invece per chi non vive più in famiglia, come nel caso del precario milionario”. Il governatore dunque auspica un intervento dell’Assemblea, che comincerà l’esame dell’articolato della manovra correttiva martedì prossimo.
(Fonte ANSA)

