Gesap, Scalia: "Privatizzazione? Non decido io, il 2023 sarà migliore" - Live Sicilia

Gesap, Scalia: “Privatizzazione? Non decido io, il 2023 sarà migliore”

Numeri da record per la società che gestisce lo scalo aeroportuale del capoluogo siciliano, che ha l’obiettivo di superarli
LE DICHIRAZIONI
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PALERMO – “La tematica della privatizzazione riguarda i soci non l’ad. Nel caso di Gesap i maggiori soci sono Comune e provincia Palermo e camera di commercio“. Giovanni Scalia, Ad di Gesap società che gestisce l’aeroporto di Palermo, taglia corto e non vuole entrare nell’argomento privatizzazione che da qualche settimana riempie le pagine della cronaca.

Nel frattempo la Gesap ‘festeggia’ per i numeri raggiunti nel 2022, ma l’obiettivo è fare meglio. L’anno è andato in soffitta con il record di passeggeri, ben 7,1 milioni, che è il miglior numero stabilito nella storia dello scalo. In crescita anche il numero di voli, che hanno toccato quota 52.008, con una media di 136 passeggeri per ogni volo. In leggera crescita, seppure di un solo punto percentuale rispetto all’anno pre pandemia, il traffico internazionale che raggiunge 2 milioni di passeggeri toccando quota 27%.

I numeri da record, però, non riguardano solo i passeggeri e lo certifica il previsionale che parla di 21 milioni di euro, cioè l’11% in più rispetto al 2019, mentre l’utile prima delle imposte risulta essere di circa 14 milioni di euro. Rispetto al 2019, il valore della produzione aumenta di quasi sei milioni fino ad arrivare a 83,5 milioni di euro e diminuiscono di circa un milione di euro i costi della produzione. Aumentano di circa 5 milioni i ricavi Aviation, così come i ricavi commerciali che superano quelli a consuntivo del 2019.

“La cosa straordinaria è una: il mercato non si è ancora ripreso e l’aumento rispetto al 2019 è incredibile visto che gran parte dell’Europa arranca. Abbiamo stabilito anche il record di utile che prima era di 6 milioni, ora toccheremo quota 10“ spiega Scalia ai microfoni di Live Sicilia.

La Gesap, come giusto che sia, ha già programmato il 2023 iniziato da qualche giorno “prevediamo un anno ancora più incredibile – spiega Scalia – . Questo perché cresceranno sia il traffico che i passeggeri. Molti di questi arriveranno da Paesi come Cina, Giappone e Corea e avverrà grazie al volo operato da Turkish AirLines che vedrà molti passeggeri arrivare da Istanbul, così come raggiungerla. Lo scalo di Istanbul, oltre ad essere quello con il maggior numero di passeggeri in Europa, è una porta verso i flussi asiatici; un turista di queste zone è un turista alto-spendente, cosa ottima per l’economia del nostro territorio“.

Non saranno solo queste le novità per il nuovo anno iniziato da qualche giorno, perché si prevede un’impennata ulteriore del traffico, questo perché, spiega Scalia, “le compagnie low cost metteranno in moto una capacità maggiore. Easy Jet e Volotea metteranno a disposizione circa il 25% in più di capacità, Ryanair quasi un milione di posti in più, ma anche altre compagnie come Lufthansa che aumenterà le tratte da e per Monaco. Gesap ha una grande credibilità con le compagnie e questo permette loro di investire nello scalo di Palermo“.

Intanto lo scalo si prepara a cambiare volto: “Saranno completate le opere che, fin qui, sono state opere di consolidamento o opere che il passeggero non vede ma che risultano fondamentali. Nei prossimi mesi – spiega Scalia – si vedranno i vari Finger nuovi, che stiamo sostituendo. Sarà completata anche l’area della terrazza, con diversi punti ristoro, con gli spazi assegnati da poco. Sarà completata anche la sala vip con vista mare. Tutto sarà pronto per l’estate e permetterà allo scalo di fare un salto di qualità“. 

Nelle scorse settimane si è parlato molto di privatizzazione degli scali. A proporlo, a varie riprese, sono stati sia il presidente della Regione Renato Schifani che il sindaco di Palermo Roberto Lagalla. Tornando sull’argomento Scalia ribadisce di non volerne parlare perché “come amministratore delegato – spiega – non determino il percorso societario, questo si ottiene tramite i soci. Non è un tema che mi riguarda, anzi non sono mai entrato in questo argomento e non vi entrerò mai. Certamente, a prescindere dalla proprietà dell’aeroporto, il management di Gesap sta ottenendo risultati impressionati ed è un gioiellino di azienda“.

L’altro argomento che tiene banco è il caro voli, che durante le festività natalizie ha tenuto banco, spingendo sia il Codacons che Federconsumatri a presentare un esposto. Naturalmente il caro voli non è colpa della Gesap: “I vettori, forse in modo un po’ eccessivo, hanno calcato la mano ma questo è la legge di mercato. Questo avviene per due fattori: uno riguarda l’attrattività di Palermo che è sempre più richiesta, e un’offerta che va sempre più aumentata. Noi lavoriamo con le compagnie per avere più tratte e più posti. Questo è quello che possiamo fare noi. È un problema che si ripete spesso. È come prenotare il 13 agosto per il 15, lì il costo lievita. Basterebbe – conclude Scalia – prenotare prima e lì si avrebbe un prezzo inferiore. Noi, dal canto nostro, ci mettiamo tutto l’impegno possibile, poi il resto sono discorsi che non riguardano Gesap.


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