Ferrandelli: "Contro di me solo fango | In ostaggio di Orlando e Borsellino" - Live Sicilia

Ferrandelli: “Contro di me solo fango | In ostaggio di Orlando e Borsellino”

Palermo 2012
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Fabrizio Ferrandelli passa al contrattacco e, dopo il ritiro di Sel dalle primarie, convoca una conferenza stampa per ribadire che domani presenterà la firme, che è pronto a correre anche solo contro Davide Faraone, che non è il candidato del Terzo polo e chiede un dibattito pubblico a tutti i candidati del centrosinistra, Rita Borsellino e Leoluca Orlando in testa.

Il capogruppo dell’Idv a Sala delle Lapidi (non è ancora stato destituito, nonostante oggi fossero circolate voci contrarie) comincia dall’accusa che più gli pesa: quella di essere il candidato di Raffaele Lombardo. “Non lo conosco, non l’ho mai incontrato e non l’ho mai votato – dice Ferrandelli – si è mossa la macchina del fango contro di me, ma è ormai chiaro che il governatore sosterrà un altro candidato. Il Terzo polo non esiste in Sicilia, vive solo grazie a Leoluca Orlando, è una sua proiezione. Con grande irresponsabilità, Sel si è tirata fuori dal tavolo delle primarie anziché lavorare per individuare un denominatore comune per il cambiamento, così come ha fatto l’Idv non accettando il confronto con i cittadini. Secondo qualcuno, le primarie valgono solo se sono confermative delle scelte delle segreterie, di Vendola e di Bersani, se si conosce in anticipo il risultato. Noi rappresentiamo la vera alternativa”.

Ferrandelli annuncia che domani presenterà le firme: “E’ stato grave non farmele consegnare ieri, ne abbiamo raccolte seimila in poche ore”  e si dice pronto alla corsa a due contro Davide Faraone. “Il nostro Polo civico – spiega Ferrandelli – è un’occasione per i delusi dai partiti e dalla politica di trovarsi insieme su una visione progettuale e non ideologizzata. Molti, in Sel, nel Pd e in Idv, mi sostengono e non credono che Rita Borsellino e Leoluca Orlando possano rappresentare il cambiamento. E poi dovrebbero spiegarmi una cosa: perché Lumia e Cracolici erano buoni e belli quando nel 2008 hanno sostenuto la Borsellino alle Europee, oppure quando la Borsellino era convinta che la appoggiassero dopo l’investitura di Bersani, e sono diventati brutti e cattivi dopo che hanno appoggiato me?”.

E l’affondo contro Orlando e Borsellino prosegue serrato: “La città è ostaggio di due che hanno già perso – continua l’ex dipietrista – che non erano accanto a me quando ero in piazza per Fiat, Fincantieri, per i senza casa. Vogliono far saltare le primarie, convinti di essere gli unici ad avere le risposte giuste: se sono così convinti di avere i numeri per governare, perché non si candidano alle primarie e si confrontano? Anzi, propongo un dibattito pubblico con tutti i candidati alternativi a chi ha governato negli ultimi dieci anni, così dovranno gettare la maschera davanti a un’assemblea cittadina. Orlando ha lavorato per far saltare le primarie già la prima volta, e ci sta provando anche stavolta, solo perché deve portare a Di Pietro una percentuale in vista delle Nazionali. Non può a 65 anni immaginare Palermo da qui a dieci anni, c’è un dato anagrafico che è contro di lui come contro la Borsellino: anziché essere i padri nobili del cambiamento, credono di poter soffocare il nuovo che avanza, non sono più percepiti come elementi di cambiamento ma come una minestra riscaldata. Non è detto che tutti dobbiamo chinare il capo alla Borsellino per il cognome che porta: nessuno è autorizzato a dare patenti antimafia. Tutti siamo vittime della mafia in questa città, io sono stato il primo a firmare l’appello di Addio Pizzo per non candidare anche chi ha solo anche dei carichi pendenti ”.

Un attacco che si allarga anche al partito – “l’Idv ha preso appena il 2% a Bagheria” – accusato di aver provato a defenestrarlo da capogruppo senza una regolare votazione. “Io ho presentato un programma, e sono stato l’unico, e redatto una carta etica per la campagna elettorale – spiega Ferrandelli – vedo altri scappare dal confronto con la città. Mentre la politica dibatte di alleanze e percentuali, io incontro la gente parlando di rifiuti e scuola. Non indietreggio di un passo di fronte ai tentativi di far saltare le primarie da parte di chi è minoranza in città. Oggi si registra la sconfitta dei partiti che non parlano fra loro e al loro interno. Scappare dalla primarie è una grave responsabilità”. Infine Ferrandelli nega la rottura con don Gianni Notari, suo sponsor fino a qualche giorno fa e autore di una mail critica contro lo stesso Ferrandelli: “Ci possono essere delle divergenze, ma ci siamo chiariti. Non c’è alcuna rottura”.


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