Un morto sul lavoro ogni sette ore è anche la tragica media scandita da un orologio implacabile. Nel 2009 in Italia già ci sono stati 256 morti “bianche”.
Il pericolo di morti bianche e infortuni sul lavoro a Palermo è ancora a livelli lontani dalle medie di un Paese civile, affermano Santino Barbera e Salvatore Scelfo della Filca Cisl Sicilia.
Gli stessi affermano l’impegno del sindacato su tre fronti: creare la cultura della sicurezza con contratti che già prevedono 16 ore di formazione, e chiedono anche la “patente” per potere avviare una impresa edile, far funzionare il Testo Unico con un coordinamento tra controllo pubblico e gli Enti Bilaterali, potenziare la figura delle RLST (Responsabile della Sicurezza dei Lavoratori Territoriali), solo così, sicurezza e prevenzione non resteranno parole vane.
Nell’esprimere il cordoglio alla famiglia di Angelo Tumminello la Filca Cisl siciliana annuncia che richiederà al Governo Lombardo la costituzione di un tavolo tecnico immediato per unire e coordinare le azioni di Ispettorato del Lavoro, ASL, Forze di polizia, Enti Bilaterali, per aumentare concretamente la vigilanza e le iniziative per la prevenzione.
La politica siciliana vada oltre gli annunci, evidenziano Barbera e Scelfo, il solito immobilismo dimostra poca sensibilità ed una pericolosa sottovalutazione delle reali condizioni di rischio sui posti di lavoro.
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