PALERMO – Il governatore Rosario Crocetta ha convocato i sindacati per la prossima settimana per affrontare, di nuovo, la questione Gesip. Approvati i primi quattro mesi di Cig, relativi al 2012, adesso il tavolo con le parti sociali dovrà decidere sulla concessione degli altri quattro mesi chiesti dall’azienda su indicazione del comune di Palermo.
Un gruppo di lavoratori, al termine di un sit in a Palazzo d’Orleans, è riuscito ad incontrare Crocetta. “Come sempre il presidente si è dimostrato disponibile a parlare con noi – dicono Mauro Giannotta, Giuseppe Milazzo e Giuseppe Sanseverino – e non possiamo che esserne contenti. Crocetta ci ha ribadito che per la mobilità fra aziende la deroga dipende da Roma, mentre insisterà con le parti sociali per il via libera alla cassa integrazione in deroga”.
E nel pomeriggio il sindaco Orlando ha chiamato al telefono il governatore per discutere “di alcuni temi di interesse comune delle rispettive amministrazioni, concordando un incontro operativo per la prossima settimana”, come ha rivelato il primo cittadino. E fra i temi trattati appunto anche la Gesip, anche se Crocetta avrebbe sottolineato ancora una volta come sia fondamentale un piano a lungo termine. “Chiediamo al sindaco di ricapitalizzare l’azienda – dice Gioacchino Tortorici – e rimandarci subito al lavoro, vogliamo serenità e non possiamo essere inseguiti dai creditori per le bollette e il mutuo”. Intanto l’azienda starebbe prendendo in considerazione l’ipotesi di riattivare alcuni decreti ingiuntivi presentati nel passato, ma poi bloccati, specie dopo la sentenza del tribunale che ha condannato il Comune a pagare 4,2 milioni.
Le argomentazioni lasciate trasparire nel corso del Tavolo Tecnico di ieri sembrano, più che indicare un percorso, l’ elencazione di una serie di scenari ipotetici dai quali però non traspare chiarezza, percorsi e contenuti continuano ad essere assenti e lontani per i 1805 dipendenti Gesip.
“Francamente – dice Mimmo Donzelli di Alba – il contesto che si presenta appare lo stesso di quattro mesi fa. Importante ancora una volta è la definizione di una chiara prospettiva su cui potere lavorare per una soluzione quanto più credibile in termini condivisi. E comunque chiaro che dalla riunione di ieri nulla di nuovo è venuto fuori”.