Finanziaria avanti con l'incognita precari, rush finale in commissione - Live Sicilia

Finanziaria avanti con l’incognita precari, rush finale in commissione

Le norme approvate finora

PALERMO – I fondi per i Comuni, le norme sul precariato storico e gli incentivi alle assunzioni restano il punto interrogativo di una Finanziaria che nel frattempo prosegue il suo percorso nella ‘pancia’ dell’Assemblea regionale siciliana. Dopo il lungo braccio di ferro in commissione Bilancio nella seduta di lunedì, andata avanti oltre la mezzanotte nel dibattito sulle misure relative alla forestazione, i deputati sono tornati in conclave. L’obiettivo, secondo quanto filtra dai corridoi di Palazzo dei Normanni, è concludere il lavoro sul ddl di stabilità tra martedì notte e mercoledì.

Le norme approvate

Una decina gli articoli approvati tra lunedì e martedì dall’organismo presieduto da Dario Daidone, mentre gli articoli 4, 5, 14, 15 e 16 restano fermi ai box in attesa di una riscrittura da parte del governo. Le prime due sono misure che assegnano 4,5 milioni di euro all’assessore alle Autonomie locali, Andrea Messina, per varie iniziative portate avanti dai Comuni, mentre gli altri articoli affrontano il nodo precariato e i bonus previsti per le aziende che intendono assumere forza lavoro.

I soldi per i lavoratori forestali

Il governo, intanto, incassa i 118 milioni di euro annui per 2024 e 2025 che vanno a finanziare il Fondo pensioni della Regione, così come le misure sulla forestazione: “Aumentiamo di ben 20 milioni lo stanziamento destinato alle azioni di tutela ambientale e lotta agli incendi con 287 milioni di euro”, ha annunciato l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, tuttavia il Pd rivendica il proprio ruolo nell’approvazione dell’emendamento che aumenta le giornate lavorative per i Forestali. “Il nostro emendamento permette l’aumento delle giornate lavorative per circa 5.000 lavoratori che passeranno così da 78 a 101 giornate annue”, dice Michele Catanzaro, capogruppo dem a Sala d’Ercole. Con il maggior numero di giornate lavorative “si potrà consentire turn-over degli addetti alle squadre antincendio e si potrà effettuare la pulizia di aree private attraverso convenzioni con i Comuni”. Stoppata, dopo l’intervento di Cateno De Luca (Sud chiama nord), la norma che obbligava i Comuni a sostituirsi ai privati nella pulizia dei loro terreni attivando nei loro confronti le procedure di recupero delle somme. Critico il dem Fabio Venezia, componente Pd in commissione Bilancio: “Sul contrasto agli incendi manca una strategia di ampio respiro e le norme previste nella Finanziaria non affrontano adeguatamente la triste piaga dei roghi. Anziché mettere significative risorse per la prevenzione sono stati raddoppiati i fondi per lo spegnimento attraverso i canadair. Una vera e propria dichiarazione di resa da parte del governo”.

Esa e dissalatori

Passa il finanziamento straordinario per l’Ente sviluppo agricolo, che dovrà intervenire sulla manutenzione della viabilità rurale, così come le spese per la gestione dei centri di recupero e primo soccorso della fauna selvatica. Stoppato l’emendamento M5s che istituiva un osservatorio permanente antincendio. Semaforo verde, inoltre, agli interventi per il recupero e la valorizzazione dei borghi marinari e per il finanziamento delle spese che le isole minori devono affrontare per la gestione dei servizi di dissalazione: in questo caso arriveranno 16 milioni di euro per Pantelleria, Ustica, Lampedusa, Linosa e Lipari.

Le royalties per tre Comuni

Buone notizie anche per i Comuni di Licata (Agrigento), Gela e Butera (Caltanissetta) che ospitano sul loro mare le trivelle per l’estrazione di idrocarburi: approvato l’articolo che riconosce a questi tre Comuni delle royalties da parte delle compagnie. Passa all’unanimità anche un emendamento che modifica significativamente il testo di partenza: ora il contributo sarà rappresentato da una “quota fissa del 30%”, anziché “fino al 30%”. “Noi di Fratelli d’Italia abbiamo voluto con forza questi indennizzi per compensare l’attività estrattiva effettuata nelle acque antistanti ai Comuni costieri”, rivendica la meloniana Giusy Savarino. Sulla stessa lunghezza d’onda il collega di partito Giuseppe Catania: “Con queste ottime premesse attendiamo fiduciosi il passaggio in aula entro nei prossimi giorni”, dice. “Soddisfatti” anche i deputati Cinquestelle Angelo Cambiano, ex sindaco di Licata, e Nuccio Di Paola, parlamentare nisseno. “Con la condivisione dell’opposizione e con la sensibilità del governo su questo aspetto – dicono gli M5s – siamo riusciti ad ottenere che il contributo erogato a questi Comuni fosse del 30 per cento fisso e non una percentuale che potesse arrivare anche al 30 per cento, come indicato nel testo portato in commissione dal governo”.


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