Expo, da domani i primi bandi | Rientra in corsa Sviluppo Italia - Live Sicilia

Expo, da domani i primi bandi | Rientra in corsa Sviluppo Italia

Gli assessori Caleca, Vancheri e Purpura hanno illustrato le tappe di avvicinamento all'evento. Saranno le Camere di commercio, coordinate da Unioncamere, a selezionare le aziende. La partecipata regionale potrebbe rientrare in corsa per la gestione degli aspetti tecnici.

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PALERMO – C’è ancora qualche speranza per Sviluppo Italia Sicilia. La partecipata regionale, in grave crisi finanziaria, infatti, potrebbe ancora entrare nell’organizzazione dell’Expo 2015. Lo ha annunciato oggi l’assessore alle Attività produttive Linda Vancheri in occasione di una seduta della terza commissione all’Ars, presieduta dal deputato Pd Bruno Marziano. “Ma tutto dovrà passare da una delibera di giunta” ha spiegato la Vancheri. Ma sui “protagonisti” dell’esposizione è ancora polemica. Durante l’audizione in commissione, infatti, il deputato del Movimento cinque stelle Giancarlo Cancelleri ha chiesto se verrà confermato il ruolo di Unioncamere nella selezione delle aziende siciliane che parteciparanno all’Expo.

La richiesta, ovviamente, giunge a margine delle polemiche che hanno coinvolto Antonello Montante, il presidente di Confindustria Sicilia che sarebbe coinvolto in un inchiesta su reati di mafia, e guida anche dell’ente che racchiude le Camere di commercio siciliane. “Unioncamere è un ente pubblico – ha spiegato Linda Vancheri – e le Camere di commercio da anni si occupano di queste attività. E anche l’Europa ci obbliga a rivolgerci a questi enti. Tra i requisiti obbligatori per l’utilizzo delle somme del Piano operativo infatti c’è quello di rivolgersi ad alcuni beneficiari: la Regione siciliana, i Comuni o le associazioni di Comuni e le Camere di commercio o le loro aggregazioni”. Una tesi in qualche modo “sostenuta” da un altro degli assessori presenti, cioè il titolare dell’assessorato ai Beni culturali Antonino Purpura: “Sugli aspetti politici – ha detto – ognuno è libero di fare le propria considerazioni. Riflettere sull’opportunità o meno. Io posso dire che ‘tecnicamente’ le Camere di commercio siciliane, che hanno accesso alla più ampia base informativa possibile, rappresentano gli enti istituzionalmente demandati al compito di selezionare le aziende. Nessuno può farlo al posto loro e certamente nessuno meglio di loro”.

Ammonta a circa 11 milioni di euro il budget della Regione siciliana per l’Expo, circa 8 milioni di fondi comunitari riprogrammati dall’assessorato alle Attività produttive in base all’obiettivo della misura 5.2.1 per l’internazionalizzazione delle imprese, il resto sono fondi regionali dell’assessorato all’Agricoltura che li ha utilizzati per il cluster. Tra domani e dopodomani, il dipartimento Attività produttive pubblicherà gli avvisi con i quali le nove Camere di commercio selezioneranno le imprese, sotto il coordinamento di Unioncamere, beneficiario assieme agli enti locali, della gestione delle risorse strutturali attraverso una apposito convenzione.

Il ruolo di Sviluppo Italia

Per quanto riguarda Sviluppo Italia Sicilia, come detto, l’assessore Vancheri ha fatto intendere che potrebbe rientrare nell’organizzazione. “L’azienda in house doveva occuparsi della parte tecnica, come biglietteria, logistica, trasporti – ha spiegato – In questa fase stiamo operando con la Consip ma se Sviluppo Italia ci darà dei tempi certi potrebbe rientrare, in questo caso si procederà alla stipula di una apposita convenzione come da indicazione del presidente Crocetta”. Come beneficiari della misura comunitaria, Unioncamere gestirà 1,810 milioni di euro cofinanziando gli interventi per 181.071 euro (10%), mentre il budget in capo alle associazioni dei comuni è di 1,35 milioni di euro. “Abbiamo rispettato le procedure e tutto è fatto nella massima trasparenza – ha affermato Vancheri – Aspettiamo la registrazione da parte della Corte dei Conti, poi ovviamente certificheremo tutto quello che faremo in base alle disposizione comunitarie”. Gli interventi coordinati dal dipartimento Attività produttive riguardano il Padiglione Italia, dove la Regione siciliana ha un proprio spazio per la promozione e l’internazionalizzazione delle imprese. La parte che riguarda l’agricoltura, invece, si concentrerà nel bio cluster Mediterraneo, dove ci saranno i prodotti siciliani.

Caleca: “Su ogni spesa la massima trasparenza”

Presente all’audizione in commissione anche l’assessore all’Agricoltura Nino Caleca: “Vi assicuro – ha detto – che per l’Expo il mio assessorato non si trasformerà in una agenzia di viaggi. Non spenderemo un euro per assunzioni e nient’altro, non daremo biglietti gratuiti e ne troverete manifesti in Sicilia per promuovere la nostra partecipazione a Milano. Rivendico di avere speso 3 milioni di euro a disposizione del mio assessorato per comprare il cluster. Non ci sarà alcun assalto alla diligenza – ha assicurato Caleca – I privati si organizzeranno a proprie spese. Nel cluster della Regione stimiamo di avere tra i 2 e i 3 milioni di visitatori, vogliamo portarci anche i capi di Stato. Chi acquisterà il biglietto per il cluster potrà accedere anche in una serie di musei e siti archeologici in Sicilia, perché colleghiamo i nostri prodotti al territorio”. Riguardo al tema della trasparenza, poi, Caleca ha aggiunto: “In ogni bando, anche se non siamo obbligati a farlo, inseriremo le norme previste dall’Autorità anticorruzione. Tutti i conti saranno pubblici e verificabili”. Infine, il primo passo ufficiale, previsto “per il 7 e l’8 marzo. Saremo a Milano – ha detto Caleca – a spiegare i contenuti del nostro progetto. Giorno 8, in particolare, festa della donna, i contenuti verranno esposti da quelle che abbiamo definito le ‘madrine’ del vino”.


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