PALERMO – La Finanziaria è legge. L’Ars ha dato il suo sì finale con 39 voti favorevoli e 20 contrari al ddl 832/A. L’intesa raggiunta nel pomeriggio di venerdì tra governo, maggioranza e opposizioni ha retto. Decisivo il vertice con Galvagno, Schifani e Dagnino. A seguire c’è stato anche un incontro con una delegazione del Pd. Via libera, poco prima, anche al maxi-emendamento.
FINE DELLA DIRETTA
8:52 – La Finanziaria è stata approvata dall’Ars
Via libera con 39 sì e 20 no alla Finanziaria della Regione Siciliana dopo una maratona di oltre 17 ore a Sala d’Ercole. L’Aula ha approvato anche lo stralcio di alcune norme che finiranno in un ddl Collegato.
8:48 – Votato il maxi-emendamento
Disco verde dell’Ars al maxi-emendamento alla Finanziaria. Voto contrario di Ismaele La Vardera e dei gruppi di Pd, M5s e Sud chiama Nord.
8:05 – Maxi-emendamento, si vota
Seduta dell’Ars di nuovo in corso. Si sta mettendo in votazione il maxi-emendamento. A seguire ci sarà il voto finale. L’aula è guidata dal presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, che ha dato una ulteriore coda di tempo ai deputati per visionare il migliaio di provvedimenti inseriti.
7:56 – Dieci milioni per i Comuni in dissesto
Intanto dal Movimento cinque stelle si rivendica una norma del maxi-emendamento che destina dieci milioni di euro ai Comuni siciliani in dissesto. “Grazie ad una nostra proposta – afferma il deputato Nuccio Di Paola – l’iniziale stanziamento di 1,2 milioni previsto per questi enti è stato portato a dieci milioni. Si tratta di una cifra che permetterà loro di cominciare a pianificare l’operazione di rientro dal dissesto e tirare un grossissimo sospiro di sollievo”.
7:23 – Le verifiche tecniche sul maxi-emendamento
In corso le ultime verifiche degli uffici dell’Ars sul testo del maxi-emendamento. La seduta è ancora sospesa.
6:30 – Salta il contributo ad una Srl di Acireale
Salta dal testo del maxi-emendamento un finanziamento da 150mila euro per una Srl di Acireale. Il contributo era stato denunciato in Aula da Ismaele La Vardera. Il governo ha modificato il testo cancellando la previsione di spesa.
5:50 – De Luca (ScN): “Rivendichiamo un pezzo della manovra”
L’ultimo a salire sul podio di Sala d’Ercole è Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord: “Rivendichiamo un pezzo di questa legge di stabilità e non possiamo non apprezzare le aperture del governo alle nostre proposte. Non c’è una visione strategica dei problemi della Sicilia ma alcune sollecitazioni sono riuscite a diventare proposte di legge: dall’incremento del fondo per la progettazione all’inversione di rotta nell’approccio con i Comuni con il sostegno agli enti virtuosi”. De Luca quindi annuncia l’astensione di Sud chiama Nord sulla manovra.
5:42 – Giambona (Pd): “Poche luci e molte ombre”
Il penultimo intervento è di Mario Giambona (Pd): “Siamo ad una Finanziaria di più di ottocento milioni di euro, un testo con poche luci e molte ombre. Assistiamo al rischio di una parcellizzazione delle risorse. Questa Finanziaria non dà risposte ai problemi atavici della Sicilia”.
5:37 – Safina: “Nessuna misura espansiva”
Interviene il deputato del Pd Dario Safina: “Questa non è una manovra espansiva. Mancano anche gli interventi a tutela dei lavoratori, in una regione che vede aumentare il numero degli infortuni sul lavoro. Sostenere le imprese significa anche migliorare la qualità del lavoro. Il governo non ha messo in campo gli interventi innovativi che servono alla Sicilia”.
5:30 Sunseri (M5s): “Manca l’idea di Sicilia”
Sul podio di Sala d’Ercole arriva il deputato del Movimento cinque stelle Luigi Sunseri: “Manca una struttura che possa fare immaginare una Sicilia con dei cambiamenti. Questo governo non porta riforme e anche questa Finanziaria è sprovvista di norme che avrebbero potuto qualificarla. Sembra che manchi il coraggio della maggioranza”.
5:18 – Cracolici (Pd): “Finanziaria modesta”
Sul maxi-emendamento interviene il deputato del Pd Antonello Cracolici. “Il governo ha deciso di approvare una legge-civetta e solo in un secondo momento sono arrivate le norme sostanziali impedendo però al Parlamento di approfondire le norme. Il Parlamento però ha impedito tutto questo”. Secondo Cracolici “questa Finanziaria è modesta e sostanzialmente rifinanzia ciò che già esiste”.
5:05 – La Vardera (Misto): “Le sagre sono diventate marketing”
Inizia la discussione generale sul maxi-emendamento. Il primo a parlare è Ismaele La Vardera (Misto): “In questo maxi-emendamento non c’è la parola ‘associazioni’ e questo è positivo. Nessuna criminalizzazione ma il ‘sistema’ delle associazioni era incontrollato. La presidenza ha mantenuto la promessa di evitare la replica di quanto avveniva in passato. Sagre e mancette, però, sono rimaste: adesso si chiamano ‘marketing e promozione del territorio'”. La Vardera poi rivendica: “All’interno di questo maxi-emendamento non troverete nessuna misura da me suggerita, non ho condiviso il metodo utilizzato”.
4:22 – Il maxi-emendamento sbarca a Sala d’Ercole
Il maxi-emendamento è arrivato a Sala d’Ercole. Il vice presidente dell’Aula, Nuccio Di Paola, ha comunicato ai deputati che il testo è pronto e che ciascuno dei componenti di Sala d’Ercole “può verificare gli emendamenti aggiuntivi inseriti”. La seduta è stata nuovamente sospesa per dare il tempo ai deputati di visionare il testo, poi il maxi-emendamento verrà presentato ufficialmente dal governo.
2:48 – Nuovo rinvio dell’aula
Ancora un rinvio della seduta. Le 3:30 il nuovo orario in cui è previsto il rientro in aula dei deputati per l’approvazione del maxi-emendamento.
2:36 – I fondi ai Comuni, cosa prevede l’articolo 6
La riscrittura dell’articolo 6 sulle riserve ai Comuni ha portato una pioggia di fondi per gli enti locali. Arriveranno 350 milioni di euro all’anno per i Comuni siciliani, mentre 108 milioni saranno destinati ai Liberi consorzi e alle Città metropolitane (cifra comunque in lieve calo rispetto al passato). Altri 350mila euro andranno ai Comuni ‘Bandiera Blu’ del 2024, 800mila invece ai piccoli centri inseriti nel prestigioso elenco dei ‘Borghi più belli d’Italia’. Cinque milioni di euro sono destinati al sostentamento dei cani randagi nei rifugi. Rifinanziate anche le misure di sostegno ai Comuni alle prese con il fenomeno dell’immigrazione. Arriva anche la norma che premia gli enti che nel 2023 hanno riscosso almeno il 3% in più di tributi rispetto all’anno precedente: per loro 4,5 milioni di euro.
00:25 – Finanziaria, manca solo il maxi-emendamento
A questo punto l’Assemblea ha votato quasi tutta la Finanziaria. Resta ancora da definire il maxi-emendamento. “Accordo raggiunto per la votazione finale sulla legge di stabilità regionale – esulta il capogruppo della Lega Salvo Geraci -. Il lavoro certosino, durato tutto il pomeriggio, ha portato ad un’adesione formale tra maggioranza e opposizione, rispetto al varo della Finanziaria. Il governo ha recepito le varie proposte del Parlamento in un unico maxi-emendamento che ci prestiamo a votare”. L’Aula è stata sospesa nuovamente e riprenderà all’1:50.
23:36 – Riserve per i Comuni e precari
L’aula riprende. Si riparte dall’articolo 6, le riserve per i Comuni. Il governo presenta una riscrittura dell’articolo che viene approvata. Nuova stesura anche per l’articolo 10, la stabilizzazione dei lavoratori Asu dei Beni culturali: anche in questo caso arriva l’ok dell’aula. Con la riscrittura di quest’ultimo articolo, per la quale si è speso a lungo il capogruppo M5s Antonio De Luca, i 258 lavoratori Asu dei Beni culturali vengono assunti in Sas (Servizi ausiliari Sicilia) con contratto a 36 ore settimanali.
23:00 – Sala d’Ercole ancora ferma
Microfoni ancora spenti a Sala d’Ercole. Si continua a lavorare per la scrittura del maxi-emendamento. La stesura del testo sta richiedendo più tempo del previsto vista l’enorme mole di proposte giunta dai deputati di maggioranza e opposizione e che dovrà necessariamente subire una scrematura.
21:20 – Nuovo rinvio dell’Aula
Seduta rinviata alle 22:15. Lo ha annunciato il vice presidente vicario Nuccio Di Paola rientrando brevemente in Aula.
20:48 – Il maxi-emendamento
Prosegue il lavoro a tre tra governo, maggioranza e opposizioni sul maxi-emendamento che risulterebbe sfoltito da una serie di misure che erano state ideate dall’Esecutivo. Secondo quanto si apprende, restano in piedi le norme che stanziano 23,4 milioni per Ast, così come la misura che destina trenta milioni di euro in due anni per l’abbattimento degli interessi sui prestiti al consumo. Restano in piedi anche le misure che favoriscono l’aggregazione di imprese. Rinviata, invece, la norma che puntava alla semplificazione burocratica nella Zes unica: se ne riparlerà in un ddl ad hoc con procedura preferenziale prima del Collegato di gennaio.
19:15 – Aula sospesa, si lavora al maxi-emendamento
Dopo l’approvazione dell’articolo 11, Galvagno ha nuovamente sospeso la seduta. “Restano da approvare solo un paio di articoli – ha detto il presidente dell’Ars – ma ci sono ancora circa mille emendamenti rispetto ai quali mi auguro si possa trovare una sintesi, per individuare le priorità da proporre nel maxiemendamento”. La seduta è stata rinviata alle 20:30, l’intenzione è riuscire ad approvare la manovra entro questa sera. Mancano ancora due articoli del testo base.
18:07 – Ok alla riscrittura del governo sui fondi del turismo
Sembra reggere l’intesa tra maggioranza e opposizione sulla Finanziaria. In aula il governo ha presentato una riscrittura del comma 2 dell’articolo 11, che crea un fondo da 10,5 milioni per iniziative del turismo. L’emendamento, passato con 41 voti a favore e 11 contrari, indica le quattro iniziative per le quali vengono stanziate le risorse. Sui fondi al turismo arriva la richiesta della deputata M5s Roberta Schillaci: “Va raccolto l’appello degli Stati generali dello spettacolo che, a nome delle piccole compagnie teatrali siciliane e dei teatri minori, oggi hanno chiesto al Parlamento regionale un’attenzione per queste realtà”. Schillaci ha presentato un emendamento tabellare che aumenta di 3,5 milioni di euro lo stanziamento per il Furs, destinando l’incremento proprio a queste compagnie e teatri, attraverso un bando pubblico.
17:42 – L’aula riprende
L’aula ha ripreso i lavori. Sala d’Ercole è presieduta dal presidente Gaetano Galvagno. In aula il governo al gran completo, guidato dal presidente della Regione Renato Schifani. Si riparte dal comma 2 dell’articolo 11, che crea un fondo da dieci milioni e mezzo di euro per tre anni in capo all’assessorato al Turismo. L’assessora al ramo, Elvira Amata, ha annunciato una riscrittura del comma con la specifica delle iniziative destinatarie delle risorse.
17:21 – Finanziaria, il meteo volge al sereno
Sembra vicino lo sblocco dell’impasse all’Ars. Il clima tra i corridoi di Palazzo dei Normanni è disteso. L’Esecutivo avrebbe trovato l’intesa con le opposizioni sul contenuto del maxi-emendamento del governo. Dovrebbero confluire nella stesso testo, come anticipato oggi, anche le misure territoriali care ai deputati e destinate a Comuni, enti religiosi e fondazioni. La presidenza dell’Ars, però, ha chiesto ai partiti una scrematura delle oltre mille proposte giunte finora.
17:03 – Vertice concluso, Galvagno e Schifani insieme
Si è concluso dopo un’ora il vertice tra il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, il presidente della Regione, Renato Schifani, e l’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino. All’incontro si era aggiunta in un secondo momento una delegazione del Partito democratico. Galvagno e Schifani hanno lasciato Torre Pisana insieme e sorridenti, segno che le incomprensioni dei giorni scorsi sono state superate.
16:51 – Appello del mondo della cultura ai deputati
Una nota degli Stati generali dello spettacolo in Sicilia si rivolge ai parlamentari dell’Ars. “Apprendiamo dagli organi di stampa che nella Finanziaria 2025 80 milioni di euro potrebbero essere messi nella disponibilità discrezionale di tutti i deputati – si legge -. Venti 20 milioni per il presidente dell’Ars e i rimanenti 60 suddivisi per il 70% ai deputati di maggioranza e per il 30% a quelli di opposizione. Ne segue che ogni deputato di maggioranza potrà disporre di un milione di euro mentre ciascun rappresentante delle opposizioni potrà contare su 700mila euro”. Gli Stati generali dello spettacolo in Sicilia quindi formulano una proposta ai parlamentari: “Chiediamo un segnale di evidenza e concretezza, devolvendo una piccola parte (fra 50 e 100mila Euro) del fondo nella sua disponibilità a incremento del Capitolo 473742 relativo al Fondo unico regionale per lo spettacolo (Furs), strumento legislativo di evidenza pubblica a cui possono partecipare tutti con regole chiare, che a oggi sostiene oltre 240 organismi, che rispondono ai requisiti di merito, sana attività e produzione”.
16:20 – Vertice a 4 in Torre Pisana
Incontro a tre tra il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, il presidente della Regione, Renato Schifani, e l’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino, in Torre Pisana. Il clima viene definito “disteso”. Dopo alcuni minuti si è aggiunta una delegazione del Partito democratico.
15:40 – Ars, pronti e via: subito stop
Subito rinvio dei lavori dell’Aula. Il vice presidente, Nuccio Di Paola, ha aperto e subito dato appuntamento alle 16:15. Proseguono gli incontri a Palazzo dei Normanni per trovare la quadra sulla legge di stabilità e il maxi-emendamento agganciato al testo base. L’obiettivo è giungere all’approvazione del ddl entro l’alba di domani, sabato 28 dicembre.