La struttura commissariale Covid della Fiera, come le altre, va verso la chiusura. Lo ha confermato lo stesso commissario per l’emergenza, a Palermo, il dottore Renato Costa: “Aspettiamo che ci vengano comunicati i modi e i tempi definitivi”. I servizi verranno assorbiti dalle strutture esistenti. E i lavoratori? La proroga riguarderà il personale sanitario. Ma il resto? La politica scende in campo sul punto, ecco il primo rintocco.
“Tra le professionalità legate all’emergenza Covid, non si può continuare a fare distinzioni. Non ci sono eroi di serie A ed eroi di serie B: sono tutti meritevoli. Tutti in oltre due anni sono stati in trincea – dice il capogruppo di Forza Italia all’Ars, Michele Mancuso -. Senza guardare l’orologio, tutti hanno contribuito a contrastare con le proprie mani e le proprie competenze un nemico invisibile che ha mietuto – e continua a mietere – vittime tra la popolazione. Ecco perché all’interno di un ragionamento sulla loro stabilizzazione, come sostengo da mesi è necessario coinvolgere tutti: personale sanitario, tecnico e amministrativo. Non si può immaginare di svuotare le strutture sanitarie, cancellando risorse che sul campo hanno dimostrato il proprio valore. Come ho già ribadito a chiare lettere, il Governo Schifani deve lanciare un segnale alle istituzioni romane, sulla scorta della norma inserita nel bilancio regionale che autorizza la stabilizzazione di tale personale”.
Una discussione che arriva in un momento di ripresa dei contagi e dei ricoveri con gli ospedali in sofferenza. Le cose vanno esattamente come pensavamo che andassero – ha detto a LiveSicilia.it la dottoressa Tiziana Maniscalchi, primaria del pronto soccorso dell’ospedale ‘Cervello’ di Palermo -. La coperta è corta. C’è il Covid, c’è una influenza molto virulenta che è esplosa perfino in anticipo. Ogni giorno abbiamo a che fare con tante polmoniti di gravità superiore alla media. Era un orizzonte prevedibile”. (rp)