Fortitudo, non avere rimpianti | Mercoledì ci si gioca la storia - Live Sicilia

Fortitudo, non avere rimpianti | Mercoledì ci si gioca la storia

Dopo la sconfitta in gara 4, la squadra di Ciani costretta al colpaccio esterno sul parquet di Torino. Non c'è spazio per le recriminazioni, ora bisogna provare a compiere l'impresa.

basket - finale playoff serie a2
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AGRIGENTO – Tutto in una sera. La Fortitudo, al netto delle comprensibili delusioni per gara 4, è arrivata a giocarsi la promozione in Serie A nell’ultimo incontro di una serie senza pause. D’altronde, per Agrigento, riuscire a strappare tre vittorie consecutive sarebbe stata l’ennesima impresa fuori dall’ordinario. Esserci andati vicino può e deve essere da stimolo in vista del match del PalaRuffini, non certo un rimpianto per non averla chiusa. È l’intera postseason a dover essere da ispirazione per gli uomini di Ciani, giunti a pochi metri da un traguardo che non poteva mai essere preso in considerazione, nemmeno a playoff in corso.

La finale come la serie preliminare, da chiudere alla bella. Contro Treviso fu gara 3, contro Torino sarà gara 5, ma queste sono le uniche vere situazioni in cui Agrigento si è trovata davanti ad una situazione da win or go home. Da favoriti contro i campioni della Silver, da cenerentola assoluta nel match di mercoledì sera, ma in entrambi i casi con la consapevolezza di non potersi permettere il minimo margine d’errore. La stessa consapevolezza che aveva portato al Fortitudo a chiudere alla quarta le serie contro Verona e Casale, proprio per evitare di dover tentare il tutto per tutto lontano dalle mura amiche.

Ma vincere in trasferta, si è visto, non è stato un problema per Agrigento. Esclusa la serie con Treviso, la Fortitudo ha sempre espugnato in almeno una occasione il campo avversario. L’ha già fatto anche a Torino, in gara 2, sfoderando una delle prestazioni più solide dell’intera postseason. Toccherà ripetersi, sfruttando al massimo una difesa che non ha raggiunto picchi di eccellenza nell’ultimo match al PalaMoncada, soprattutto nel terzo quarto. L’impresa di vincere due volte in fuori casa è già stata compiuta in semifinale contro Casale, ma il passato non conta più. Tutto passa in gara singola. Inerzia e delusioni, per Agrigento, devono diventare due concetti da eliminare dal vocabolario.


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