Gesap, scontro Orlando-Provincia| "Carte ad Anac e Procura" - Live Sicilia

Gesap, scontro Orlando-Provincia| “Carte ad Anac e Procura”

I sindaci di Palermo e Cinisi contro Palazzo Comitini, che ha chiesto una modifica statutaria. A fine mese scade il cda, braccio di ferro con la Regione. Munafò: "Contrari a norme-fotografia".

PALERMO – Si accende lo scontro dentro Gesap, la società che gestisce l’aeroporto di Palermo. A fine mese scadrà infatti il cda guidato da Fabio Giambrone e sono già cominciate le grandi manovre in vista dei nuovi vertici. Da un lato la Regione che, oltre a nominare due componenti su 5 per mezzo della commissariata Provincia, può contare sul rappresentante della commissariata Camera di Commercio. Dall’altra il comune di Palermo, che attualmente esprime il presidente e un altro consigliere.

Tre a due, insomma, per Palazzo d’Orleans che, pur non avendo quote nello scalo, si è ritrovata ad avere in mano le carte per il controllo dello scalo. Ma la polemica è già fragorosa: Provincia e Camera di Commercio hanno infatti chiesto la convocazione di una assemblea straordinaria dei soci per ridiscutere l’articolo 21 dello Statuto, che elenca tra le altre cose anche i requisiti dell’amministratore delegato, ad oggi molto stringenti. Un articolo già in passato oggetto di scontro fra i soci.

“Non intendiamo commentare la frettolosità della richiesta – dicono in una nota congiunta i sindaci di Palermo e Cinisi, Leoluca Orlando e Giangiacomo Palazzolo – limitandoci a ricordare che risulta convocata per il 30 giugno l’assemblea ordinaria. Riteniamo doveroso chiedere alla Provincia, che ricordiamo essere, sia pur commissariata, un ente pubblico, di rendere preventivamente note le proposte di modifica di statuto oggetto della richiesta di convocazione e di darne dovuta conoscenza alla pubblica opinione, nonché all’Autority Anti Corruzione e alla Procura della Repubblica. Appare, infatti, del tutto inaccettabile quanto informalmente è stato comunicato dal rappresentante della Provincia in ordine alla proposta di modifica dello statuto volta al drastico abbassamento di livelli di professionalità e competenza, che rischia di apparire preludio a inaccettabili ipoteche che nulla hanno a che fare con le professionalità necessarie e con le esigenze dell’azienda”.

Insomma, un’accusa nemmeno troppo velata indirizzata a Palazzo Comitini. “Riteniamo necessario che Autorità anti corruzione e Procura della Repubblica siano prontamente informate in forza della doverosa collaborazione che l’attuale management della società sta fornendo, attesa la delicata situazione che si è venuta a determinare e dalla quale la Gesap sta uscendo, avendo adottato provvedimenti forti, dalla costituzione di parte civile nella vicenda dell’arresto dell’ex vice presidente, alla rimozione del direttore generale nonché alla rotazione dei dirigenti, riuscendo a garantire al contempo lo sviluppo aziendale”.

Duro anche Giambrone: “Sono assolutamente contrario, i requisiti devono restare qualificanti”. Palazzolo ha inoltre attaccato Riggio, dopo le polemiche con Gesap: “La società prima o poi verrà privatizzata, ma non consentirò ad alcuno di delegittimarla o svenderla. Riggio dovrebbe ricordare che i poteri si esercitano e non si minacciano, si esercitano nel silenzio e non devono mai travalicare. Non siamo interessati a svendere o ad avere come soci meri speculatori di mercato”. “Stupiscono le dichiarazioni del presidente dell’Enac Vito Riggio sulla Gesap”. Lo dice il presidente del Consiglio comunale di Palermo Totò Orlando. “In un momento in cui molti grandi aeroporti italiani hanno difficoltà anche nella gestione ordinaria – aggiunge Orlando – Riggio innesca una polemica gratuita con la società che gestisce lo scalo di Palermo che, dopo un periodo buio, ha finalmente rilanciato i lavori delle infrastrutture aeroportuali e si è impegnata davanti al Consiglio comunale a non chiedere alcuna ricapitalizzazione ai soci e ad arrestare il processo di privatizzazione”. “Tutti particolari – conclude Orlando – che il presidente dell’Enac poteva portare come esempio di buona gestione nella sua conferenza stampa annuale. Da Riggio ci aspettiamo un sostegno al nuovo corso che la società ha intrapreso”.

LA REPLICA DELLA PROVINCIA

“Rassicuro il sindaco Orlando e il disco Palazzolo che il commissario è ben conscio che il libero consorzio è un ente pubblico – dice il commissario Manlio Munafó – proprio per questo, per assicurare la massima trasparenza, è contrario a ogni norma-fotografia che individui a priori i destinatari di importanti cariche del cda di Gesap. Eventuali ipoteche su Gesap sono già state iscritte nel momento in cui sono stati varati gli attuali requisiti e condizioni del reclutamento dell’amministratore delegato. Oggi li vogliamo modificare”.

 


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