CATANIA – I controlli verranno intensificati soprattutto all’altezza del Ponte Barca, in territorio di Paternò: dove l’acqua ha la sua maggiore concentrazione e portata.
Giro di vite da parte del Corpo forestale in merito ai furti d’acqua perpetrati dagli abusivi lungo il corso del fiume Simeto. C’è chi si allaccia abusivamente con le pompe, intercettando così grandi quei flussi d’acqua che rimangono per poi rivenderli illecitamente a chi ne ha non può rischiare di far morire il proprio appezzamento di terra.
È un Simeto che, a causa dell’assenza di pioggia, è sempre più svuotato. Con gravissime conseguenze per gli agricoltori, i campi e la stessa fauna che vi vive.
“Evitare sprechi e prelievi illeciti”
Spiegano dal Corpo Forestale: “La crisi idrica in atto richiede una maggiore attenzione delle risorse disponibili e anche maggiori controlli per evitare sprechi e soprattutto prelievi abusivi e illeciti. Il Consorzio di Bonifica, con in testa il presidente Emilio Cocimano, ha richiesto l’aiuto del Corpo Forestale della Regione Siciliana per il controllo del territorio”.
Dopo un sopralluogo da parte del comandante del nucleo operativo regionale si sono organizzati dei controlli congiunti con i tecnici del Consorzio di Bonifica per verificare che il prelievo d’acqua corrisponda alla distribuzione oraria prevista.
C’è infatti il rischio, vista la scarsità delle risorse disponibili, che con un prelievo costante a monte gli agricoltori più a valle non riescano a irrigare i terreni.
Al momento non sono stati rilevati illeciti di maggiore prelievi ne furti d’acqua con pompe non autorizzate. I controlli proseguiranno anche nelle prossime settimane”.
Prossimi giorni determinanti
Già perchè l’azione sul campo degli uomini in divisa, guidati dal Comandante Gianluca Ferlito, sta già facendo certamente da deterrente. Ma il dna del business della malavita organizzata conosce escamotage e insistenza. Ed i prossimi giorni saranno, in tal senso, assolutamente determinanti.