Futuro dei comuni in bilico| Asael: "Serve un tavolo istituzionale" - Live Sicilia

Futuro dei comuni in bilico| Asael: “Serve un tavolo istituzionale”

L'associazione degli amministratori locali chiama al confronto governo e Ars.

Cocchiara: "Rischio default"
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PALERMO – Nessuna soluzione in vista, solo peggioramenti. Non sono ottimistiche le previsioni dell’Asael, l’Associazione siciliana degli amministratori degli enti locali guidata da Matteo Cocchiara, sul futuro dei comuni dell’Isola. “Continuiamo a registrare scarsa sensibilità della classe dirigente di questa Regione ad occuparsi dei bisogni degli enti locali, che, è bene sottolinearlo, non chiedono altro se non il bene dei propri amministrati, ai quali purtroppo riescono a dare sempre meno servizi e prospettive positive per il loro futuro”, scrive l’associazione in un documento che fa un bilancio del 2016 e guarda al 2017.

L’Asael chiede la convocazione di stati generali della politica istituzionale siciliana e chiama al confronto governo e assemblea regionale. “Bisogna ridisegnare l’intero sistema delle autonomie locali in Sicilia, che ormai appare sempre più avviato ad una crisi irreversibile”, dice Cocchiara che punta alla riorganizzazione della governance dei territori, alla riforma della legge elettorale, a un intervento sul sistema dei rifiuti e sul settore idrico e a un utilizzo oculato dei fondi europei. “Il nuovo ciclo di programmazione 2014-20 assegna ai Comuni siciliani un ruolo di primo piano, che non si deve esaurire all’interno delle sole politiche territoriali previste nelle Agende Urbane, Aree Interne e nei Clld – continua l’associazione – un punto di criticità delle passate programmazioni, per quanto riguarda soprattutto gli enti locali di medie e piccole dimensioni, è stato individuato nella scarsa conoscenza e nella mancanza di competenze professionali interne ai Comuni in materia di progettazione dei fondi comunitari e di project management”.

Ma sul tavolo ci sono anche i temi dei precari e delle province. “Rivolgiamo un accorato appello al Governo regionale e all’Ars affinchè si convochino attorno a un tavolo tutti i soggetti istituzionali per dettare una vera e propria agenda delle autonomie locali, in cui iscrivere gli adempimenti da porre in essere con ogni urgenza, per salvarle da un vero e proprio fallimento istituzionale”.

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