Fusione Amt-Sostare, Uil: "Occorre sottoscrivere accordo sindacale"

Fusione Amt-Sostare, Uil: “Occorre sottoscrivere accordo sindacale”

La posizione dei segretari generali di Uil, UilTrasporti e UilTucs.

CATANIA – “Abbiamo il diritto e il dovere di dare voce ai tantissimi cittadini e lavoratori interessati dalla fusione Amt-Sostare. La Uil con UilTrasporti e UilTucs si presenta al confronto con idee e proposte concrete che costruttivamente offriamo come spunto al dibattito. Sul campo verificheremo chi ha voglia di dialogo, non solo di interessati monologhi”. Lo affermano i segretari generali di Uil, UilTrasporti e UilTucs Catania Enza Meli, Salvo Bonaventura e Giovanni Casa che in queste ore hanno riunito i direttivi di categoria per discutere criticità e opportunità legate alla nascita della partecipata “Amts Catania”.

La posizione del sindacato

Gli esponenti sindacali spiegano: “La fusione di Amt e Sostare può essere occasione di miglioramento dei servizi offerti agli utenti e di valorizzazione delle notevolissime risorse umane offerte dalle due aziende, ma occorre stare attenti a cosa c’è dietro l’angolo. A proposito di lavoratrici e lavoratori, intanto, saremo attenti a un inquadramento che garantisca competenze e professionalità. È necessario sottoscrivere, quindi, un accordo sindacale che potremmo definire di confluenza armonizzando le differenze tra i contratti nazionali dei Trasporti e del Terziario finora applicati nelle due aziende. Ci riferiamo, tra l’altro, a orario settimanale di lavoro, classificazione del personale, permessi per riduzione oraria ed ex festività, misure di protezione. Dovrà essere comune impegno applicare il contratto nazionale per garantire ai lavoratori Amt quella riqualificazione parametrale che riteniamo possa essere assicurata ai dipendenti Sostare dal cosiddetto Quarto Settore del Ccnl Autoferrotranvieri. Indispensabile, altresì, verificare nel tavolo di trattativa previsto dalla legge le condizioni per il mantenimento delle rappresentanze sindacali, Rsu e componenti degli organismi di ciascuna organizzazione, e della contrattazione aziendale sviluppata sinora.  Infine, rivendichiamo il riconoscimento delle legittime aspettative dei circa settanta lavoratori Sostare ancora part-time, da troppo tempo in attesa di passaggio a tempo pieno”.


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