Riceviamo e pubblichiamo la rettifica a firma dell’avvocato Elio Signorelli, legale di Salvatore Riolo, di cui abbiamo parlato nell’articolo sull’annullamento della gara ‘viziata’ per le forniture sanitarie.
Scrive Signorelli: “L’infondatezza contenutistica di detto passo è comprovato dalle seguenti circostanze :
– Il mio assistito veniva nominato consulente dell’Assessore della Salute in data 01/01/2010 con l’incarico di “marketing e controllo prezzi d’acquisto dispositivi medici e tecnologici” sulla scorta del relativo knowhow professionale. La conferita consulenza consisteva nell’effettuare una mappatura dei prezzi in vigore in Sicilia verificando le quotazioni per macrocategorie o, nel caso dei device più costosi, per codice prodotto e compararli con i prezzi praticati dalle altre regioni d’Italia.
-Tale analisi permetteva, durante la vigenza dell’incarico (1/1/2010 – 30/06/2010) di accertare che la maggior parte dei dispositivi per cardiologia e per chirurgia avevano spesso costi più che raddoppiati rispetto a quelli delle regioni ove erano già in vigore le gare centralizzate!! A titolo di puro esempio: uno stent medicato di una stessa marca e stesso codice veniva aggiudicato in Toscana a €516 , di contro veniva venduto in Sicilia a prezzi variabili da € 1.700 ad € 1.100, e alcune suturatrici intestinali venivano vendute in Emilia a € 400 ed in Sicilia a € 870 !!
– E’ inoltre necessario evidenziare che per la natura stessa dell’incarico conferito al Dott.Riolo, questi non aveva alcun titolo e legittimazione per convocare alcuna ditta e/o invitarla a partecipare alla gara, ne’ tanto meno lo stesso avrebbe mai potuto bandire o stabilire disciplinari di gara, trattandosi di compiti di esclusiva pertinenza delle stazioni appaltanti e non certamente rientranti in quelli di un consulente.
-In ogni caso la gara in oggetto risulta essere stata espletata nel novembre del 2010, aggiudicata provvisoriamente, ad aprile 2011, mentre la cessazione dell’incarico di consulenza del mio assistito avveniva il 30/06/2010 .
– E’ infine opportuno evidenziare che l’unico dato di cui si è servita la stazione appaltante è stato lo studio delle quotazioni delle gare dei dispositivi per chirurgia nelle regioni “virtuose” italiane , evidenziante un rilevante gap rispetto ai prezzi in vigore in Sicilia!!”