Furia Arnone contro Crocetta: | "Basta fango su Fiandaca" - Live Sicilia

Furia Arnone contro Crocetta: | “Basta fango su Fiandaca”

Giuseppe Arnone

"Chiedi scusa per aver parlato di un 'burattino nelle mani di Crisafulli e non sporcare la campagna elettorale del Pd".

lettera al governatore
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PALERMO – “Caro Saro, smettila: basta buttare fango sul candidato del rinnovamento Giovanni Fiandaca. Chiedi scusa per le sciocchezze su ‘Fiandaca burattino nelle mani di Crisafulli’ pronunziate a Gela. Fiandaca è il candidato della gente per bene, a partire da Pietro Grasso, Peppino Di Lello, Giuseppe Aiala”. Inizia così la lettera dell’avvocato agrigentino ed esponente del Pd, Giuseppe Arnone, al presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta.

“Se vuoi sporcare la campagna elettorale del Pd e di Fiandaca con sporcizie, possiamo, invece, cominciare a parlare dei tuoi rapporti con l’imprenditore Mirabile di Agrigento, ritenuto dalla DDA ‘colluso’ o ‘a disposizione’ della mafia – dice Arnone -, responsabile di aver vinto, al Comune di Agrigento, l’appalto truccato della nettezza urbana di ben 50 miliardi di lire, e di avere evitato la giustizia grazie alla prescrizioneMirabile, si vantava di aver messo il veto sulla mia candidatura, era in prima fila alle iniziative del Megafono e ha candidato con te pure il marito della figlia. Vuoi gli atti giudiziari? O te li fai dare da Lumia? Mirabile ha finanziato la campagna elettorale? Tua? Del Megafono? Del genero?”.

“O la smetti di offendere noi che abbiamo proposto e sosteniamo Fiandaca – ancora Arnone -, o ti querelo, in prima persona, ricorda la figuraccia che stai facendo con la querela di Musumeci”.

“Carissimo Saro Crocetta – prosegue Arnone -, come sai, io sono quello che ha condotto una battaglia politica vincente per far togliere dalle liste del Pd Mirello Crisafulli, assieme a Nino Papania, a Francantonio Genovese, ad Angelo Capodicasa. Ho vinto quella battaglia, lo scorso anno, girando la Sicilia e l’Italia con il poster bus, alla fine pure Bersani mi ha dato ragione. Quindi, se in Sicilia vi è un uomo politico che non può essere accusato di ‘intelligenza’ con Crisafulli, quello sono io. Certo, se Crisafulli e Capodicasa, si impegnano come me per l’elezione di Fiandaca, io sono ben contento. Ma tutti noi sappiamo che Giovanni Fiandaca non è condizionabile da nessuno, è una personalità autorevolissima e di grande rettitudine. Te lo dico io che ho collaborato con Giovanni quando stava al Csm. Non ho conosciuto una persona più limpida di Giovanni – continua Arnone -, anzi, Lumia dovrebbe apprendere da lui quali sono i rapporti da avere con i giudici”.

“Sono un convintissimo sostenitore di Giovanni Fiandaca dalla primissima ora, giornali online regionali, nonché giornali e testate televisive agrigentine, diffondono i miei messaggi elettorali a sostegno di Giovanni Fiandaca. Con fior di motivazioni”.

“Non ti consento di continuare a cercare di buttare la parte finale di questa campagna elettorale in rissa, con accuse gravi, squallide e del tutto gratuite, come quelle che hai lanciato nel comizio di Gela che hai appena concluso – è il pensiero di Arnone -. Comprendo che sei terrorizzato dall’esito di queste elezioni europee rispetto al tuo ‘disegno di potere’ e ai voti che prenderà la tua candidata bergamasca”.

Vedi, caro Crocetta, io sono uno dei pochi uomini politici di cui i pentiti, importanti pentiti di mafia, parlano nel modo esattamente opposto rispetto a ciò che dicono di Dell’Utri: pentiti come Maurizio Di Gati raccontano di riunioni di super killer e capi provinciali di Cosa Nostra, per impedirmi di essere eletto sindaco di Agrigento. Altri pentiti raccontano di riunioni, anche recenti, col boss provinciale Falsone con argomento ‘Arnone che parla assai’. Io non sono un carrierista dell’antimafia, più o meno vera, che vive di politica, io vivo della mia professione di avvocato, che difende abitualmente i deboli, le parti offese, anche le vittime di mafiosi. Sono esattamente l’opposto dei carrieristi dell’antimafia di cui tu ami circondarti, e di cui tu indubbiamente fai parte, pur tenendo quei comportamenti esattamente opposti ai valori della trasparenza e della legalità, come da ultimo limpidamente narrato da Nicolò Marino”.

“Per questo ti chiedo, se ti riesce (ma mi pare difficile) di concentrarti a spiegare quali sono i programmi che intendi portare avanti, in Europa, con la tua candidata Michela Stancheris, e se sono programmi, utili per i siciliani o per i bergamaschi.

“Caro Saro, Giovanni Fiandaca è il candidato della parte migliore di quest’isola, è il candidato che sta restituendo l’orgoglio di essere presenti in campagna elettorale a noi uomini di sinistra, quell’orgoglio che tu (pessimamente collaborato da Lumia) sei riuscito a farci perdere”.

“Giovanni Fiandaca ha avuto, in queste ore, anche il limpido apprezzamento di uomini come Giuseppe Aiala, Pietro Grasso, Peppino Di Vello, ovvero quelle personalità della magistratura che più di tutti hanno collaborato, senza retorica, con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, dal maxi processo del 1985 in poi. Per cui ti prego, caro Saro, non permetterti più sfoghi comiziali indecenti che mirano a sporcare la nostra storia che oggi è quella del nostro candidato per la legalità , per la competenza, per l’orgoglio di essere siciliani, che si chiama Giovanni Fiandaca. E lo dice un ex crocettiano super pentito”.

 


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