Giornata mondiale del rifugiato |Torneo di calcio a Valderice - Live Sicilia

Giornata mondiale del rifugiato |Torneo di calcio a Valderice

Coinvolti atleti di Gambia, Senegal, Mali, Nigeria, Ghana e Egitto. Finale in programma al "Sorrentino" di Trapani.

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VALDERICE (TRAPANI) – Ha avuto inizio presso il Campo di Misericordia nel Comune di Valderice, il torneo calcistico triangolare a sei squadre, organizzato in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato dal titolo: “Io so(G)no in Italia”, in programma per il prossimo 20 Giugno e promosso a Trapani, anche quest’anno, dalla Cooperativa Sociale Badia Grande, ente gestore del Progetto S.P.R.A.R (Sistema Territoriale di Protezione per i Richiedenti Asilo e Rifugiati) del Comune di Trapani, Alcamo e Valderice, del Progetto M.S.N.A della Provincia di Trapani e del Progetto C.A.S del Comune di Valderice.

Le partite, che si disputeranno anche nei prossimi giorni, vedono coinvolte squadre miste di giovani talenti adulti e minori, provenienti dal Gambia, Senegal, Mali, Nigeria, Ghana, Egitto, che si incontreranno in campo per giocare un’amichevole e aggiudicarsi la qualificazione alla prefinale prevista per venerdì 12 giugno presso il Campo di Misericordia. Le due squadre finaliste si sfideranno nell’ultimo incontro con la squadra della forze dell’ordine, in programma per il prossimo martedì 16 giugno dalle ore 09.30 presso il Campo R. Sorrentino di Fontanelle Sud a Trapani.

La squadra vincitrice verrà premiata da una rappresentanza della Società Sportiva Trapani Calcio, a conclusione della partita. “L’evento Calcistico”, testimonia l’educatore sportivo, Simona Parisi, “fa da cornice ad una stagione sportiva, che ha visto coinvolti i giovani migranti, in allenamenti settimanali con gli allenatori sportivi Sergio Basiricò, per il Centro di Accoglienza di Valderice e Piero Campo per i Centri di Alcamo e Bonagia, rivelatasi non solo occasione di svago e divertimento, ma di forte impatto emotivo ed educativo, contribuendo a trasmettere ai giovani le regole del vivere sano, del gioco di squadra, nel pieno rispetto della diversità dell’altro”.


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