Tombe rubate e rivendute |Il caso del 2013 su Le Iene - Live Sicilia

Tombe rubate e rivendute |Il caso del 2013 su Le Iene

All'epoca finirono in manette quattro persone, tra cui un geometra del Comune, responsabile tecnico amministrativo area cimiteriale. Tre giorni fa, il servizio del programma di Italia1 ha riacceso i riflettori sull'assurda vicenda.

Il servizio su Mediaset
di
1 min di lettura

Mauro Casciari con Petino

CATANIA – Un’altra magra figura. Nuovamente la città di Catania è finita nel mirino delle Iene di Italia1. Non è la prima volta che i programmi di approfondimento giornalistico di livello nazionale si interessano delle vicende legate alla città etnea. Dopo il servizio sulla pratica forense, stavolta, a essere denunciato dalla trasmissione Mediaset è una vicenda che ha dell’incredibile.

E che risale al 2013 quando, grazie alle indagini dei Carabinieri, quattro persone finirono in manette: tra loro anche il geometra che all’epoca dei fatti era responsabile tecnico amministrativo area cimiteriale presso il comune di Catania. Insieme a lui, furono arrestati tre imprenditori edili, accusati di truffa, soppressione di cadavere e falso materiale – ideologico.

Oggi, dopo quasi due anni, gli effetti di quella truffa ancora si osservano: è proprio il caso del signor Nunzio e della tomba della nonna, Angela Corsaro, sparita insieme ai resti della signora. L’uomo si è rivolto alla Iena Mauro Casciari che ha cercato spiegazioni, intervistando sull’argomento il dirigente dei servizi cimiteriali Mario Petino che, però, non ha idea di dove siano finiti i resti della signora Corsaro – così come quelli di altre venti persone che, stando a quanto dichiara lo stesso dirigente, avrebbero subito la stessa sorte.

 

 

 

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI