Bilancio e Finanziaria | Ok dopo la notte in Aula - Live Sicilia

Bilancio e Finanziaria | Ok dopo la notte in Aula

Approvati gli articoli su Riscossione Sicilia e sui cda degli enti economici. Ok alle tabelle. La proposta del Pd sui fondi da stanziare.

PALERMO – Un giorno intero e tutta la notte per trovare i soldi per finanziare la manovra. Poi, dopo una notte a ricostruire le tabelle, ecco l’ok a Bilancio e Finanziaria.

LA DIRETTA DELLA SEDUTA

07.45 – Il presidente Miccichè chiude la seduta che era stata aperta il 1 febbraio e si scusa con le donne dell’Assemblea costrette a restare in Aula per tutta la notte di San Valentino.

07.44 – ANCHE IL BILANCIO È APPROVATO.

07.35 – Barbagallo (Pd) interviene per dichiarazione di voto: “Rivendichiamo il nostro ruolo per ottenere questo risultato, ma questo documento grida vendetta. Esprimiamo il nostro totale dissenso”. Cappello (M5s): “Noi abbiamo votato contro e continueremo a votare contro, per senso di responsabilità ha condiviso alcune di queste norme, ma non possiamo condividere il metodo. Non potrete dire ai siciliani che è colpa di Roma se questa manovra non andrà in porto, ma questo documento è frutto di creatività contabile”.

07.33 – La nota di variazione prodotta dalla giunta è stata approvata dalla Commissione di Bilancio.

07.24 – Si riunisce la Giunta per poter dare poi il via libera al Bilancio per il voto finale.

07.22 – APPROVATA LA FINANZIARIA (34 voti favorevoli, 28 contrari)

07.21 – Si passa al voto della Finanziaria nella sua interezza.

07.19 – Approvati gli articoli 10 e 11. Approvati anche gli articoli 56 e 57. 

07.01 – Cracolici (Pd) pone il problema della regolarità dei nuovi stanziamenti, chiedendo se intaccano o meno il bilancio già approvato della Regione. In Parlamento sale la tensione, per il timore di non riuscire a votare la Finanziaria. Armao e Savona assicurano che è tutto regolare. Cancelleri (M5s): “Questa Finanziaria si basa su un’operazione che non si può fare, poi non venite a dirci che sono stati i cattivoni di Roma a bloccare tutto”.

06.46 – Ciancio (M5s): “Dobbiamo garantire entrate certe per almeno tre anni ai teatri”. Ciancio ha proposto un emendamento per aumentare le coperture di alcuni enti.

06.16 – Si apre il dibattito sulle tabelle (artt. 10 e 11) della Finanziaria. Sunseri (M5s): “Questa Finanziaria è carta straccia. Questi soldi non esistono. Dovete cambiarla con le riforme questa Regione non presentandovi a Roma con il cappello in mano”. Milazzo (Fi): “La Sicilia si è trovata davanti una montagna. Come poteva superarla se non con l’impegno che ha messo in campo. Noi i soldi li abbiamo messi. Se ci vogliono dire che non lo possiamo fare, chiudiamo la Regione e basta”. Zito (M5s): “Questo governo e questa maggioranza non hanno un briciolo di credibilità presso nessuno. Questo Parlamento non ha fatto nulla”. Barbagallo (Pd) interviene sui tagli ai teatri e chiede che siano equamente distribuiti. Figuccia (Udc) ringrazia il presidente della Regione per aver trovato i fondi per Esa, forestali e consorzi di bonifica. Cracolici (Pd): Devo ammettere che qui qualcosa si è fatto. Ma su una manovra da 713 milioni di spesa 151 milioni sono di accantonamenti. Però evidentemente un margine di manovra c’era se siete riusciti a trovare i soldi. Quindi vuol dire che non state facendo bene. Ma intanto devo prendere atto che qualcosa è stato fatto”.

06.09 – Il presidente della Commissione Bilancio Riccardo Savona (Fi) ha illustrato la soluzione trovata sulle tabelle: “La proposta di Cracolici non è stato possibile accoglierla, ma abbiamo trovato una soluzione che permette di liberare fondi per Esa, consorzi di bonifica e vivaio Paulsen, introducendo anche 200 mila euro in più tra le risorse”.

06.04 – Miccichè apre la seduta promettendo di non fare più nottate, ma di lavorare in orari più consoni.

03.32 – Il Pd propone un emendamento per utilizzare i 30 milioni del Collegato per rifinanziare i capitoli che hanno subito tagli. Stando a quanto riferito da alcuni esponenti di maggioranza, si sta lavorando a un voto finale d’intesa con il Partito democratico.

02.59 – Miccichè sospende comunque la seduta in attesa del nuovo emendamento.

02.50 – Musumeci chiede di andare avanti. “Da domani dobbiamo far ripartire tutte le attività che si potrà far ripartire. Tutte le altre categorie dovranno dolorosamente aspettare. Ma entro 60 giorni si dovrà trovare una soluzione. Questo governo si sta prodigando per evitare il massacro. Lo abbiamo subito come lo ha subito il Parlamento”. Nel frattempo il presidente della Commissione Bilancio e l’assessore Armao si confrontano per modificare alcuni capitoli di bilancio.

02.32 – Riprende la seduta. Cracolici (Pd): “Chiediamo al governo di togliere i 30 milioni dal Collegato per darli alle categorie sociali. Altrimenti faremo la battaglia dentro e fuori questo palazzo”.

02.23 – In Aula stanno distribuendo gli emendamenti agli articoli 10 e 11 con le tabelle.

01.15 – La seduta è sospesa in attesa del maxiemendamento con le tabelle.

01.09 – Approvato l’articolo 52. 

01.05 – Si prosegue con la discussione e la votazione dell’articolo 52.

00.50 – Il Pd richiede il voto segreto per gli emendamenti. Il comma 1 (compensi per il cda) è soppresso. Il comma 2 (aumento dei componenti dei cda) rimane. Il comma 3 è soppresso.

00.35 – Si passa all’articolo 52 sulle attività produttive. La nascita dell’Irca per incorporazione di Ircac e Crias è ampiamente illustrato dall’assessore Turano, è contestato invece da Foti (M5s) – “questo Irca è già una porcheria prima ancora di nascere” – e da Cracolici (Pd) – “alla prima curva aumentate i costi degli enti regionali non economici” – e Arancio (Pd).

00.23 – Approvato anche l’articolo 44 “Installazione punti di ricarica elettrica”, nella riscrittura condivisa tra parlamento e giunta. Sunseri (M5s): “Quando il governo si siede a parlare con il parlamento, vengono fuori delle norme utili per la Sicilia”. Barbagallo (Pd) annuncia il voto favorevole del Partito democratico.

00.22 – L’articolo 42 è stralciato.

00.13 – Si passa all’articolo 42sugli impianti fotovoltaici o solari di grandi dimensioni. Sia dall’opposizione sia dalla maggioranza arriva la richiesta di non votare questo articolo e di ritirarlo per poterlo affrontare in un momento successivo. L’assessore Pierobon interviene spiegando di essere d’accordo con la necessità di una riformulazione più organica”.

00.11 – Ritirato l’articolo 41 dall’assessore Grasso. 

00.11 – Approvato l’articolo 40.

00.11 – Si passa all’articolo 40, sul pensionamento dei dipendenti regionali. La Regione ha due anni a disposizione prima di mandare in pensione i dipendenti che hanno maturato i requisiti purché – e questo è l’intervento delle opposizioni – il dipendente sia d’accordo.

00.09 – Approvato l’articolo 34, sui precari degli enti in dissesto che non potendo essere stabilizzati passano in Resais.

00.01 – Di Paola (M5s): “Ormai tutti i precari entrano in questa Resais. Allora perché ci sono precari che non possono essere ammessi alla Resais?”. Si vota l’articolo su Resais con voto segreto.

00.00 – Si passa all’articolo 34 “Disposizioni in materia di personale precario”, che riguarda l’ente Resais.

23.57 – Approvato l’articolo 32. Il contenuto prevede che “le nuove concessioni demaniali della costa possono avvenire solo con procedure di evidenza pubblica” (emendamento di formulazione della Commissione). La norma vale anche nei comuni che ancora non hanno approvato il Pudm.

23.54 – La norma è illustrata da Trizzino (M5s), che l’ha modificata in Commissione, e Cordaro approva.

23.53 – Si passa all’articolo 32 “Disposizioni in materia di demanio marittimo”.

23.50 – Approvato l’articolo 30. Salve le stabilizzazioni dei precari dopo i dubbi della Corte dei Conti.

23.44 – Si passa all’esame dell’articolo 30 sulla stabilizzazione dei precari. Interviene l’assessore Grasso: “Questo articolo è necessario con la sua riscrittura nell’emendamento per superare l’impasse delle stabilizzazioni dei precari nei comuni dopo i pareri della Corte dei Conti. Abbiamo sostanzialmente specificato la norma della scorsa finanziaria spiegando che le stabilizzazioni ‘prescindono dalle procedure rivolte all’esterno'”. Lo Giudice (Misto) interviene per apprezzare la norma, mentre Cracolici (Pd) pone il problema degli effetti sugli altri comuni e sui contratti in essere. Si votano i due emendamenti.

23.43 – L’articolo 24 non è approvato (la votazione finisce 29 a 29).

23.37 – Pasqua (M5s): “Non si capisce qual è l’obiettivo di questa norma”. De Luca (M5s): “Vorrei ascoltare in merito il parere dell’assessore Razza”. Interviene Razza: “La norma è nata in sede di commissione e si riferisce a una compensazione di mobilità, che prevede il pagamento di prestazioni sanitarie per cittadini residenti in altre regioni che si fanno curare in Sicilia”. Si passa al voto nominale.

23.36 – Si passa all’articolo 24 “Prestazioni specialistiche a favore di cittadini residenti in altre regioni”.

23.35 – Ritirato anche l’articolo 23 dall’assessore Falcone.

23.32 – Si passa all’articolo 23 “Trattamento economico dipendenti Istituti autonomi case popolari”.

23.25 – Milazzo (Fi): “Chiedo di approvare gli ultimi due articoli e di andare al voto finale, sia su Bilancio, che è il vero strumento di governo, e sulla Finanziaria, che tanto è davvero leggera. Poi passiamo al Collegato”. Sammartino del Pd interviene per dire che è contrario alla proposta di Milazzo. Anche Cappello (M5s) dice di essere contrario perché “la Finanziaria non può essere solo appannaggio della maggioranza, perché tutte le forze politiche hanno contribuito a questa legge in Commissione Bilancio”. Il presidente Miccichè spiega che “senza un emendamento soppressivo di tutti gli altri articoli di questa Finanziaria non posso fare altro che procedere con l’esame di tutti gli articoli della legge. Però se andiamo avanti io vorrei fare una Conferenza dei capigruppo perché vorrei contingentare i tempi”. L’Aula insorge, proteste soprattutto dalle opposizioni.

23.25 – L’articolo 22 è ritirato dal governo regionale.

23.17 – Interviene l’assessore Falcone che parla di una norma che rappresenta una svolta per “un ente carrozzone, che si è sempre contraddistinto per lo sperpero il malcostume”. “Con questa norma – ha spiegato Falcone – regolarizziamo il contratto di lavoro che si applica ai dipendenti del Cas che non saranno più dipendenti regionali ma avranno applicato il Contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle Società concessionarie di autostrade e trafori. Ce l’hanno chiesto tutti i sindacati. Il lavoro è dignità e va riconosciuto”. Falcone però, di fronte alle perplessità del Parlamento regionale, chiede di stralciare la norma, “proprio per la sua importanza”, e di rimandarla al Collegato.

23.10 – Si riparte dall’articolo 22 “Disposizioni per il personale del Consorzio per le autostrade siciliane”. È stato riscritto dalla Commissione con un emendamento.

23.01 – Miccichè fa passare all’esame dell’articolo 22 nonostante non abbia fatto votare un emendamento soppressivo del 21. A questo punto Savarino (Db) chiede la sospensione. La seduta è sospesa.

22.59 – Approvato l’articolo 21.

22.57 – Si passa all’articolo 21 sul “servizio informativo agro-meteorologico”. Di Paola (M5s) contesta il contenuto dell’articolo che fa riferimento solo a due scuole di Palermo e Catania.

22.52 – Armao sceglie di rispondere alle richieste delle opposizioni: “Le vicende della Finanziaria regionale si sono intersecate con le vicende della Finanziaria nazionale. Grazie alla pubblicazione della Legge di stabilità nazionale abbiamo potuto ripianare il miliardo e 600 milioni del disavanzo complessivo spalmandolo in 30 anni, così come abbiamo fatto con il bilancio che questa aula ha approvato nel suo articolato. L’articolo 7 della Finanziaria che l’Aula ha bocciato non ci obbliga a riscrivere la manovra: mi sono confrontato con gli uffici e col ragioniere generale e l’articolazione nel trentennio è assolutamente consolidata”.

22.44 – Interviene Cracolici (Pd): “Una presuntuosa gestione di questo governo sta portando la regione a sbandare. C’erano le condizioni per gestire le difficoltà finanziarie, ma tutto questo è stato bloccato dalla gestione presuntuosa di cui parlavo. Non possono succedere fatti come quelli di ieri senza che ci sia poi una sorta di chiarimento. Se il gioco della democrazia viene vissuto come lesa maestà siamo di fronte a una patologia grave. Io voglio sapere se la manovra va riscritta e se le coperture che stiamo predisponendo sono fittizie o no”. Anche il capogruppo del M5s Francesco Cappello interviene per chiedere una condivisione del percorso che si è svolto durante tutto il giorno per arrivare alla seduta di questa sera. “Mi aspettavo che dopo averci fatto attendere tutto il giorno, fosse convocata la Conferenza dei capigruppo”.

22.41 – Approvato l’articolo 9. Ok, quindi, alla norma su Riscossione Sicilia.

22.32 – Interviene Schillaci (M5s) che chiede di stralciare il comma dell’articolo 9 relativo a Riscossione Sicilia “perché non è risolutivo della situazione di uno dei più grandi enti regionali”. Segue l’intervento di Cancelleri (M5s) che contesta alcuni commi dell’articolo 9 che prevedono alcune operazioni immobiliari. Barbagallo (Pd): “Annuncio il voto favorevole del Pd sull’articolo 9, per il comma 3. Si premieranno ancora i Comuni virtuosi, che hanno raggiunto il 65 per cento di raccolta differenziata, quelli bandiera blu o che fanno parte del circuito dei borghi più belli d’Italia, oltre ai centri che accolgono migranti. Una norma di buon senso che abbiamo sostenuto”.

22.31 – L’assessore Grasso illustra l’emendamento sul contributo una tantum per il libero consorzio di Siracusa. Si votano gli emendamenti.

22.24 – Il primo a intervenire è Dipasquale (Pd): “Mi aspetterei, dopo quello che è successo ieri, un intervento del presidente della Regione. Non si può scaricare la colpa di quello che è successo ieri solo alle opposizioni, che per altro sono state molto soft nei giorni precedenti. Avete fatto tutto voi. Con il suo atteggiamento, presidente Musumeci, ha istigato le opposizioni. Lo capisco che lei è superiore e non ascolta nemmeno gli interventi dei parlamentari in Aula, che è superiore alle geometrie politiche, ma sta portando la Sicilia alla morte. E la smetta con la barzelletta del voto segreto”.

22.22 – Si riparte dall’articolo 9.

22.19 – La seduta riprende. Presiede Miccichè.

20.10 – Miccichè apre la seduta e poi annuncia un nuovo rinvio. “La Finanziaria o si fa entro stanotte o non si fa”, ha detto, prima di dare appuntamento alle 21.30.

18.15 – Comincia la seduta. Presiede il vicepresidente Roberto Di Mauro: “La seduta è rinviata alle 19.30”.


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