Fincantieri, morto per l'amianto | Maxi risarcimento per i familiari - Live Sicilia

Fincantieri, morto per l’amianto | Maxi risarcimento per i familiari

Commenti

    Mio padre aveva 5 fratelli, di cui 4 (compreso lui) che lavoravano alla Fincantieri (allora Cantieri Navali Riuniti). Ebbene, solo l’unico che non ci lavorava è ancora vivo e vegeto. Non voglio dire che chi lavora in Fincantieri ha perforza il destino segnato, ma la nostra esperienza in famiglia mi porta a riflettere. Ho un solo fratello, e spero di godermelo fino al più tardi possibile, visto che anche lui lavora da oltre 20 anni li!!

    Mio padre ex operaio fincantieri per tanti anni ha respirato quella maledetta polvere, e’ deceduto nel 2015 a 88 anni, per carcinoma polmonare forse uno dei pochi che nonostante cio’ e’ riuscito a vivere tra acciacchi e malanni fino ad una eta’ accettabile, in molti sono deceduti a 60 anni .Purtroppo chi ha respirato l’amianto non ha scampo l’insorgenza del tumore puo’ avvenire dopo oltre trentanni cosi come e’ avvenuto a mio padre che nel giro di un mese e’ deceduto con tanta sofferenza, Adesso noi familiari vogliamo soltanto giustizia perche’ non e’ giusto morire per la negligenza di chi invece ti doveva avvisare a cosa andavi incontro e proteggere adottando ogni possibile precauzione (tute speciali e mascherine) .Sono venuto a conoscenza che a quei tempi gli operai spazzavano le polveri di amianto con la scopa, come se nulla fosse non vi erano aspiratori non c ‘era alcuna precauzione in merito, risultato ad oggi credo centinaia di morti , tra operai e mogli che poverine lavando le tute dei mariti sono venute a contatto con l’amianto. Adesso nel nostro caso dopo 5 anni dalla morte di mio padre dopo vari ricorsi, il Tribunale di Palermo Sez Lavoro, ha condannato INAIL al pagamento dell’indennizzo a mia madre, riconoscendo che la morte e’ avvenuta per malattia professionale , il primo e’ importante passo e’ avvenuto , adesso attendiamo l’esito della nostra denuncia alla Fincantieri, per OMICIDIO COLPOSO, abbia il suo seguito , sperando che non vada tutto in prescrizione e che i responsabili di quegli anni vengano perseguiti penalmente e civilmente .

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Evidentemente per le Brigate Rosse la Democrazia Cristiana, che godeva della partecipazione elettorale più votata, aveva nell'On. Aldo Moro una primaria importanza: ovviamente il " Processo politico" su Aldo Moro è la perdita del partito e delle Br. La prima tendeva a cingersi sulla linea della fermezza, i secondi della loro accresciuta popolarità tra la gente. La morte dello Statista, invece, il cui Memoriale e le Lettere parlano da sè perchè pubblicate, è dimostrazione della Sua coerenza, riconoscenza e fedeltà sul partito e sulla Sua famiglia. Grazie!...-

La solita storia non è più accettabile, il sindaco Lagalla si è dimostrato come i suoi predecessori completamente inadeguato e noi cittadini ne paghiamo le conseguenze in tutti i sensi. Bisogna dire basta e trovare una soluzione definitiva per Mondello. Questa amministrazione fa acqua da tutti i punti di vista....E' una vergogna per noi abitanti, che paghiamo le tasse e per i turisti, che vengono attirati dalle nostre bellezze naturali, spendono denaro denaro ma poi scappano indignati. E' tutto un grande schifo!!

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