Bandi, gare e assunzioni | La Formazione sotto inchiesta - Live Sicilia

Bandi, gare e assunzioni | La Formazione sotto inchiesta

Le indagini sfociate nella sospensione cautelare di Anna Rosa Corsello seguono un doppio binario: quello sui reati penali, come l'induzione alla corruzione contestata al dirigente regionale, e quello sugli sprechi su cui lavora la Procura regionale della Corte dei conti. Nel mirino la torta milionaria delle assistenze tecniche.

FINANZIERI AL LAVORO
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PALERMO – Bandi, gare, assunzioni e consulenze. L’intero settore della Formazione professionale, nel caos da mesi, è finito sotto inchiesta. La vicenda sfociata nella sospensione cautelare dell’ex capo dipartimento, Anna Rosa Corsello, è la spia di un lavoro molto più complesso che vede impegnati sia i pubblici ministeri ordinari che quelli contabili. Le indagini seguono un doppio binario: quello sui reati penali, come l’induzione alla corruzione contestata al dirigente regionale, e quello sugli sprechi su cui lavora la Procura regionale della Corte dei conti.

L’assistenza tecnica per la Formazione professionale è da sempre una macchina che si muove spendendo valanghe di milioni di euro finanziati dall’Unione europea. Probabilmente qualcuno ha sfruttato uno dei settori più complessi dell’amministrazione regionale come terreno per soddisfare interessi privati.

Sono le intercettazioni dell’inchiesta, quelle che finora conosciamo, a fare intuire che i magistrati puntano in alto. Le assunzione “sponsorizzate” dalla Corsello andavano “scalettate” oppure, ancora meglio, dirottate su “progetti relativi ad altre amministrazioni pubbliche”. Lo diceva Anna Caterina Gammaldi del Formez per cercare di stoppare le richieste dell’allora capo dipartimento della Formazione professionale, oggi all’assessorato al Lavoro, sospesa la settimana scorsa per sei mesi dal giudice per le indagini preliminari.

La Corsello, da qui l’accusa di istigazione alla corruzione, aveva chiesto alla Gammaldi di piazzare sei dirigenti esterni della Regione a cui era scaduto il contratto. Una “contropartita”, sostengono i pubblici ministeri, per agevolare la concessione di un addendum da due milioni di euro su un appalto già vinto al colosso nazionale che si occupa di formare il personale nella pubblica amministrazione e che dipende dalla presidenza del Consiglio dei ministri.

A raccontare l’episodio è un super testimone, il funzionario regionale Domenico Giubilaro. Le parole intercettate confermano, e non è la solita frase di rito, che il lavoro dei finanzieri della Polizia tributaria è solo all’inizio. La vicenda delle assunzioni è emersa da un contesto molto più ampio che riguarda gli appalti milionari per le assistenze tecniche, balzate agli onori della cronaca l’anno scorso per il flop del “click day”, il sistema informatico per candidarsi ad un tirocinio con il Piano giovani. Si tratta di decine di milioni di euro, stanziati all’interno dei fondi comunitari, per attività di assistenza e di supporto tecnico che devono accompagnare la programmazione, la spesa e la certificazione delle risorse stanziate dall’Europa. Insomma, soldi su soldi stanziati affinché il settore della Formazione funzione bene.

Una cifra enorme che ha riguardato il piano del Fondo sociale europeo 2007-2013 e che riguarderà la nuova programmazione per il 2014-2020, il cui bando è già stato pubblicato. Sono proprio i bandi che suscitano l’interesse dei finanzieri coordinati dal procuratore Francesco Lo Voi e dall’aggiunto Bernardo Petralia. Chi ha lavorato ai bandi, quali sono stati i criteri, i paletti e i requisti richiesti, ci sono state altre persone segnalate per lavorare alle dipendenze degli enti che hanno vinto le gare? Di certo, quando in assessorato hanno saputo delle “visite” del funzionario Domenico Giubilaro in Procura c’è chi si è agitato parecchio e ha cercato di capire di cosa avessero parlato. Stessa cosa è avvenuto in uffici esterni alla Regione.

E il tentativo di sapere cosa bollisse nel pentolone giudiziario non ha riguardato solo l’attività dei pubblici ministeri ordinari, ma pure di quelli contabili visto che anche la Procura regionale della Corte dei conti si è interessata alle assistenze tecniche. O meglio, tutto è partito dagli uffici di via Filippo Cordova. Il vice procuratore regionale Gianluca Albo è stato il primo a mettere il naso nel marasma delle assistenze tecniche. Ha convocato alcune persone, tra cui Giubilaro, convinto che nel caos Formazione ci fossero profili seri di danno erariale e ad un certo punto ha capito che c’era materiale che poteva interessare i colleghi del Palazzo di giustizia.

Circostanza che emerge con chiarezza dalla misura cautelare costata la sospensione semestrale alla Corsello. Il punto è che, a differenza del passato, gli inquirenti sembrano possedere le chiavi per comprendere i complessivi passaggi burocratici in cui si sarebbero annidate le irregolarità.


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