13 Aprile 2015, 19:36
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PALERMO – Omicidio aggravato e occultamento di cadavere. Cinque mesi dopo avere abbandonato la figlia neonata in un cassonetto della spazzatura arriva la clamorosa svolta nell’inchiesta. Valentina Pilato è capace di intendere e volere e può reiterare il reato. Ecco perché il pubblico ministero Maurizio Bonaccorso ha chiesto e ottenuto che la mamma di Giorgia venisse arrestata e trasferita al carcere Pagliarelli di Palermo. L’ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita dai carabinieri.
La decisione coglie di sorpresa i legali della ragazza, gli avvocati Enrico Tignini e Dario Falzone, che avevano fatto ricoverare a lungo Valentina Pilato in una clinica privata. La donna, che dopo le dimissione era andata a vivere in casa dei genitori e lontano dagli altri due figli, inizialmente era indagata per infanticidio. I periti nominati dal giudice per le indagini preliminari Ettorina Contino, davanti a cui si è svolto un incidente probatorio, hanno concluso che l’indagata aveva piene facoltà mentali quando abbandonò la bimba in un cassonetto in via Ferdinando Di Giorgi. Il corpicino senza vita era stato trovato dentro un borsone da un uomo che rovistava nei contenitori in cerca di ferro vecchio.
La donna, che risiedeva a Gemona in Friuli, era venuta a Palermo per partorire. Adesso dovrà rispondere di omicidio aggravato e occultamento di cadavere.
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13 Aprile 2015, 19:36