Fughe, desolazione e sprechi: il triste declino della sanità

Fughe, desolazione e sprechi: il triste declino della sanità

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    Carissimo Pippo, non entro nel merito di valutazioni, per così dire, di carattere politico: ognuno ha le proprie idee e le proprie aspettative. Credo che ogni cittadino maturi tutti i diritti costituzionalmente previsti pur avendo un credo politico diverso da chi governa. Il diritto primario, lo hai ricordato tu, è il diritto alla salute. Certamente, mi associo in gran parte alle tue valutazioni sulle conseguenze di una gestione della sanità che lascia a desiderare, che va avanti da sempre, chiunque sia stato il “timoniere”. Voglio “ragionare” da cittadino, voglio ragionare da contribuente con precisi doveri nei confronti del consorzio civile perché il “contributo” rappresenta l’obbligo etico, l’obbligo morale, l’obbligo normativo perché in ogni società civile che si ritenga tale, questo è il costo necessario per fruire dei servizi. Torniamo, quindi, ai diritti maturati dal cittadino e mi soffermo soltanto un attimo, con poche righe, sul diritto alla salute. Riporto soltanto un esempio che mi è accaduto pochissimi giorni fa, per l’esattezza l’ultimo in ordine cronologico, non il più grave. Ho la fortuna di avere i miei genitori ancora vivi, sebbene in precarissime condizioni di salute; in particolare, mio papà soffre di demenza senile e del morbo di alzheimer e nell’ultima visita domiciliare di pochi giorni fa, gli sono stati prescritti immediati interventi di fisioterapia domiciliare, da effettuare per un anno, da rinnovare dopo ulteriore verifica sanitaria; ebbene, tralasciando per un momento il faticoso, quanto inutile, continuo andirivieni presso l’ASP, finalmente quando è stato possibile avviare formalmente la richiesta, mi è stato riferito che sarò contattato per programmare la terapia di fisioterapia che potrà iniziare non prima dei prossimi 6/8 mesi! Bene, procederò ad effettuare la terapia a pagamento (extra) e non per scelta bensì per “obbigo”: pagherò 2 volte il servizio sanitario, una per garantire il costo elefantiaco di questo inutile servizio sanitario, checchè ne dica il Presidente, l’altro per garantire l’assistenza sanitaria, ribadisco a mie spese, a mio papà; è appena il caso di precisare che, ringraziando Dio, mi posso permettere, sebbene con qualche sforzo economico, di non far morire mio padre di malasanità. Una delle risposte alle “fughe” l’ho appena espressa, ma comprendo benissimo anche lo sgomento dei cittadini.

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Beppe è stato l'espressione vivente della pratica della Medicina di Qualità, basata sul rapporto empatico e la conoscenza dei metodi per fare la migliore scelta sul singolo paziente. Ha rappresentato per anni il punto di riferimento e di confronto di molti di noi medici, che di lui abbiamo amato il garbo, la competenza, la riservatezza, l'ironia, l'amore per la sua famiglia, la disponibilità verso tutti. Ti abbiamo voluto e Ti vorremo sempre bene!

Emerge il vero spessore politico e soprattutto morale di Miccichè. Se pensiamo che costui ha avuto un ruolo primario nelle istituzioni quanto emerge appare molto inquietante. Dovrebbe dimettersi immediatamente da deputato Regionale per avere calpestato la dignità del ruolo istituzionale che svolgeva e svolge e dovrebbe essere processato per il suo comportamento immorale privo di un minimo di rispetto per se stesso e per le istituzioni. Mi chiedo come i Siciliani per 30 anni e soprattutto i Palermitani l'abbiano votato. Purtroppo non è l'unico ad essere così a Palermo e come a Roma.

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