Sicilia, Ars approva proroga dello straccia-bollo auto - Live Sicilia

Finanziaria, via libera dell’Ars alla proroga dello ‘straccia-bollo auto’

Ecco tutte le altre norme approvate

PALERMO – I siciliani avranno tempo fino al 30 giugno 2024 per accedere alla norma ‘straccia-bollo’ per mettersi in regola con il pagamento della tassa automobilistica. Lo prevede un articolo della Finanziaria modificato su suggerimento della deputata del Movimento cinque stelle Roberta Schillaci approvato dall’Assemblea regionale che sta esaminando la manovra. Prorogate, quindi, le esenzioni dalle sanzioni e dagli interessi per i pagamenti del bollo auto la cui scadenza era prevista tra il’1 gennaio 2016 e il 31 dicembre 2022. L’articolo, inoltre, prevede il 2024 una riduzione del 10% per i contribuenti in regola con i versamenti della tassa automobilistica regionale e un ulteriore taglio di un altro 10% per i pagamenti effettuati attraverso la domiciliazione bancaria.

I numeri dello ‘straccia-bollo auto’

“Rafforziamo la strategia di recupero dell’evasione del bollo auto – ha affermato l’assessore all’Economia, Marco Falcone – attraverso le politiche agevolative che hanno generato notevoli introiti per la Regione. Grazie allo stralcio di sanzioni e interessi dello ‘straccia-bollo’, i cittadini tornano a dialogare con la fiscalità”. Falcone ha poi snocciolato i numeri della misura: “La proiezione attuale vede gli incassi toccare i 425 milioni di euro, sfiorando una crescita del 30 per cento rispetto al 2022. Un tesoretto che il governo Schifani sta reinvestendo in servizi per i cittadini e azioni sul territorio”. Per Schillaci “la norma consente ai cittadini di mettersi in regola coi pagamenti in un momento veramente difficile per le famiglie, alle prese con caro carrello, caro bollette e con stipendi fermi da anni” e al contempo, come tutte le tasse, consente l’erogazione di servizi alla collettività. La norma, inoltre,  apre la strada ad ulteriori benefici a chi si mette in regola e provvede alla domiciliazione bancaria”.

Gli altri articoli della Finanziaria approvati

Sette, complessivamente, gli articoli approvati da Sala d’Ercole nella seduta mattutina. Tabella di marcia rispettata, con il governatore Schifani che elogia il 2senso di responsabilità” delle opposizioni. Prosegue il clima di condivisione già emerso ieri dopo l’intesa tra governo e opposizioni sulla tabella di marcia per l’approvazione della manovra. Approvata la norma per il sostegno agli ex Pip di ‘Emergenza Palermo’, così come i finanziamenti per le spese di gestione dei servizi di dissalazione nelle isole minori di Pantelleria, Ustica, Lampedusa, Linosa e Lipari: assegnati 15,7 milioni, per dieci anni, a decorrere dal 2025. Ad Agrigento vanno cinque milioni di euro per finanziare le iniziative collaterali ad ‘Agrigento Capitale della Cultura 2025’.

Risorse per i borghi marinari e viabilità rurale

Passa anche l’articolo 20, che prevede l’erogazione di contributi in favore di Comuni, altri enti pubblici e soggetti privati “per il recupero, la fruizione e la valorizzazione dei borghi marinari”: destinati un milione e mezzo di euro per il 2024. Semaforo verde anche alla norma che dà copertura agli interventi di manutenzione sulla viabilità rurale per l’accesso ai terreni agricoli e forestali e agli interventi di irreggimentazione delle acque. Per questi interventi il dipartimento regionale dell’Agricoltura potrà trasferire all’Esa cinque milioni di euro per l’esercizio finanziario 2024.

Fondi per il museo Falcone-Borsellino

Con l’ok all’articolo 24, infine, l’aula ha finanziato il progetto per la realizzazione del ‘Museo del Presente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino’, dedicato alla memoria di tutte le vittime della mafia, da realizzare a Palazzo Jung di Palermo. L’immobile è stato assegnato dalla Città metropolitana di Palermo alla Fondazione Falcone. Il contributo che il dipartimento regionale dei Beni culturali potrà assegnare è di 230mila euro per le spese di funzionamento, più un ulteriore finanziamento di 50mila euro per gli allestimenti e per le infrastrutture. Per il 2025 e il 2026, invece, le risorse saranno pari a 280mila euro.


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