DUE POLITICI CHE STANNO PORTANDO L'ITALIA AL MACELLO
Ex sportellisti, caso ancora aperto| Sindacati uniti nella vertenza
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Sono tutti compari. Ciò che li accomuna è non sapere quanto costa un chilo di pasta o una bottiglia d'olio . Guadagnano tanto da non occuparsene di questo. Loro non sono dei comuni mortali. Ma mortali sono o ricchi o in auge in politica non fa differenza. Coloro che sono morti per questa Nazione nel recente passato e nel presente chi rischia la vita ogni giorno, sicuramente disapprova avere votato e votare per costoro. Decisamente è diventato difficilissimo per chi votare. Resistere o rassegnarsi.
Città definitivamente persa ed abbandonata dalle istituzioni e dalla politica! Non ha speranze, ormai è come il Bronx!
Ormai Palermo è nelle mani dei delinquenti. " Spaccata " ai negozi, vetri rotti per rubare dentro le macchine, ladri in case. E adesso pestaggio di un onest'uomo che per andare a lavoro si trova alle sei del mattino per strada. LE ISTITUZIONI DOVE SONO?
Un ponte del genere è inutile? Solo in Italia si possono leggere queste cose... Da quale pulpito poi si muovono certe critiche...
eppure l’unica industria che ancora resiste in sicilia è quella del pubblico impiego, tutte le altre praticamente hanno chiuso le serrande
Sportellisti? Nel mondo non esiste una simile qualifica. Negli aeroporti, alle poste, nei comuni etc.. ci sono persone che operano di fronte al pubblico e non si chiamano sportellisti! Formazione professionale: assunti come? Quali titoli accademici hanno? Migliaia di giovani laureati insegnano nel nord Italia, vincono i relativi concorsi, si abilitano con impegno e con fatica, lavorano e non chiedono elemosine: alcuni non vogliono tornare più nella patria degli… sportellisti, formatori su ed altro. Ora ci saranno i navigators: disoccupati cronici che devono cercare il lavoro per gli altri! Il risultato sarà ovvio! Vergogna sicilianaed i sindacati? Meglio tacere.
Tutti li hanno posati,tutti.
Non hanno diritto, o per meglio dire,cercano l’aiutino.
La fabbrica dell’Assistenza è l’unica che in Sicilia non conosce crisi. Strade a pezzi, ferrovie non ne parliamo. Nonostante tutto la debolezza della Sicilia è prima di tutto culturale. Eserciti di persone si affidano al clientelismo assistenziale di origine politica come scelta di vita, ignorando tutto il resto. Ecco perché siamo e saremo sempre più poveri con i migliori di noi che vanno via.