La resa del governo: niente stralcio | "Finanziaria pronta entro venerdì" - Live Sicilia

La resa del governo: niente stralcio | “Finanziaria pronta entro venerdì”

La conferenza dei capigruppo approva il ritorno in commissione delle norme stralciate.

PALERMO – Un summit di circa 40 minuti per dare il via libera al cronoprogramma proposto dal governo Musumeci: ddl stralcio che ritorna in commissione per essere accorpato alla Finanziaria, Defr in attesa dell’esame della commissione Bilancio, rendiconto e bilancio consolidato 2016 incardinati in Aula. La riunione dei capigruppo dell’Assemblea regionale siciliana concede ancora un po’ di tempo al governo regionale e dà il via libera alla tabella di marcia proposta in mattinata dall’assessore al Bilancio Gaetano Armao sui documenti contabili. Giochi rinviati, dunque, a lunedì 26 marzo, con la maggioranza che rispedisce in commissione il ddl stralcio, destinato a fare corpo unico con la Finanziaria. Nei prossimi giorni Musumeci dovrà trovare la quadra per portare a casa il risultato, evitando scivoloni come quello di ieri a Sala d’Ercole.

Nel frattempo la Finanziaria dovrebbe vedere la luce “al massimo entro venerdì”, secondo quanto raccontato dall’assessore al Territorio Toto Cordaro, che insieme con Armao ha rappresentato il governo alla riunione dei capigruppo. “La Finanziaria è completa ma non ancora approvata definitivamente – le parole di Cordaro -, al massimo venerdì sarà a disposizione della commissione Bilancio”. Dopo il flop di martedì sera all’Assemblea regionale, quando l’insufficienza dei numeri della maggioranza ha causato la sospensione dei lavori, il governo Musumeci dunque non intende rischiare un nuovo passo falso in Aula: getta avanti il pallone rinunciando all’approvazione delle norme contenute nel ddl stralcio e opta per l’accorpamento nella Finanziaria “il cui esame – spiegava in mattinata Armao – è stato ultimato dalla giunta questa notte”.

Il tentativo è quello di evitare in extremis la proroga dell’esercizio provvisorio, che però sembra ormai inevitabile. L’orientamento del governo, quindi, è stato avallato dalla conferenza dei capigruppo convocata dal presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, che in mattinata aveva risposto con una battuta ai giornalisti che gli chiedevano notizie sui tempi di approvazione della legge di stabilità: “Avete mai visto un governo che non approva la Finanziaria? Se riusciremo a farlo entro il 31 saremo felici”.

“Questa notte il governo ha ultimato l’esame della Finanziaria, in cui pensiamo di far confluire il ddl stralcio già approvato dalla commissione”, le parole espresse da Armao nella mattinata di Palazzo dei Normanni. L’obiettivo è quello di “concentrare i lavori e avviare il prima possibile l’iter”, nel tentativo di approvare bilancio e manovra entro il termine del 31 marzo. “Ieri la commissione Bilancio ha approvato il rendiconto 2016 e bilancio consolidato 2016, quindi ci sono due documenti finanziari importanti che sono pronti per l’esame dell’aula e la cui approvazione è urgente – ancora Armao -. Domani la commissione inizierà l’esame del Defr. Sarebbe bene al fine di incardinare il prima possibile la Finanziaria, approvare i due documenti approvati dalla Commissione, poi il Defr e infine la finanziaria che trasmetteremo il prima possibile”.

Tabella di marcia che sembra essere stata accettata dal Parlamento, anche se arrivano già i primi attacchi: “L’intervento dell’Assessore Armao di poco fa in Aula – il commento del deputato regionale di Sicilia Vera Cateno De Luca – è il segno di una vera e propria capitolazione: preso atto della mancanza di una maggioranza né politica né d’Aula per andare avanti con il disegno di legge stralcio del bilancio, si cerca di serrare le fila portando la discussione in fretta e furia verso la finanziaria e i documenti collegati. In questo momento – prosegue De Luca – abbiamo bloccato, con una serie di emendamenti mirati e qualificati, un vero e proprio assalto alla diligenza con ulteriori ed incontrollati costi per la Regione, ma quanto avviene in queste ore in Assemblea e più tardi in Aula credo segnerà il percorso politico di Musumeci e del suo Governo e forse dell’intera legislatura”. De Luca lancia poi una provocazione al governatore: “Il presidente Musumeci – dice – può fare una scelta di rottura col passato, una scelta di trasparenza e legalità oppure può scegliere di proseguire sulla strada di Crocetta. Mi aspetto di verificare – conclude – sulla base dei fatti concreti e del comportamento del suo Governo in Aula, quale sarà la scelta di Musumeci: o contro i siciliani e non avrà il mio voto o con i siciliani e avrà il mio sostegno”.

Attacca anche il capogruppo di Sicilia Futura Nicola D’Agostino: “Non serve l’opposizione alla maggioranza di Musumeci quando questa è in grado di far partire la legislatura nel peggiore dei modi, tra liti e disfide che danno la misura di quanto interesse alcuni protagonisti del centrodestra abbiano nei confronti della Sicilia e dei cittadini – afferma in una nota -. Abbiamo detto da subito che avremmo fatto un’opposizione responsabile e senza preconcetti, ma i ritardi sugli strumenti finanziari ed i continui rinvii da soli bastano descrivere un quadro disarmante. Musumeci assuma un’iniziativa seria per uscire da questo pantano”.

 

Il boccino sulle richieste del governo passa ora alla conferenza dei capigruppo. Dalle decisioni che verranno adottate in Sala Lettura dipenderà l’iter della Finanziaria. E della mattinata a Sala d’Ercole restano le parole sfuggenti di Miccichè, che davanti a una precisa domanda dei cronisti risponde: “Avete mai visto un governo che non approva la Finanziaria? Se riusciremo a farlo entro il 31 saremo felici”.

 

 

 


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