Ex Province, si cambia: disegno di legge per l'elezione diretta

Ex Province, si cambia ancora: ecco il disegno di legge per l’elezione diretta

Commenti

    Giustissimo il ritorno all’elezione diretta nelle province, sbagliata la fretta.
    Reintroducete elezioni dirette, consiglieri provinciali, giunte provinciali….ma con calma, prevedendo le elezioni nel 2027 non ora!
    Gatta frettolosa fa i gattini ciechi.
    Dati i tempi tecnici tra ritorno in commissione, analisi del testo, emendamenti, calendarizzazione del voto in aula, voto in aula, entrata in vigore, pubblicazione in gazzetta ufficiale, è impossibile che tutto questo avvenga in poche settimane.

    Quindi intanto fate votare il 15 dicembre con elezioni di secondo grado. Da qui alla fine della legislatura, quindi entro il 2027, approvate con calma reintroduzione di province, elezioni dirette, consiglieri provinciali, giunte provinciali, in modo tale da prevedere elezioni provinciali in autunno 2027 o in primavera 2028, quindi dopo elezioni comunali e regionali.

    Cinquestelle, Pd e Nord CHiama Sud votino a favore della reintroduzione delle province, con previsione di elezioni dirette provinciali nel 2027 o nel 2028.
    E il sistema previsto sia proporzionale puro senza sbarramenti.
    Siano poi previsti stipendi per consiglieri e assessori e presidenti provinciali perchè ovviamente non si lavora gratis e pagati si hanno più stimoli.

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Ma veramente il senatore e il garante comunale o regionale dovevano svolgere un ruolo di garanzia e controllo in precedenza non intervenire a cose fatte. Tutto ciò evidenzia che non servono poi tanto i carcerati ,i carcerieri se la cantano e se la suonano da soli ,salvo poi intervenire a cose fatte . E i vertici regionali delle carceri ????? Buuu non pervenuti!!

E' sconcertante come Salvini, che tra parentesi prima era contrario al ponte, adesso si ostini a esserne paladino e costringendo il governo a continuare un immane sperpero di fondi pubblici, soldi dei contribuenti, per un opera dal fortissimo impatto ambientale, in un area a altissimo rischio sismico, sede di faglia, e sicuramente no n prioritario rispetto alle tante criticità del sud e della Sicilia in particolare. Un opera tra l'altro la cui fattibilità è un grosso punto interrogativo, confutata da stuoli di esperti del settore dell'ingegneria dei ponti. No al ponte, si alle cose che davvero servono.

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