FdI, dieci anni dopo: il nuovo volto del partito siciliano - Live Sicilia

FdI, dieci anni dopo: il nuovo volto del partito siciliano

Come è cambiata la geografia del partito.
CORSI E RICORSI STORICI
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PALERMO – Fratelli d’Italia spegne dieci candeline. Partito di lotta e (adesso) di governo, la formazione di Giorgia Meloni si appresta a celebrare i suoi primi dieci anni a Roma con un mega evento di tre giorni (dal 15 al 17 dicembre) ribattezzato “10 anni di amore per l’Italia” che vedrà tra i protagonisti diversi big siciliani. Sul palco, allestito in Piazza del Popolo, saranno presenti il presidente del Senato Ignazio La Russa (giovedì) e i ministri Adolfo Urso e Nello Musumeci (sabato).

Amarcord: chi c’era 10 anni fa

Il volto del primo partito dell’isola, che oggi fa il pienone di deputati, senatori e assessori regionali, è indubbiamente cambiato nel corso del tempo. L’album di famiglia del dicembre del 2012 è inevitabilmente molto più scarno (complici le percentuali di un tempo). Tra i pionieri siciliani ci sono Ignazio La Russa (oggi presidente del Senato), Gianpiero Cannella (assessore al Comune di Palermo e coordinatore della Sicilia Occidentale), Carolina Varchi (vice sindaco di Palermo e deputato nazionale), Raoul Russo (senatore) e Sandro Pappalardo (ex assessore al turismo che lasciò il posto a Manlio Messina).

Stancanelli sedotto e abbandonato

Last but not least: l’eurodeputato Raffaele Stancanelli (che aderisce ufficialmente a Fdi nel 2013) che proprio per “amore” di Giorgia Meloni rompe con Nello Musumeci. Corsi e ricorsi storici, o se vogliamo oltre al danno la beffa. La rottura che si consuma poco prima delle europee del 2019 riguarda l’apparentamento con FdI che Db (il movimento fondato da Stancanelli e Musumeci) non accetta (“un partitino del 2,3%” si disse allora). Nell’arco di qualche anno tutto è cambiato. Musumeci indossa i panni del Ministro ed è quotatissimo nel mondo meloniano che ne ha difeso fino alla fine il bis alla Regione, schierando il caterpillar Ignazio La Russa e Stancanelli, invece, messo ai margini dopo gli scontri furibondi per impedire il secondo mandato dell’amico-nemico di sempre. Un finale amaro.

Il travaso da Forza Italia

Facendo un metaforico viaggio con la macchina del tempo e tornando al 2012 si possono ritrovare i protagonisti della storia recente di Fdi ad altre latitudini. Premesso che gli eredi della fiamma si erano ritrovati di colpo  quando Berlusconi sale sul predellino nel Pdl, non tutti quando la creatura di Silvio si scioglie opteranno per il mini partito di Meloni, Crosetto e La Russa ma stazioneranno per vari anni dentro Forza Italia.

Tra i figliol prodighi poi tornati alla casa del padre (anzi della madre) ci sono il senatore e coordinatore della Sicilia Occidentale Salvo Pogliese e il deputato ed ex assessore regionale Manlio Messina: entrambi cresciuti a pane e Fronte della Gioventù. Sempre nel mare azzurro dei berluscones ai tempi navigavano l’assessore regionale Francesco Scarpinato (molto vicino ad Angelino Alfano), il deputato Luca Cannata (che ieri si è congedato dall’Ars per approdare in via definitiva a Palazzo Montecitorio) e l’eurodeputato Giuseppe Milazzo. L’assessore Alessandro Aricò invece era l’alfiere siciliano del movimento di Gianfranco Fini: Futuro e Libertà. 


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