Giarre, comune verso il dissesto |D'Anna: “Accertare responsabilità” - Live Sicilia

Giarre, comune verso il dissesto |D’Anna: “Accertare responsabilità”

Ricorso respinto dalle Sezioni Riunite della Corte dei Conti.

i conti in rosso
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GIARRE. Il dissesto finanziario del Comune di Giarre sembra ormai inevitabile. Questo lo scenario dopo la recente pronuncia delle Sezioni Riunite della Corte dei Conti. Respinto infatti il ricorso presentato dall’ente contro la deliberazione della magistratura contabile siciliana, che aveva mosso pesanti rilievi sul piano di riequilibrio finanziario. Il sindaco Angelo D’Anna difende comunque la scelta, operata dall’amministrazione, di opporsi al provvedimento della Corte dei Conti di Palermo. “Era un ricorso fondato – spiega il primo cittadino – Durante il dibattimento non sono stati trattati tanto gli aspetti economico contabili ma si è ragionato più che altro in termini di diritto. Il punto è che noi abbiamo riformulato nei tempi previsti un piano di riequilibrio che, ad oggi, la Commissione ministeriale preposta non ha ancora esitato.

In quel piano abbiamo presentato dei cambiamenti rispetto a quello originario, ma chi di dovere non lo ha ancora valutato. Su questo fondamentalmente abbiamo ragionato. Noi speravamo – prosegue D’Anna – che la Corte dei Conti si pronunciasse dopo che qualcuno aveva valutato il nostro piano rimodulato, dicendoci se era o meno congruo. I magistrati hanno invece ritenuto di essere comunque nelle condizioni di poterlo fare a prescindere, alla luce degli elementi che avevano già a disposizione”.

Il sindaco non nasconde un po’ di amarezza, soprattutto alla luce dei risultati raggiunti durante la propria attività. “Stiamo completando il lavoro di ricostruzione dei bilanci consuntivi 2016 e 2017 – aggiunge Angelo D’Anna – da cui emergono dei segnali di miglioramento complessivo dell’andamento del Comune di Giarre. I conti denotano un miglioramento sostanziale rispetto ai bilanci e ai conti degli anni passati. Questo è uno dei motivi per i quali affermiamo che sarebbe eccessivo andare al dissesto nel momento in cui il Comune inizia a mettere in evidenza la positività del lavoro che è stato impostato e portato avanti. Noi di fatto – spiega ancora il sindaco – stiamo onorando i mutui, gli impegni che ci eravamo assunti. In questo momento, ricordiamo, abbiamo anche un grosso credito nei confronti dello Stato. Da un lato è vero che abbiamo tanti debiti, nel nostro piano rimodulato parlavamo di 42 milioni di euro circa. Sono somme che vanno restituite in tempi diversi, come previsto dal piano. Siamo sicuri di poter gestire i servizi essenziali e portare avanti la nostra attività, però naturalmente c’è un organo preposto che è la Corte dei Conti, che ha fatto altre valutazioni”.

Pesante la situazione ereditata dall’amministrazione D’Anna. Il primo cittadino non si tira indietro, anzi punta l’indice contro qualcuno dei predecessori e chiede che vengano accertate le responsabilità. “Se si andrà al dissesto mi auguro che chi di dovere vada in profondità per capire a causa di chi e perché ci si è arrivati – dichiara ancora il primo cittadino – Sono il primo a chiederlo, perché i debiti non nascono per caso. Parliamo di debiti che sono maturati fino ad un certo periodo storico, fino al 2012 fondamentalmente. Le cause si ritrovano nel passato, soprattutto negli anni delle amministrazioni Sodano. Sono tutti certificati, anche dai debiti fuori bilancio che abbiamo approvato noi come amministrazione. Sono legati ai servizi, soprattutto telefonia e rifiuti. Quello dei rifiuti – prosegue – è un pozzo senza fine. In quegli anni si presero 5milioni di euro di finanziamento per togliere i debiti e noi abbiamo trovato tanti altri debiti nonostante quei 5milioni. Ci sono situazioni abnormi che meriterebbero di essere analizzate da chi di dovere”.

Tra poche settimane potrebbe essere avviata la procedura che porterà all’adozione della dichiarazione di dissesto. “E’ probabile che dopo questa pronuncia non ci siano molti margini per evitarlo – ammette il primo cittadino – La nostra amministrazione continuerà a lavorare alacremente per approvare i documenti contabili. Intanto attendiamo di conoscere le motivazioni. Poi ovviamente sarà avviato l’iter per cui o il Prefetto o la Commissione di Stabilità per gli Enti Locali intimeranno di dover adottare questo provvedimento al consiglio comunale. Nelle more, se in giunta riuscissimo quanto meno ad approvare i documenti contabili e da quei documenti si dovessero evincere elementi di positività nell’evoluzione dei conti, e se il nostro legale ed esperto contabile ci indicheranno ulteriori possibilità le andremo a valutare”.

L’unico rammarico, sottolinea Angelo D’Anna, è che la città venga penalizzata proprio adesso che il risanamento è in atto. “Io non voglio essere lo strenuo difensore del dissesto no. Io rappresento una comunità che ritiene eccessivo oggi, per come si sta sviluppando il lavoro, essere oggetto di un provvedimento del genere. A me il dissesto, rispetto alla gestione e all’andamento della mia amministrazione – conclude il sindaco di Giarre – non mi tocca. Anzi abbiamo dato prova di miglioramenti sostanziali. E’ l’effetto che non mi piace. C’è invece qualcuno che adesso canterà gli inni, come se quando si facevano i debiti non fossero seduti in consiglio comunale, pronti ad approvare la qualunque”.

 


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