Finanziaria, sì alle prime norme | Tagli e conti, spiragli da Roma - Live Sicilia

Finanziaria, sì alle prime norme | Tagli e conti, spiragli da Roma

Otto gli articoli approvati, il Parlamento si inceppa su Riscossione Sicilia e "modello Portogallo". Cracolici e Fava: "Musumeci mente".

Dopo dieci giorni dall’ultima seduta, entra nel vivo la discussione della Finanziaria regionale. Una manovra di tagli, anche sanguinosi, che colpiscono indistintamente molti settori della società (leggi qui). “Soffriamo anche noi per i tagli”, ha detto in Aula l’assessore all’Economia Gaetano Armao. In apertura dei lavori, le opposizioni hanno alzato i toni contro il presidente della Regione Nello Musumeci, assente oggi, a proposito della grave situazione dei conti e della “pesante eredità” che arriverebbe dalla passata legislatura. Antonello Cracolici e Claudio Fava i più critici: “Musumeci mente”. 

Il leader dei Centopassi ha aggiunto: “Un fatto di onestà politica avrebbe preteso il riconoscimento del fatto che la responsabilità va spalmata su vent’anni di governi precedenti, dove c’erano anche onorevoli colleghi che sono protagonisti anche di questa legislatura”.

A proposito di disavanzo e indebitamento della Regione, l’assessore all’Economia Gaetano Armao ha annunciato in Aula che il governo nazionale ha accolto un ordine del giorno con cui si impegna ad “adottare ogni iniziativa per garantire la piena trasparenza dei bilanci regionali consentendo il ripianamento in 30 anni dell’eventuale disavanzo”. 

Otto gli articoli approvati dall’Ars, le più rilevanti quelle sul personale Asu dei Beni culturali, della certificazione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, delle agevolazioni per il bollo auto. Impasse per le norme su Riscossione Sicilia e gli 84 milioni di euro all’Irfis. Traballa anche la norma sul “modello Portogallo”, che per questo è stata accantonata.

Il dibattito si è inceppato sulla norma che riguarda il futuro di Riscossione Sicilia che, mentre estende a tutto il 2019 il termine per trovare un accordo con l’Agenzia delle Entrate per il trasferimento del servizio, prevede anche la possibilità di creare un nuovo ente regionale. “Se entro tale data – è scritto nell’articolo – la convenzione non dovesse essere stipulata, il Governo della Regione è autorizzato ad avviare le procedure per la costituzione di un nuovo soggetto giuridico nelle forme più appropriate che possa essere intestatario della convenzione ministeriale per la riscossione dei tributi ed imposte nella Regione Sicilia”. Marianna Caronia, del gruppo Misto, ha spiegato di aver presentato la norma per garantire la continuità lavorativa ai dipendenti dell’ente.

La norma comunque è stata accantonata, così come si dovrà riparlare anche della norma che sblocca gli 84 milioni destinati all’Irfis nella scorsa Finanziaria. I fondi potranno essere gestiti anche da Confidi e Irca, o direttamente dall’Assessorato all’Economia.

Il primo accantonamento della seduta era arrivato già all’articolo 1, sul cosiddetto “modello Portogallo”. Il deputato regionale Nunzio Di Paola (M5s) con un emendamento targato M5s ha provato a cambiare la destinazione delle risorse “girando le agevolazioni fiscali alle famiglie di chi resta”, mentre il capogruppo del Pd, Giuseppe Lupo, ha sottolineato il possibile “incremento della spesa sanitaria, considerando che la norma agevola soprattutto il trasferimento di pensionati in Sicilia, persone anziane quindi che fruiscono maggiormente del servizio sanitario nazionale”. Vedendola traballare, Miccichè ha sospeso la discussione dell’articolo e ha rimandato la discussione a un altro momento. E si ricomincia domani mattina, alle 11. L’obiettivo è quello di approvare in tempi brevi tutta la manovra, soprattutto perché la Sicilia, intanto, è ferma nella gestione provvisoria.

QUESTA LA DIRETTA DALL’AULA

19.30 – Il presidente Miccichè sospende la seduta e rinvia i lavori a domani alle 11.

19.25 – Si torna all’articolo 7. Il governo ha proposto una riscrittura. Dopo l’intervento di Armao, Cracolici (Pd) parla di “finanza creativa”. “Io considero illegittima questa norma – ha detto il dem – perché queste sono cose che si fanno in assestamento”. La norma è stata accantonata di nuovo.

19.24 – Approvato l’articolo 15 “Recupero e valorizzazione patrimonio culturale immobiliare”.

19.13 – Di Paola (M5s) illustra i propri emendamenti e chiede il parere del governo. “Vorrei che il parere venisse da Tusa, ma non è in Aula”. Anche Lupo (Pd) e Cracolici (Pd) illustrano l’emendamento sulla “fruizione pubblica e l’utilizzo degli immobili, anche a scopo ricettivo”. L’assessore Tusa esprime parere favorevole e l’emendamento soppressivo è approvato.

19.10 – Si passa all’articolo 15 “Recupero e valorizzazione patrimonio culturale immobiliare” (l’articolo 14 era stato stralciato).

19.12 – Approvato anche l’articolo 13 “Rendicontazione iniziative culturali per l’anno 2018”.

19.11 – Approvato l’articolo 12 che riguarda il “Personale Asu Assessorato Beni Culturali”. Ecco la norma: “Al fine di garantire la continuità dei servizi prestati presso gli uffici dell’Assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana”, il personale Asu utilizzato “fino alla data di entrata in vigore della presente legge in tali enti, transitano in utilizzazione presso gli stessi”.

19.10 – Accantonati anche gli articoli 10 e 11.

19.08 – Accantonato l’articolo 9, in attesa della riscrittura di alcuni emendamenti.

19.02 – Bocciato l’emendamento di Cracolici, la norma resta nella formulazione della Commissione Bilancio. A Fratelli d’Italia è richiesto di riscrivere un emendamento sulla continuità di Riscossione.

18.57 – Lupo (Pd) chiede all’assessore Armao di informare l’Ars sull’interlocuzione con il Ministero dell’Economia in merito al trasferimento dei servizi di Riscossione: “Sulla base di quello che ci dirà possiamo decidere come votare”. Armao risponde: “Le interlocuzioni sono avanzate. In questo anno abbiamo dovuto costruire un rapporto che non c’era, quella norma sulla liquidazione di Riscossione Sicilia fu approvata senza aver consultato l’Agenzia delle Entrate né il Ministero dell’Economia”.

18.49 – Si discute del comma dell’articolo 9 relativo a Riscossione Sicilia, che sposta al 31 dicembre 2019 la scadenza ultima per un accordo con l’Agenzia delle Entrate e che, alla lettera b), prevede la possibilità di creare un nuovo ente regionale: “Se entro tale data – è scritto nella legge – la convenzione non dovesse essere stipulata, il Governo della Regione è autorizzato ad avviare le procedure per la costituzione di un nuovo soggetto giuridico nelle forme più appropriate che possa essere intestatario della convenzione ministeriale per la riscossione dei tributi ed imposte nella Regione Sicilia”. Cracolici (Pd) ha chiesto la soppressione della lettera b): “Approvare questa norma, è come rinunciare per sempre alla possibilità di far passare il servizio di riscossione allo Stato”. Milazzo (Fi): “Possiamo condividere quello che dice Cracolici, ma in realtà dobbiamo prevedere la possibilità che questo accordo non si raggiunga”. Marianna Caronia (Misto), che ha proposto l’emendamento in commissione Bilancio, parla di norma che crea “una garanzia per i lavoratori dell’ente. Si dà la possibilità al governo di trovare un accordo con lo Stato entro un anno, ma ci organizziamo anche per il futuro qualora questo non dovesse succedere”.

18.33 – Si passa all’articolo 9 “Modifiche di norme”. Interviene Di Paola (M5s): “L’autorità di bacino, istituita da poco, è pronta alla rimozione di rifiuti dalle coste? Altrimenti non le spostiamo queste competenze”. Replica Armao: “L’assessore Cordaro avrà fatto le sue valutazioni, noi insistiamo per l’approvazione della norma”. Bocciati con voto palese alcuni emendamenti del M5s.

18.32 – Approvato l’articolo 8 sull’abrogazione di norme. 

18.31 – L’articolo 7 sulla “Trasparenza bilancio regionale” è accantonato.

18.30 – Approvato l’articolo 6.

18.22 – Si passa all’articolo 6 “Fondo rotativo per la progettualità”.  Di Paola (M5s), che ha firmato due emendamenti sulla norma, chiede spiegazioni sul termine “stazione appaltante”. L’assessore Falcone ne spiega lo spirito: “Si tratta di strutture appaltanti della Regione, sono esclusi gli enti regionali e le partecipate”. Cracolici (Pd) interviene per dire di essere in disaccordo con la norma: “Bisogna allargare il campo dei soggetti che possono accedere al fondo di progettualità”. Falcone risponde: “È l’interpretazione più vasta possibile”. Approvato l’emendamento del M5s.

18.21 – Approvato anche l’articolo 5 “Disposizioni in materia di tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi urbani”, che regola il meccanismo di dichiarazione degli enti locali sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

18.19 – Approvato l’articolo 4 “Esenzioni in materia di tassa automobilistica regionale”. Ecco il cuore della norma: “A decorrere dall’1 gennaio 2019 e sino al 31 dicembre 2021, i veicoli immatricolati nuovi nel territorio della Regione siciliana, con alimentazione ibrida elettrica/termica di tipo plug-in, full hybrid e con alimentazione esclusiva a idrogeno sono esentati dal pagamento della tassa automobilistica per i primi tre anni dall’immatricolazione”.

18.17 – Si passa all’articolo 3 “Agevolazioni al credito in favore delle imprese”. Approvato un emendamento dei 5 Stelle, a Catalfamo (Fdi) viene chiesto di riformulare un emendamento sulle donne lavoratrici. Approvato anche un emendamento di Fava. Sospesa la votazione definitiva in attesa dell’emendamento di Catalfamo.

18.17 – Approvato l’articolo 2. 

18.12 – Si passa all’articolo 2, sull’accertamento delle entrate da Sicilcassa. Inammissibile l’emendamento soppressivo. Armao illustra l’articolo: “La Cassazione ha dichiarato legittima la pretesa creditoria della Regione nei confronti della Sicilcassa, quindi la norma determina la possibilità di considerare in entrata la somma. Nessuna forzatura sul punto”.

18.11 – Armao chiede l’accantonamento dell’articolo. E Miccichè acconsente.

18.03 – Fava (Centopassi) illustra il suo emendamento soppressivo dell’articolo 1: “Mi sembra ridicolo destinare un milione di euro di sgravi fiscali ai forestieri che vogliono trasferirsi in Sicilia. Io colgo una involontaria ironia in questo articolo, visto che al turista offriamo un’Isola in cui tagliamo trasporto pubblico, cultura, istruzione. Mi chiedo in che modo possa essere letto questo articolo da quei ragazzi che devono lasciare la Sicilia perché non hanno né strumenti né opportunità. L’opposizione su questo non è un fatto di ripicca, ma di decoro. In una Finanziaria in cui tagliamo le borse di studio, ma diamo un milione di sgravi ai forestieri che vogliono venire qui, io non lo capisco”. Prende poi la parola Di Paola (M5s) che parla di un emendamento targato M5s che prova a cambiare la destinazione delle risorse “girando le agevolazioni alle famiglie di chi resta”. Lupo (Pd) sottolinea poi “l’incremento della spesa sanitaria, considerando l’eventuale trasferimento di pensionati in Sicilia, persone anziane che fruiscono maggiormente del servizio sanitario nazionale”. Il capogruppo del Pd chiede anche il voto segreto.  

18.02 – In discussione l’articolo 1, quello sul “modello Portogallo” ovvero “Agevolazioni per le persone fisiche che trasferiscono la propria residenza fiscale nella Regione”. 

17.54 – La seduta riprende con la presidenza di Gianfranco Miccichè che comunica che “Musumeci e Cordaro sono assenti per ragioni istituzionali”. Si passa poi alla votazione degli articoli e dei relativi emendamenti.

17.35 – Di Mauro sospende l’Aula per 5 minuti. Conclusa la discussione generale.

17.20 – L’assessore all’Economia Gaetano Armao prende la parola e risponde “ad alcune delle osservazioni che sono state sollevate. In particolare, sulla possibilità di spalmare l’intero disavanzo sui trent’anni, devo dirvi che la residua parte non dà refluenze negative sul bilancio, anche se le interlocuzioni col Ministero dell’Economia sono in avanzato stato di definizione ed è stato presentato un ordine del giorno che è stato accolto da parte del governo nazionale e che, anche se non è direttamente applicabile, è un segnale delle intenzioni positive del governo”. “Il governo – ha proseguito – è impegnato direttamente e con piena attenzione per ottenere il risultato del ripianamento trentennale di tutto il disavanzo e potremo quindi ripristinare le dotazioni. Nessuno disconosce che i tagli incidono su aree delicate della nostra società ed è una sofferenza anche per chi li effettua questi tagli. Ma stiamo approvando questo bilancio la finanziaria nei tempi previsti e questo ha conseguenze positive per chi poi amministra il territorio”. E ha concluso: “Il problema non è chi crea l’indebitamento e il disavanzo, bisogna vedere chi risolve il problema. Noi ci aspettiamo con le opposizioni un rapporto leale nell’interesse dei siciliani”.

17.15 – Nunzio Di Paola (M5s) contesta la norma che incentiva “il modello Portogallo”: “Diamo soldi a chi vuole venire a vivere in Sicilia invece di sostenere chi ci abita e lotta ogni giorno, come coloro i quali vivono nei paesi dell’entroterra”. Subito dopo interviene il vicepresidente grillino dell’Ars Giancarlo Cancelleri che fa eco al collega di gruppo: “Io vorrei andare via dall’Italia per tornare col ‘modello Portogallo’, ma poi scopro che mi aumenti l’Irpef se guadagno un po’ di più. Io che faccio opposizione mi sento confuso con un governo che prende mille direzioni diverse. Questo governo non sta più nemmeno navigando a vista, è orbo”. Cancelleri ha chiesto anche “di liberare risorse per mettere in sicurezza alcune categorie, tra cui i lavoratori stagionali dell’Esa”.

17.08 – Primo intervento di un deputato di maggioranza, Vincenzo Figuccia, dell’Udc, che dopo aver apprezzato le misure proposte in Finanziaria, dice di essere “preoccupato per il Bilancio: a me non importa di chi sono le responsabilità. Io voglio solo che siano garantiti gli stipendi, ai pip, ai forestali, ai lavoratori dell’Esa, che siano protette le fasce più deboli, come i disabili. Non prendiamocela con i più deboli. Caro assessore Armao io voglio degli impegni su questo bilancio: quando si governa si compiono delle scelte e si aspettano dei risultati. Ad oggi questo bilancio non ha il mio voto, a meno che non arrivino le garanzie sui fondi”.

17.03 – Josè Marano del M5s ricorda “il libro dei sogni del governo Musumeci, il Defr” e sottolinea che in questa Finanziaria “non c’è nulla di quei temi, né misure a sostegno delle imprese, né misure per la povertà. Se non siete in grado di gestire questa emergenza, fate un passo indietro”.

16.58 – Il capogruppo del Pd Giuseppe Lupo annuncia “opposizione dura” al documento per via dei tagli scriteriati: “Si tagliano persino le indennità dei talassemici, tagli indiscriminati alla cultura, al mondo dell’istruzione”, dice e introduce la lunga lista dei tagli contenuti nel testo. E conclude: “Per la prima volta, in Finanziaria non c’è un solo euro di investimento per i Comuni”.

16.50 – Anche Stefano Zito (M5s) prosegue sul tema della crisi finanziaria della Regione: “Per questa grave crisi, pagheranno le future generazioni, a cominciare dalla mia. Non stiamo facendo altro che certificare che la Sicilia è una regione fallita. Il tutto è condito dalla produttività scadente dell’Ars”. Il deputato grillino elenca tutti i tagli presenti in Finanziaria poi chiude con ironia sull’Orchestra del Mediterraneo, “fortemente voluta da Micciché che potrebbe ridare un minimo di gioia a questo Parlamento”.

16.45 – Prende la parola Claudio Fava (Centopassi): “È brutto che questo Parlamento debba sempre apprendere dalla stampa le opinioni che il presidente della Regione ha sull’Assemblea regionale, perché ci priva del diritto di intervenire sulle opinioni comode e fantasiose che ha espresso sul passato. Quando Musumeci dice che ha ereditato una pesante eredità dal precedente governo, quello di Crocetta, sa di mentire. Un fatto di onestà politica avrebbe preteso il riconoscimento che l’accumulazione dei residui attivi va spalmata su vent’anni di governi precedenti, tra cui anche onorevoli colleghi che sono protagonisti anche di questa legislatura”. Per Fava sarebbe “auspicabile la rimodulazione dell’intero importo per categorie in sofferenza (consorzi bonifica, esa, spesa sociale) e non per alimentare assalto alla diligenza da parte dei deputati per mantenere una maggioranza”.

16.38 – Segue l’intervento di Giampiero Trizzino (M5s) che contesta lo stralcio della norma 39 sul turismo rurale per “motivi di legittimità costituzionale”: “La norma è stata approvata per ben due volte dalla Commissione Ambiente, con il parere favorevole dell’assessore Cordaro ed è frutto del lavoro della Commissione per ben due anni, già dalla passata legislatura. È talmente valida che è stata adottata già in altre due regioni. Allora voglio sapere dagli uffici della Presidenza perché è stata stralciata. Perché non vorrei che dietro ci sia un ragionamento politico e questo non depone a favore del Parlamento”.

16.30 – In apertura di seduta Cracolici (Pd) interviene rispondendo alle dichiarazioni del presidente della Regione Musumeci che ha parlato di “pesante eredità” a proposito della grave situazione dei conti: “Questa cosa della colpa che è di chi c’era prima sta diventando fastidiosa. Armao si ricordi che quando parla di chi c’era prima, parla anche di se stesso. Questo modo di nascondersi indicando il nemico, non permette di risolvere nemmeno un problema di questa terra. Musumeci con questa legge sta creando un caos, prova a buttare fumo e dice che la colpa è di tutti gli altri”.

16.15 – La seduta è iniziata. Presiede il vicepresidente Roberto Di Mauro (PeU). Si comincia con la discussione generale.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI