Gangi, scoperti nuovi ambienti nella “Fossa di parrini” - Live Sicilia

Gangi, scoperti nuovi ambienti nella “Fossa di parrini”

La scoperta dell'antropologo Dario Piombino-Mascali

GANGI (PA) – A dispetto del nome storico con cui è conosciuta, la “Fossa di parrini”, la celebre sepoltura monumentale settecentesca che custodisce 60 corpi mummificati a Gangi, nel Palermitano, non conserva soltanto le spoglie di religiosi.

Nuove indagini sul sito – noto anche per il trattamento facciale in cera in alcune mummie, che ne fanno un unicum in Sicilia – hanno rivelato infatti un nuovo ambiente ripartito in tre aree. In una si trova un ossario; nella seconda area (formata da due ambienti), invece, sono presenti 8 corpi mummificati, appartenenti a 6 donne adulte e 2 bambini di sesso non determinabile.

A condurre l’ispezione è stato l’antropologo Dario Piombino-Mascali, ispettore onorario per il patrimonio mummificato del territorio siciliano, per conto della Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Palermo.

“I reperti sono in buone condizioni conservative – afferma l’antropologo – e ci permettono di concludere che, anche a Gangi, il rituale della scolatura, e di conseguenza l’essiccazione e successiva esposizione dei resti umani, non fosse riservato soltanto agli ecclesiastici, ma venisse praticato anche tra i laici, con ogni probabilità di condizione sociale elevata”.

“La scoperta di uno spazio adibito alla custodia di corpi di laici in un luogo ritenuto a lungo soltanto appannaggio di religiosi getta nuova luce su usi e pratiche della comunità gangitana e siciliana in generale. Si tratta di dati di grande importanza, che certamente riveleranno tanti altri aspetti interessanti”, dice la soprintendente Selima Giuliano.

“La scoperta della seconda cripta integra lo spettro di informazioni che possiamo acquisire attraverso un patrimonio unico e diffuso in Sicilia – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – capace di offrire interessanti contributi nella conoscenza di stili di vita, abitudini, alimentazione, malattie, relative al periodo in cui i defunti mummificati hanno vissuto”.


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