26 Febbraio 2010, 18:02
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L’avvio dei corsi di formazione slitta a settembre. La conferma arriva anche in seguito all’incontro di oggi tra il presidente Lombardo, i sindacati e l’assessore regionale Centorrino. Quest’ultimo ha anche annunciato che mercoledì sarà presente in V commissione “per un opportuno confronto sulla riorganizzazione della formazione siciliana. Sottolineo – ha aggiunto l’assessore – che le proposte formulate terranno certamente conto delle condizioni dei lavoratori”.
E i lavoratori, attraverso le parole dei sindacati “aprono” alle proposte del governo regionale. “E’ una proposta che approfondiremo – dicono Pippo Di Natale, della segreteria regionale del sindacato e Giovanni Lo Cicero, della Flc, che hanno partecipato oggi all’incontro con presidente della regione e l’assessore competente- dopodiché esprimeremo un giudizio compiuto. Va da sé – aggiungono- che se ci fosse rinvio il tempo dovrebbe essere utilizzato per un’analisi approfondita della situazione e per l’avvio della riforma”. I due esponenti della Cgil sottolineano che “gli obiettivi sono la qualificazione dell’offerta formativa, la tutela dei dipendenti l’eliminazione degli sprechi. E’ a tutto ciò -rilevano- che deve essere finalizzato qualunque intervento”.
Aspre critiche, invece, dall’Udc, che non usa gira di parole: “Assistiamo – ha dichiarato attraverso una nota il capogruppo Udc all’Ars Rudy Maira e i deputati centristi Nino Dina e Marco Forzese – all’ennesimo atto contraddittorio del governatore Raffaele Lombardo e dell’assessore Mario Centorrino rispetto a quanto affermavano in precedenza. Sembra proprio – aggiungono – che il governo regionale riesca a trovare solo soluzioni cervellotiche. L’annuncio della sospensione dei corsi di formazione fino al prossimo autunno è una vera e propria lacerazione di quella tela che, con tanto lavoro e pazienza, era stata costruita con il nuovo Piano regionale dell’offerta formativa al fine di salvaguardare il settore e semmai con l’obiettivo di rilanciarlo attraverso una nuova e moderna previsione di corsi legati al mondo del lavoro. Crediamo – concludono – che la proposta del Governo non abbia alcuna validità tecnica, anzi mette in allarme l’intero settore a fronte di una copertura finanziaria ormai assicurata. Inoltre non è da sottovalutare che, con tale proposta, si correrebbe anche il rischio di non spendere le risorse del Fondo sociale europeo”.
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26 Febbraio 2010, 18:02