Ficarazzi, un paese in lutto| piange per Daniele e Ninni - Live Sicilia

Ficarazzi, un paese in lutto| piange per Daniele e Ninni

Antonino Lo Cascio, 31 anni

Daniele Guccione, poliziotto di 33 anni e Antonino Lo Cascio (nella foto), 31enne, abitavano entrambi nel paese alle porte della città. Il loro destino è stato crudele e li ha strappati alla vita a distanza di pochi giorni. Domani i funerali del ragazzo morto dopo una partita di calcetto.

La tragedia
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FICARAZZI (PALERMO) – E’ una comunità in lacrime quella di Ficarazzi, piccolo centro alle porte della città. Un paese in lutto per la prematura scomparsa di due ragazzi che nella zona in tanti conoscevano e che hanno perso la vita a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro. Risale soltanto a ieri la morte di Antonino Lo Cascio, il 31enne deceduto all’ospedale Villa Sofia dopo quasi 48 ore d’agonia. “Ninni”, come lo chiamavano gli amici, ha lottato tra la vita e la morte dopo essersi sentito male durante una partita di calcetto.

Pochi giorni prima, il tragico incidente stradale sulla Palermo-Messina in cui è rimasto ucciso Daniele Guccione, poliziotto di 33 anni. I suoi genitori abitano proprio a Ficarazzi e prima del suo funerale un lungo corteo ha sfilato dalla loro casa fino alla chiesa di Sant’Atanasio, la stessa in cui domani pomeriggio sarà dato l’ultimo saluto ad Antonino. Un terribile destino quello che ha unito i due giovani, dei quali si sono spenti i sorrisi, sono crollati i progetti. Daniele era già sposato, aveva due bambine. Prestava da anni, ormai, servizio in Calabria, presso il commissariato di Vibo Valentia.

La sera di quel terribile schianto contro il guardrail stava tornando a casa, tra le braccia della moglie e delle figlie. Ninni, invece, giocava al calcetto ogni settimana: un appuntamento a cui non mancava mai. Aveva una fidanzata e tanti amici sia a Palermo che a Ficarazzi. Dal centro sportivo Florio di Aquino, dove ha accusato il malore, raccontano che lui e la sua squadra organizzavano le partite lì da almeno dieci anni. Una serata come tante, dunque, quella che si è trasformata in tragedia.

Ninni si è accasciato e non si è più rialzato. Il suo cuore ha smesso di battere per poi ricominicare dopo il tempestivo intervento del rianimatore. Ma le sue condizioni, da quel momento in poi, non sono mai migliorate. L’angoscia e la speranza nelle ore successive si sono unite dietro una porta del reparto di Neurorianimazione dell’ospedale. Ma Ninni non ha superato la seconda notte e le speranze si sono spente di fronte alla drammatica notizia dei medici.

“Ormai sei diventato un angelo – scrivono i suoi amici su Facebook – uno dei più allegri e belli”. Antonino viene ricordato così da chi a Ficarazzi lo conosceva, da chi ha frequentato con lui la scuola e l’ha visto crescere. “Speravamo di rivederti in paese – si legge ancora – abbiamo pregato a lungo”. A stringersi intorno alla famiglia del 31enne, anche il consiglio comunale, il cui presidente Sergio Cuccio, ha rinviato la seduta prevista per stasera alle 21. “Tra i consiglieri – ha detto – ci sono alcuni parenti del ragazzo, in questo modo permettiamo loro di stare vicino ai familiari”.


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