Forello: "Cinquestelle in crisi | Basta fare come gli struzzi" - Live Sicilia

Forello: “Cinquestelle in crisi | Basta fare come gli struzzi”

Da Palermo critiche dell'ex capogruppo all'indirizzo dei vertici: "Serve un confronto schietto"

Dopo il ko in Sardegna
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PALERMO – Una nuova uscita contro la linea ufficiale del movimento, un nuovo campanello d’allarme suonato a fronte di chi, “nasconde la testa sotto la sabbia come gli struzzi”. Ugo Forello torna a farsi sentire e lo fa all’indomani della sconfitta elettorale del Movimento cinque stelle in Sardegna. La “diagnosi” dell’ex candidato sindaco dei pentastellati è impietosa: “Sindrome severa dello struzzo che, di fronte ad un pericolo imminente o una difficoltà, nasconde la testa sotto la sabbia”. Si tratta dell’ennesimo squillo di tromba di colui che sfidò Leoluca Orlando sotto la bandiera dei Cinquestelle: l’ultimo era arrivato in occasione del no all’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini, alleato mai digerito da Forello che è sempre stato contrario all’intesa con il Carroccio. In occasione del voto su Rousseau l’attacco era arrivato dritto al ‘capo politico’, quel Luigi Di Maio che ha causato la “mutazione genetica inaccettabile del movimento”.

Davanti ai dati della Sardegna, con il candidato M5s Francesco Desogus staccato dal vincitore Christian Solinas e dal secondo piazzato Massimo Zedda, Forello non ha dubbi e pubblica un post di fuoco: “C’è un fermo rifiuto di tutto ciò che è legato al senso di responsabilità personale, collettiva, sociale e politica, non si vuole guardare in faccia la realtà e riconoscere gli errori commessi per ripararne gli effetti”. E ancora: “Al contrario, invece, si tende a costruirsi una ‘verità’ di comodo. Il risultato è un continuo rimpallo di responsabilità, di azioni, di decisioni”. E sono ancora i dati provenienti dalla Sardegna a fare male: “Sembra una scena del teatro dell’assurdo, il M5s ridotto a meno del 10%, superato da un partito-armata Brancaleone – dal nome ‘Pd’ e, addirittura, dalla Lega (Nord)”.

E così il consigliere comunale pentastellato torna a chiedere “un confronto libero e schietto tra i portavoce del movimento e tra questi e la base”. “Tanti di quelli che sono o sono stati i nostri elettori ce lo chiedono”, aggiunge prima di lanciare una stoccata ai piano alti del movimento: “A volte chi si nasconde, chi sfugge dalle proprie responsabilità è proprio chi, invece, dovrebbe dirigere l’azione. E il risultato rischia di essere disastroso”. La richiesta di un confronto interno prende le mosse da quelli che, a suo dire, sarebbero dei passi falsi dei grillini da quando è iniziata l’avventura del governo in tandem con la Lega: “Siamo sicuri – si chiede – che l’immunità garantita a Salvini, il caso Diciotti, i porti chiusi, la condotta del governo sul tema dei diritti fondamentali della persona, il clima di odio e intolleranza ormai diffuso nel Paese e, più in generale, il patto giallo-verde non siano stati indigesti al nostro elettorato?”. Forello è certo: nel movimento “c’è una crisi identitaria che va affrontata” e “non si può continuare a fare finta di nulla… come gli struzzi…”.


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