“I piani di gestione dello spazio marittimo sono fondamentali per individuare le aree del mare e la loro corretta gestione. La Commissione Europea, pur incentivando gli impianti off-shore, ha ricordato la necessità di salvaguardare gli altri rilevanti valori: pesca, turismo, patrimonio archeologico e biodiversità, attraverso una direttiva del 2014 recepita in Italia nel 2016. La competenza di questi piani è statale, ma le Regioni hanno ampia voce in capitolo attraverso delle interlocuzioni preliminari che possono orientare le decisioni. La Regione siciliana ha avviato il necessario dialogo con lo Stato sul fronte dei piani di gestione dello spazio marittimo?”.
È la domanda rivolta al presidente della Regione attraverso un’interrogazione di Attiva Sicilia, prima firmataria Valentina Palmeri, portavoce dei Verdi all’Ars. “La direttiva – afferma Palmeri – prevede che ogni Stato membro elabori e attui la pianificazione dello spazio marittimo per contribuire allo sviluppo e alla crescita sostenibile nel settore marittimo mediante la redazione di appositi piani di gestione. I piani di gestione individuano la distribuzione degli usi delle acque marine come zone di acquacoltura, zone di pesca, impianti e infrastrutture per l’estrazione di petrolio, gas e altre risorse, rotte di trasporto marittimo e flussi di traffico, turismo e altro ancora. Senza un’attenta e costante interlocuzione con la Regione, lo Stato potrebbe effettuare delle scelte che potrebbero andare contro gli interessi della Sicilia, quindi, invitiamo la Regione ad attivarsi in questa direzione prima che sia troppo tardi”. (ANSA).