Acireale – Le lobby in Italia non godono ancora di un vero e proprio regolamento, restando per molti un tema oscuro e poco applicabile. Per spiegare il fenomeno, ad Acireale è stato organizzato un convegno “Fare Lobby in Italia”, nel corso del quale i lobbisti Massimo Micucci e Santo Primavera hanno presentato il libro “Trafficante sarà lei” edito da Bonanno Editore.
L’incontro, che si è svolto nella sala convegni dell’Hotel Maugeri, è stato moderato dal Vice Presidente Ferpi, Amanda Jane Succi e ha registrato la presenza del sindaco di Acireale Antonino Garozzo,dell’assessore regionale alla funzione pubblica e Autonomie locali,Patrizia Valenti e del lobbista Claudio Velardi. “Fare lobbing – spiega Micucci, coautore del libro – è una forma di partecipazione dei cittadini negli interessi della cosa pubblica, ed è sempre più richiesta. Lo stato ha bisogno che gli interessi organizzati dei cittadini si facciano sentire per evitare di fare errori, nella legge italiana, da molti anni, è previsto che ogni legge prima di essere fatta, abbia una valutazione dell’impatto regolatorio, cioè che si consultino coloro che possono avere un interesse ed esperti del settore,questa regola non viene applicata e sarebbe fondamentale per il riconoscimento dell’obbligatorietà della lobbing”.
“Lo stato centrale non può avere la percezione piena di quanto una società complessa abbia bisogno di interventi complessi- continua Micucci – per risolvere i problemi, deve fare appello ai cittadini e a chi vive costantemente la realtà. Fare lobby significa accorciare le distanze, dare un po’ di potere ai cittadini, non solo alle lobby organizzate ,ma anche i cittadini che devono vedere per tempo le proposte e soprattutto ricevere risposte, la regola della lobby è proprio questo dire tutto con trasparenza, dare e ricevere risposte”.
“Sicuramente se le associazioni di rappresentanza e le imprese migliorassero il modo di interloquire con la pubblica amministrazione – dice Santo Primavera, lobbista e coautore del libro – in modo strategico, sarebbe più facile parlare di lobbing; dal 2008, ogni anno ci incontriamo a parlare di lobby sotto diversi profili, l’ultimo testo scritto a 4 mani da me e Micucci, affronta la tematica del il reato di traffico di influenza, una scure per chi in modo lecito e trasparente, esercita l’attività di lobbista, la norma è poco chiara, non lo diciamo noi ma lo dice uno studio della Corte di Cassazione, evidenziando degli aspetti di sindacabilità rispetto all’attività di lobbing, attività che viene riconosciuta a livello europeo e non solo”.
Sul tema della lobby è intervenuto anche l’assessore regionale alla funzione pubblica e Autonomie locali, Patrizia Valenti parlando, appunto, di partecipazione,riguardo la riforma delle province: “Credo che la nostra azione di governo sia un esempio di partecipazione – dice l’Assessore regionale – intesa come partecipare ai processi; per esempio la riforma delle province: l’organizzazione che ho voluto dare ai tavoli per la riforma e il disegno di legge, che poi costituirà i consorzi liberi comuni, è basato proprio sulla partecipazione di tutte le associazioni dei comuni che fanno parte della conferenza alle autonomie locali, dell’unione regionale delle province, di tutte e 4 le università, che hanno messo le migliori intelligenze nei diversi settori, e poi ancora apriremo presto ai sindacati e,in ultimo, faremo un confronto ancor prima di stendere il testo come proposta di governo,con tutte le forze politiche all’assemblea. Questo perchè crediamo che la parola partecipazione sia proprio elemento fondamentale dei processi democratici di guida del governo”.