Giarrusso: "Facciamo quadrato e diamo la parola alla base" - Live Sicilia

Giarrusso: “Facciamo quadrato e diamo la parola alla base”

L'eurodeputato a tutto campo.

PALERMO – Stupito dalla polemiche che hanno accompagnato la sua disponibilità a scendere in campo, l’eurodeputato pentastellato Dino Giarrusso apre alla possibilità del voto online. Ma senza rinunciare a mettere i puntini sulle i. “Chi ha paura del voto, di qualunque voto, in politica dura poco”, dice. E in attesa che il Movimento nomini un referente regionale non rinuncia a dire la sua sul futuro della coalizione giallorossa.

Giarrusso, la sua disponibilità a correre per eventuali primarie ha fatto irritare i suoi. Come se lo spiega?
Solo alcuni dei miei, per fortuna, ma non me lo spiego, onestamente. E non se lo spiegano soprattutto i nostri elettori, che mi ringraziano e incoraggiano con un’energia commovente, dal giorno in cui mi sono esposto. Prima di me si erano autocandidati due ottimi colleghi, Di Paola e Sunseri, e nessuno ha avuto nulla da ridire, io stesso li ho apprezzati pubblicamente. Mi stupisco dunque di ogni reazione difforme a quella seguita alla loro candidatura.
Io mi faccio il mazzo da tre anni sui territori, come nessun altro: ho dedicato tutti i miei weekend ad incontri coi cittadini, dato che molti dei nostri attivisti si sentivano abbandonati, e ho rivitalizzato il tessuto connettivo fra la base e i vertici del Movimento. Adesso ho dato la mia disponibilità a partecipare alle primarie e questo ha scatenato un entusiasmo fortissimo in Sicilia: ho ricevuto migliaia di messaggi del tenore “pensavo di dire addio al M5S ma sapendo che corri tu mi è tornata la voglia di combattere”. Poi ho ricevuto attestati di stima da esponenti della società civile, di ogni provincia ed ogni ceto, e da numerosi e illustri esponenti di altri partiti. Dovremmo parlare di queste reazioni entusiastiche, non di qualcuno che ha storto il naso per ragioni difficili da capire. La verità è che se vogliamo sconfiggere le destre dobbiamo muoverci prima di subito e non perdere tempo in maldipancia selettivi. Il candidato deve essere scelto con primarie ben fatte, così da avere una forte investitura popolare. Poi, con le altre forze che vorranno starci, scriveremo insieme un programma serio e realizzabile e troveremo la squadra giusta. Il resto sono chiacchiere che non aiutano noi, ma fanno bene solo ai nostri avversari.

Il neo capogruppo pentastellato all’Ars, Nuccio Di Paola, propone il voto online. Lei cosa ne pensa?
Io penso che vada bene qualunque consultazione che preveda la massima partecipazione e la garanzia di affidabilità, cioè di risultati trasparenti e verificabili. Nel voto online c’è la nostra storia: se qualcuno sa di non avere più il consenso della base e vuole inventarsi metodi farlocchi, questo non sarò certo io, che ho sempre ottenuto enormi consensi tanto nel voto online che in quello reale, con buona pace di chi ha remato contro. Chi ha paura del voto, di qualunque voto, in politica dura poco.”

Quanto pesa l’assenza di un referente regionale nella confusione che si sta creando nel Movimento?
Il movimento è cresciuto e diventato fortissimo pur in mancanza di una struttura. Oggi quella struttura è necessaria, e deve essere scelta con molta accortezza, preservando le diverse sensibilità. Niente autoreferenzialità, ma valutazione del consenso reale e continuo confronto, sia fra di noi che con i cittadini. Vede, durante le europee noi avevamo circa settanta portavoce, tra nazionali e regionali, più i sindaci. Quasi tutti hanno fatto campagna elettorale in modo attivo per Ignazio Corrao, qualcuno rispettando le regole altri invece producendosi in endorsement pubblici vietati dal nostro codice etico. Qualcuno ha addirittura fatto campagna contro di me, in modo anche pesante. Oggi, a distanza di due anni e mezzo, Corrao se ne è andato dal Movimento tenendosi stretti poltrona e stipendio, e non perde occasione per parlare male di Giuseppe Conte e del M5S. Io invece sono qui a lottare per la causa, sempre. Forse qualche portavoce (benché dei 70 molti altri siano andati via) avrebbe dovuto chiedere scusa per quel grande errore di valutazione, e certamente mi auguro che nella scelta dei referenti si tenga conto anche degli errori del passato, e del consenso reale di chi dovrà gestire il Movimento siciliano in futuro.

Il centrosinistra non rischia di indebolirsi con le autocandidature?
Assolutamente no: le primarie servono proprio a questo, ad assicurare che fatte ferme le regole del gioco, poi tutti accettino il risultato. Quanti più esponenti di peso parteciperanno attivamente, quanto più sarà forte e coesa la coalizione. Se riusciamo a prendere quella parte di centro che condivide i nostri valori e non si riconosce nel disastro Musumeci, possiamo davvero cambiare la Sicilia. Per farlo, il primo passo è esser uniti e marciare insieme per lo stesso obiettivo. Io ci sono, spero ci siano anche tutti gli altri.

*Il capogruppo DI Paola contattando la redazione dice di “avere parlato di metodo innovativo per la scelta del candidato e non di voto online. Porto avanti da un po’ di tempo l’idea, che naturalmente andrà eventualmente condivisa, che tutte le disponibilità espresse in funzione delle candidature debbano confrontarsi, insieme, con i cittadini nei territori, allo scopo di far passare il messaggio di squadra”


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI