Basile: "Dagli appalti alla città green, ecco la Messina del futuro"

Basile: “Dagli appalti alla città green, ecco la Messina del futuro”

Il primo cittadino di Messina illustra i progetti e analizza le criticità

MESSINA – Dalle aree pedonali al bilancio, analizzando anche le criticità di Messina e i nuovi progetti per cambiare la città. Tra aree pedonali e centinaia di bus che dovrebbero sostituire le autovetture, nuovi appalti, ma anche molte criticità. Il sindaco Federico Basile è al sedicesimo mese di mandato, fedelissimo di Cateno de Luca, ha subìto alcune fughe dalla maggioranza, ma ha lanciato un modello di governo che va oltre i partiti. Sta funzionando? L’intervista.

Partiamo dal bilancio, lei è stato revisore dei conti del Comune nel passato, la Corte dei Conti si è espressa in modo positivo sul piano di riequilibrio. Quali sono le prossime mosse?

“Dopo 11 anni, un piano di riequilibrio rimodulato da Cateno De Luca in soli tre anni è stato approvato dalla Corte dei Conti, siamo in procedura di riequilibrio dal 2012 e il piano di riequilibrio di Cateno è stato adottato. La sfida è quella di uscire dal piano di riequilibrio entro fine mandato, continuando a pagare i debiti: su 112 milioni di euro di sentenze, ne abbiamo pagati 86 milioni. In quattro anni abbiamo fatto un grande sforzo e continueremo su questa strada. Questa è la sfida più importante, dalla quale parte il miglioramento dei servizi”.

Che fine ha fatto il risanamento delle aree con le baraccopoli? Nel rione Taormina vivono 400 famiglie, in via Rosso da Messina 100 famiglie…

“Io allargo le braccia perché c’è una legge che ha nominato un commissario, che è il presidente della Regione e con tutti gli impegni che ha, a sua volta, ha nominato un sub commissario, che sta portando avanti una strategia nata con Cateno De Luca”.

Ma col commissariamento non c’è stata un’accelerazione

“Ad aprile 2023 c’è stata la nomina, io attenderei per fare il bilancio. Oggi direi che non ho visto un’accelerazione reale in pochi mesi, forse ancora è presto, noi stiamo continuando perché Arisma è il soggetto attuatore, ma il commissariamento è sopra il sistema che gestivamo prima. Ma noi con il progetto sulla qualità dell’abitare abbiamo portato oltre 100 milioni di euro per il risanamento. Stiamo facendo la nostra parte e vedremo cosa farà il commissario”.

L’Arisme, però, ci dicono che invia soltanto i bollettini degli affitti, non è stata fatta una demolizione nell’ultimo anno, è vero?

“Sono a carico del commissario straordinario, è stata fatta una cosa intelligente, dare un canale prioritario ai soggetti invalidi, su tutto il resto la progettualità forse non è ancora a regime”.

Parliamo della viabilità, a che punto sono gli appalti programmati?

“Io sto lavorando in continuità, frutto di una programmazione che c’è stata, quando ero direttore generale del Comune. Siamo passati da 22 autobus a 152 e ne stiamo comprando altri 88 elettrici. Abbiamo pedonalizzato alcune strade della città, come il viale San Martino, con tutto quello che riguarda le critiche dei commercianti, non sempre sereni per la chiusura di una strada. Stiamo lavorando sui 18 chilometri di piste pedonali che faremo nella riserva di Torre Faro e ci stiamo scontrando con una mentalità che deve cambiare e anche con la ritrosia di chi si deve abituare a un cambiamento. Il bilancio è positivo”

Ci hanno segnalato che alcuni parcheggi di interscambio Bordonaro, Palmara e Fondo Fucile sono spesso vuoti, cosa non sta funzionando?

“Sono parcheggi che abbiamo aperto da due mesi e sono stati pensati con un sistema differente, quello di Bordonaro è in una zona vicina all’autostrada e c’è un bus navetta che parte dal parcheggio. Stiamo agganciando dei servizi per far capire come i parcheggi siano funzionali all’utilizzo dei mezzi. Sono aree di parcheggio nel passato usate in maniera indiscriminata, oggi sono regolamentati. Con 100 euro un utente può usufruire di tutti i parcheggi per un anno. È possibile anche un abbonamento che consente, con 20 euro, di viaggiare tutto l’anno con i bus cittadini. Andiamo verso un cambiamento importante ma ci vuole tempo”.

Opere pubbliche, è stato appaltato il secondo palagiustizia, da anni si parla del bisogno di parchi per Messina, a che punto sono i programmi annunciati?

“Io sono in continuità amministrativa di un sistema che ha creato progetti, li ha fatti finanziare e li sta realizzando. Per esempio con i progetti di interscambio, stiamo realizzando queste opere, ben 14 parcheggi di interscambio. Ci sono tante altre opere in cantiere, noi avevamo i 100 edifici scolastici senza fascicolo del fabbricato. Abbiamo progettato e reperito i fondi per 46 scuole soggette ad adeguamento sismico. Parliamo di opere pubbliche che insistono nella comunità. Abbiamo avuto un finanziamento di 19 milioni nell’area dell’ex macello, una zona centrale della città, che rientra nel piano urbano. Abbiamo fatto un grande investimento legato al Pnrr nella zona di Torre Faro, abbiamo il famoso investimento tecnologico e abbiamo demolito i fabbricati abbandonati. L’elemento dei parchi, che non è secondario, è nelle corde della gestione ordinaria. Abbiamo villa Dante rimessa a nuovo, il nuovo parco in zona Ponte Schiavo, come l’Aldo Moro, con un vecchio contenzioso. Tutte situazioni che nascono da una programmazione fatta da tempo. La notizia è che in un anno abbiamo dato l’appalto del parcheggio ed è stato ultimato. Rivalutata anche piazza Cairoli con tutto il basolato e abbiamo intenzione di continuare a realizzare la Messina del futuro”.

Tenuta della maggioranza, ha perso 6 consiglieri comunali in un anno, come mai?

“Probabilmente questi consiglieri sono saliti su un autobus in campagna elettorale e poi sono scesi alla prima fermata utile. Avevano sposato un progetto e probabilmente dopo sei mesi hanno cambiato idea e dovrebbero fare un esame di coscienza col loro elettorato. Per me avere 21 o 18 consiglieri è relativo, il consigliere vota secondo responsabilità e devo dire che in questo anno, al di là delle fuoriuscite, non ci sono stati elementi di rottura. I partiti tradizionali fanno opposizione tradizionale, ma la mia è una connotazione territoriale, legata a Cateno De Luca e non ci sono etichette di partiti. La mia elezione col 45% ha visto il centrodestra prendere il 22%. Quello che facciamo è solo a vantaggio della città”.

C’è stata qualche fuga che deriva da questioni nazionali?

“Qualcuno è andato a Prima l’Italia, partito che mi ha sostenuto alle elezioni, Dafne Musolino è andata a Italia Viva, sono scelte che hanno loro refluenze. Lei è stata eletta a settembre, dopo un anno ha cambiato. Non ci sono scossoni e la mia amministrazione interloquisce con tutti perché sono il sindaco e rappresento la voce dei concittadini”.

Mancanza dell’acqua, come si risolve il problema?

“Si tratta di un falso problema, dall’avvento di Cateno De Luca, l’erogazione media è passata da 12 a 16 ore, media di tutto il territorio.

In alcune zone l’acqua scarseggia ancora, però. Le segnalazioni non si contano

“Rispetto all’anno scorso non è cambiato nulla, non abbiamo il piacere di creare il disagio, ci sono problemi con la rete che è vetusta, risalente al 1920. La programmazione ha portato finanziamenti per 21 milioni. Circa il 50% dell’acqua si perde dopo l’immissione in rete, abbiamo avuto due o tre guasti in un periodo ravvicinato. Non siamo come ai tempi di Accorinti, quando l’acqua arrivò con le navi. Ci sono stati incendi che hanno bruciato le centraline elettriche, dalla settimana prossima inizieremo il rimodernamento delle tratte e stiamo concludendo i lavori del nuovo serbatoio che ci consentirà di accumulare l’acqua che arriva da Fiumefreddo e distribuirla sul territorio”.

Massina social city, qualcuno lamenta che gli stipendi siano in ritardo di due o tre giorni

“Parliamo di soli due giorni, nel passato la Messina Social city nasce da una intuizione del sindaco che ha internalizzato gli interventi. Prima questi lavori venivano gestiti con società cooperative sociali. I dipendenti venivano contrattualizzati a tempo determinato, ad ogni nuovo appalto le stesse cooperative venivano riassunte. Adesso abbiamo un’azienda solida, con mille dipendenti, che sta investendo senza essere a carico del Comune, spendendo fondi comunitari. Ci può stare che ci siano uno o due giorni di ritardo, ci saranno motivi amministrativi. Parliamo di una realtà che fino a tre anni fa non esisteva”.

Quali sono le cose da realizzare entro fine anno?

“Quando sono stato a Palermo, poi sono andato a Roma per parlare col ministero e la scadenza imminente, entro dicembre, è quella di ottenere l’approvazione della scaletta delle assunzioni, col piano del fabbisogno del personale. Il Comune non assume da 30 anni, l’anno scorso abbiamo bandito un concorso da 341 persone, poi il ministero deve autorizzarci all’assunzione. bandirò un nuovo concorso per oltre 100 vigili urbani. Questa è la priorità, arriverò a 500 nuovi dipendenti”.

Con Cateno De Luca come va?

“Sto andando al comizio finale di Monza Brianza! Penso non ci sia altro da aggiungere!”

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